Rivoluzione alla Mostra del cinema, basta madrine: arrivano le conduttrici

L'annuncio del direttore artistico della mostra di Venezia, Alberto Barbera, che cambia ruolo alla testimonial: «Può essere anche un uomo e avrà un ruolo più attivo»

Elena Grassi
Sveva Alviti, l'ultima madrina della Mostra del cinema di Venezia
Sveva Alviti, l'ultima madrina della Mostra del cinema di Venezia

«Rivoluzioneremo la cerimonia di apertura della Mostra del cinema di Venezia per renderla un po’ meno ingessata. E quest’anno non avremo più una “madrina”, ma una conduttrice, o perché no, un conduttore. Una scelta sostenuta dal presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, per valorizzare questa figura, trasformando la madrina, che si presenta sul palco e legge una presentazione, in una conduttrice che regge i giochi e avrà un ruolo più attivo».

Così Alberto Barbera, direttore della Mostra del cinema di Venezia, ha annunciato una storica rivoluzione nel cerimoniale del Festival, che quest’anno giungerà alla sua 82sima edizione, al Lido dal 27 agosto al 6 settembre. L’annuncio è stato dato sabato 23 marzo sera durante la festa del “Premio Fuoriclasse” alla Distilleria Castagner di Vazzola (Treviso), consegnato dallo stesso Barbera all’attrice Valeria Golino.

La madrina Caterina Murino sulla spiaggia del Lido di Venezia. Da quest'anno si cambia: arrivano le conduttrici
La madrina Caterina Murino sulla spiaggia del Lido di Venezia. Da quest'anno si cambia: arrivano le conduttrici

Il nuovo ruolo

Ancora non è noto chi rivestirà il nuovo ruolo di conduttrice, ma la decisione è stata recepita da pubblico e stampa presenti alla serata come un segno dei tempi, un accogliere e integrare le spinte sociali verso una figura femminile più emancipata, autonoma e meno passiva, valorizzata in primis per il proprio talento e non solo per la propria bellezza.

La madrina negli anni è stata sempre scelta tra le attrici più rappresentative del panorama cinematografico italiano, di conclamata professionalità e successo, ma relegata a modella sul red carpet, testimonial dello stilista di turno, e annunciatrice nelle serate di apertura e chiusura, seguendo un copione non da lei deciso, anche se condiviso e interpretato alla perfezione.

Il ruolo di madrina venne istituito nel 2000 dall’allora direttore Marco Muller, che la concepiva come un’ambasciatrice del festival, per rafforzarne l’immagine, lanciando a livello internazionale il volto del cinema nazionale del momento.

Ventidue madrine e due padrini

Negli anni si sono susseguite ventidue madrine e due padrini, Alessandro Borghi nel 2017 e Michele Riondino nel 2018, e anche in questi casi si è letta la scelta a favore della valorizzazione della donna, stavolta come spettatrice, meritante di godere di bellezze maschili. Ma pur cambiando il genere, non è cambiato il ruolo, e l’aspetto glamour ha avuto la meglio sulla sostanza artistica e performativa: Borghi ammaliante con look casual Gucci studiato per enfatizzarne il fascino giovanile da bravo ragazzo, e Riondino, per contro, quasi snaturato del suo gusto trasandato, facendo notizia per un inedito ciuffo dandy.

Alessandro Borghi
Alessandro Borghi

La prima madrina è stata Chiara Caselli, seguita da Stefania Rocca, Alessandra Martines, Claudia Gerini, Ines Sastre, Isabella Ferrari, Ambra Angiolini, Ksenia Rappoport, Maria Grazia Cucinotta, Isabella Ragonese, Vittoria Puccini, Kasia Smutniak, Eva Riccobono, Luisa Ranieri, Elisa Sednaoui, Sonia Bergamasco, Alessandra Mastronardi, Anna Foglietta, Serena Rossi, Rocio Munoz Morales, Caterina Murino, e l’ultima Sveva Alviti. Tutti volti carismatici, fisici mozzafiato ed età tra i 20 e i 40 anni.

Con l’introduzione della “conduttrice” questi parametri dovrebbero essere rivoluzionati, derogando alla taglia 42 e ampliando i limiti di età, che potrebbero includere anche la stessa Valeria Golino, testimonial involontaria dell’annuncio di Barbera, due volte Coppa Volpi, ma mai madrina: come in un film, tutto può succedere. —

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