Generazione Z e Intelligenza Artificiale: il Festival Parole O_Stili mette al centro il linguaggio del futuro
Oltre 2mila gli iscritti alla settima edizione del Festival della Comunicazione non ostile: il 21 e 22 febbraio da Trieste partirà il primo Manifesto dell’era dell’Intelligenza artificiale
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Sono già oltre duemila gli iscritti alla settima edizione del Festival della Comunicazione non ostile, in programma dal 21 al 22 febbraio al Trieste Convention Center con il titolo “Le parole danno forma al futuro”.
Quest’anno la manifestazione, organizzata da Parole O_Stili, punterà i riflettori sulla Generazione Z e sul ruolo del linguaggio nel plasmare il futuro, ma anche sui nuovi sviluppi dell’Intelligenza artificiale generativa e sulle loro conseguenze nella costruzione del dibattito pubblico.
Giovani ospiti
A distinguere questa edizione sarà infatti la presenza, mai così nutrita, di tantissimi giovani ospiti, che saranno invitati a raccontarsi sul palco della manifestazione, e la presentazione del primo Manifesto della comunicazione non ostile dedicato all’intelligenza artificiale, che si aggiungerà al decalogo originale, sottoscritto da oltre 300 professionisti della comunicazione.
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Principi etici
La tempistica non potrebbe essere più significativa: mentre le grandi piattaforme social come Meta abbandonano il fact-checking professionale in favore di sistemi di moderazione basati sulla community – sulla scia di quanto già fatto da X di Elon Musk – diventa ancora più urgente stabilire principi etici chiari per governare la comunicazione digitale.
Il rapporto tra Gen Z e pornografia
Tra i temi più delicati che il Festival affronterà c’è il rapporto tra Generazione Z e pornografia, che alla luce di un recente studio condotto da Webboh Lab su circa 1.000 giovani tra i 13 e i 20 anni si presenta decisamente problematico: il 52,2% dei giovani dichiara di aver appreso più sulla sessualità da Internet che dalla scuola (37%), mentre solo il 27,8% si rivolge ai genitori per dubbi in materia.
«La Gen Z si muove in un equilibrio complesso tra consapevolezza e vulnerabilità nell’era digitale», spiega Stefania Crema, avvocata esperta in diritto della persona e consulente di Parole O_Stili, che interverrà al panel “Spegni quel telefono! Minori e smartphone: che fare?”.
I tavoli intergenerazionali
Ad aprire il calendario del Festival, venerdì 21 febbraio, sarà un’iniziativa pensata per favorire il dialogo tra generazioni: 30 tavoli di lavoro intergenerazionali si dedicheranno alla creazione di una “parola del futuro” che incarni i valori di inclusività, rispetto e diversità. «Lavoriamo tantissimo con le scuole – spiega Rosy Russo, founder di Parole O_Stili –, e proprio dal dialogo con i più giovani è nata l’urgenza di dedicare un festival alla generazione Z: per gli adulti sarà un’occasione per ascoltarli, conoscerli e apprendere il loro linguaggio, che poi dà forma al loro universo. I social, che noi consideriamo come strumenti, per loro sono un modo di abitare il mondo».
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Il tema della salute mentale
Ma saremo chiamati anche a interrogarci su quanto abbiamo delegato alla rete: una questione sempre più urgente, considerando che, sempre stando al sondaggio di Webboh Lab, il 73,5% dei giovani dichiara di parlare con i propri genitori, ma solo il 14,8% si sente davvero ascoltato. La Gen Z sarà protagonista di numerosi panel, tra cui spicca l’intervento di Cecilia Cantarano, content creator da oltre 4,5 milioni di follower tra Instagram e TikTok, che affronterà il tema della salute mentale delle nuove generazioni: gli studi più recenti evidenziano una correlazione tra l’uso massiccio dei social e l’aumento di ansia, depressione e disturbi dell’alimentazione tra gli adolescenti.
Distanza tra generazioni
Emblematico sul fronte intergenerazionale sarà il dialogo che vedrà protagonista Licia Fertz, influencer triestina di 93 anni – inserita dalla Bbc tra le cento donne più influenti del mondo nel 2023 – insieme a Don Alberto Ravagnani, sacerdote under 30 star dei social: un confronto per scoprire quanto la distanza tra generazioni sia reale e quanto invece sia legata a diversi modi di comunicare.
Smartphone e minori
Il rapporto tra tecnologia e giovani generazioni sarà al centro di diversi momenti del Festival, con un focus sul tema “smartphone e minori”, durante cui ci si interrogherà su quanto è possibile delegare a schermi e algoritmi la trattazione di temi cruciali, a partire dall’educazione alla sessualità. E come contraltare al nuovo vento che soffia, da Washington alla Silicon Valley, e che ha portato molte big tech a sbarazzarsi dei propri programmi per la tutela di inclusione e diversità, il Festival presenterà il progetto Dubby di Sky Italia per un linguaggio più inclusivo, con l’intervento della linguista Vera Gheno.
Il futuro del giornalismo
Guardando al domani e alla luce delle recenti controversie sulla moderazione dei contenuti e sulla diffusione della disinformazione online, il festival si occuperà anche del futuro del giornalismo, con un panel provocatoriamente intitolato “Ho scelto il lavoro peggiore del mondo? ” , che vedrà confrontarsi professionisti di spicco come Mariangela Pira di Sky Tg24, Francesco Cancellato di Fanpage.it e David Puente di Open.
AlgoRitmi: la musica è cambiata?
