Pafundi e Kristensen, amici-rivali: termina in parità la sfida tra i due bianconeri

L'amichevole tra l'Italia U21 e la Danimarca U21 è terminata con il risultato di 1-1

Danilo Scurria

Non è andata sicuramente bene, almeno però non è arrivata la sconfitta. Un’Italia Under 21 che chiude con un pareggio la seconda e ultima amichevole in Veneto, contro i pari età della Danimarca, che è servita(anche se in minima parte), a riscattare la sconfitta contro l’Olanda.

Dal Penzo di Venezia al Tombolato di Cittadella, in campo una Nazionale azzurrina allenata da Carmine Nunziata, che chiude la settimana trascorsa in terra veneta, senza aver nemmeno conquistato una vittoria. D’accordo l’alibi di aver incontrato una nazionale olandese che le ha vinte tutte nel girone di qualificazione, ma il fatto di non essere riusciti ad avere la meglio nemmeno contro i danesi, fa chiaramente pensare come qualcosa deve essere rivisto e corretto in vista degli Europei di giugno in Slovacchia.

Come nella sfida contro gli olandesi, anche con gli scandinavi, gli azzurrini hanno avuto il merito di non disunirsi dopo il vantaggio avversario firmato da Sorensen dopo venti minuti, prima che Ambrosino si è reso protagonista di tanti tentativi d’andare in rete, con Jungdal sempre pronto a negargli, con una prodezza, la gioia del gol.

Da dire che nella prima occasione avuta dal centravanti azzurrino, con annessa parata del portiere danese, è stata da preludio al pareggio italiano firmato da Prati, bravissimo a sfoderare una conclusione dalla distanza su Jungdal non ha potuto nulla. Un’Under 21 che anche nella sfida contro la Danimarca, ha fatto fronte al Nord Est.

Dalla difesa al centrocampo fino all’attacco, perché Nunziata ha deciso di fare fiducia a Daniele Ghilardi, che nel Verona di Paolo Zanetti si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa, contribuendo con le sue prestazioni alla stagione positiva dei gialloblù. Da Verona a Venezia, perché nella ripresa il c.t degli azzurrini ha deciso di ridare un’altra opportunità a Isaa Doumbia, dopo l’esordio di venerdi contro l’Olanda, non sfigurando e mettendosi in mostra nel cuore del centrocampo azzurro. Giudizio totalmente diverso, che merita d’avere Simone Pafundi, mai nelle condizioni di determinare con una giocata risolutiva. Schierato titolare al posto di Baldanzi, il fantasista dell’Udinese non è riuscito ad incidere, conseguenza che ha costretto Nunziata a cambiarlo in corso d’opera. Prova sufficiente invece per Kristensen, l’altro udinese in campo ma avversario degli azzurrini, che utilizzato nella posizione naturale di terzino destro, ha disputato una buona partita, dando un buon contributo alla causa danese.

Riproduzione riservata © il Nord Est