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Con Jody Cecchetto, speaker radiofonico e conduttore televisivo, come moderatore, nel panel “AlgoRitmi: gli smartphone hanno cambiato la musica? ”, in programma il 22 febbraio nel primo pomeriggio, si discuterà con esperti del settore di come le nuove tecnologie e i servizi di streaming musicale abbiano influenzato i gusti musicali globali e di come la Generazione Z, mescolando innovazione e tradizione, stia riscrivendo le regole del gioco, riscoprendo il passato e rinnovandolo per creare un’identità musicale unica. Tra i partecipanti Giulia Lizzoli di TikTok, Gabriela Mandiuc e la band musicale Zero Assoluto, molto apprezzata anche dalla Gen Z per il suo sound che mescola cantautorato, pop e rap, e a Mara Maionchi, la cui presenza carismatica in programmi televisivi, come “X Factor” e “Amici” l’ha resa un volto amato dal pubblico di ogni età.
Aurora... “Leone da tastiera”
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Ironico già nel titolo, nel panel “Leone da tastiera” (in agenda nella mattinata del 22 febbraio) l’avvocata e attivista Cathy La Torre intervisterà Aurora Leone, comica e attrice dei The Jackal di classe 1999, per esplorare il rapporto della Generazione Z con i social media e il linguaggio.
In un dialogo ricco di umorismo e intelligenza, Leone condividerà la sua esperienza come rappresentante della Gen Z, evidenziando come la comicità possa diventare uno strumento potente per affrontare le sfide della comunicazione contemporanea. Leone, che ha raggiunto la notorietà partecipando a “Italia’s Got Talent” nel 2019, racconterà come l’ironia e la consapevolezza possano influenzare le nostre relazioni e il cambiamento sociale, offrendo una nuova prospettiva sul mondo dei giovani e sul loro modo di interagire nel contesto digitale.
Parlare di obesità in modo inclusivo
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Con la presidente dell’Associazione Amici Obesi Iris Zani e di esperti come Aurora Caporossi e il medico Edoardo Mocini, nel panel “Non c’è forma più corretta”, si capirà come parlare di obesità in modo inclusivo.
Con la moderazione di Benedetta Bitozzi, direttore associato di Eli Lilly Italia, si discuterà dell’importanza di un vocabolario che non giudica né discrimina, ma accoglie e informa su una patologia spesso stigmatizzata. Le parole possono influenzare profondamente la percezione sociale dell’obesità: il dialogo, in programma nel pomeriggio del 22 febbraio, intende smantellare stereotipi e pregiudizi, fornendo strumenti concreti per comunicare rispettosamente e in modo inclusivo ed empatico, mettendo al centro le persone piuttosto che le etichette.
Non chiedermi cosa farò da grande!
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Con Fabiana Andreani, esperta di orientamento al lavoro e divulgatrice sui social con oltre 8 milione di like su TikTok, e Walter Ruffinoni, executive leader e scrittore, nella seconda giornata di festival si affronteranno le sfide dell’orientamento professionale per le nuove generazioni.
Nel panel “Zio, non chiedermi cosa farò da grande! ” (in programma nel pomeriggio del 22 febbraio), moderato da Laura di Raimondo, direttrice di Asstel, e con la partecipazione di un rappresentante del Gruppo Crédit Agricole in Italia, si discuterà delle pressioni familiari e delle ansie legate al futuro lavorativo, esplorando un approccio più empatico e meno giudicante nel dialogo sul lavoro. Con un focus sulle difficoltà comuni sia per i giovani che per le aziende, si tenterà di fornire strumenti utili per costruire il proprio futuro professionale un passo alla volta, incoraggiando una comunicazione aperta e comprensiva.
L’uso etico delle nuove tecnologie
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Con la moderazione di Massimo Cerofolini, conduttore di Eta Beta, e con la partecipazione di Giovanni Boccia Artieri, sociologo dell’Università di Urbino, nel panel “Un esperimento reale per un Manifesto dell’intelligenza artificiale” (in agenda nella mattinata del 22 febbraio) ci si concentrerà sul ruolo dell’Italia nello sviluppo dell’Ai e sulla necessità di trasformare l’Ai in uno strumento utile per tutti, sottolineando come le nuove generazioni possano guidare questo cambiamento attraverso flessibilità e pensiero critico. L’incontro offrirà anche l’occasione di presentare un progetto sperimentale: il “Manifesto della comunicazione non ostile e dell’Ai” , che mira a promuovere un uso etico e inclusivo delle tecnologie, affinché l’intelligenza artificiale serva a migliorare la vita delle persone anziché crearne nuove disuguaglianze.
Influencer marketing e storytelling
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Per chi desidera fare un viaggio dietro le quinte del mondo digitale il panel “Fammi un check, scrivimi su direct” offrirà uno sguardo approfondito sui trend e le sfide del panorama social italiano. Moderato da Enrico Marchetto, founder di Noiza, l’incontro vedrà la partecipazione di cinque personalità influenti, tra cui Benedetta Balestri, Edoardo Scotti e Francesca Nonino.
Si discuterà di come i social media abbiano trasformato la comunicazione e le relazioni interpersonali, analizzando casi di successo come lo storytelling della grappa e la campagna #Sempre25Novembre di Sorgenia.
Il panel permetterà ai partecipanti di esplorare le dinamiche creative che muovono la comunicazione digitale, evidenziando l’importanza di un linguaggio inclusivo e rispettoso e offrendo un’opportunità per comprendere meglio l’impatto dei social media sulla società contemporanea e sulle nuove generazioni.
Programma e iscrizioni
Per il programma completo e per iscriversi al festival, la cui sede, grazie a Trieste Trasporti, sarà raggiungibile con comodi bus navetta dalla stazione ferroviaria, è utile consultare il sito paroleostili.it. —
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