Il ritorno di Zico: 42 anni d’amore senza fine con il “suo” Friuli

Il ritorno del Galinho in Friuli dal 3 al 7 giugno per celebrare i 40 anni dello storico club di Orsaria. Un legame che resiste al tempo e va oltre il calcio

Massimo Meroi

Sono trascorsi 42 anni da quando l’arrivo di Zico all’Udinese fece sognare la conquista dello scudetto a un’intera regione. Quella storia calcistica è finita male con la “fuga” del fuoriclasse brasiliano accusato di evasione fiscale e la squadra che si salvò non senza qualche sofferenza. Eppure l’amore tra il Galinho e il Friuli non si è mai smorzato, grazie anche e soprattutto al club Arthur Zico di Orsaria che in tutto questo tempo ha mantenuto i contatti con il campione e tenuto vivo il ricordo delle sue imprese. «I nonni hanno fatto un bel lavoro con i nipoti», disse Zico nel 2017 in una delle visite fatte a Udine, colpito dal fatto di vedere tanti giovani desiderosi di conoscerlo e di scattare un selfie con lui pur non avendolo mai visto giocare dal vivo.

Chi avesse il desiderio di incontrare Zico potrà farlo nella prima settimana di giugno quando il brasiliano sarà in Friuli. Arriverà il 3 giugno dal Giappone con la moglie Sandra e ripartirà per il Brasile sabato 7. Saranno quattro giorni durante i quali Zico verrà coinvolto in più di una iniziativa: al momento l’unica certezza è la cena sociale dell’Arthur Zico di Orsaria che in questi giorni sta tagliando il traguardo dei 40 anni. La serata si svolgerà nel comune di Premariacco: in caso di bel tempo al Parco Braida-Coppetti, in caso di pioggia è pronta l’alternativa al coperto.

Quella di giugno sarà la sesta visita di Zico a Udine in quarant’anni. La prima risale al 1989 quando fu organizzato allo stadio Friuli il suo addio alla Seleçao. Quel ritorno coincise anche con l’assoluzione piena di Zico per i fatti di cui accennavamo prima. «Con quella operazione – confessò Dal Cin – cercai di sdebitarmi con lui per tutto quello che aveva subito quattro anni prima. Spero di esserci riuscito». Zico era ancora calciatore in attività, avrebbe smesso con il calcio giocato un anno dopo con un'altra partita-evento al Maracanà dove presenziarono anche il presidente del club di Orsaria Alessandro Scarbolo e Michele De Sabata.

Sono loro che hanno tenuto i contatti con Zico organizzando gli arrivi in Italia del Galinho. Il secondo ritorno risale al 1994 quando il 20 novembre si giocò una gara di beneficenza al Friuli tra gli “Amici di Zico” e una formazione di ex azzurri. Nel 2009 il Galinho sbarcò in Friuli per i 25 anni dell’Udinese Club di Orsaria. Per motivi organizzativi non andò allo stadio (i bianconeri allenati da Pasquale Marino ospitavano la Fiorentina e persero 1-0). Il paron Giampaolo Pozzo riuscì ad averlo invece nel febbraio del 2017: altra sconfitta con il Sassuolo (2-1) ma ci fu un vero bagno di folla sia in occasione del sigillo della città consegnatogli dall’allora sindaco Furio Honsell, sia alla cena al Belvedere di Tricesimo con oltre 400 invitati. Arthur, a fine serata, fu costretto a farsi curare il polso da un fisioterapista dopo aver firmato centinaia di autografi.

L’ultima tappa friulana di Zico risale esattamente a tre anni fa in occasione della presentazione della biografia di Franco Dal Cin “Delitto imperfetto”, con al centro l’acquisto di Zico. Pochi mesi dopo la visita a Rio dei dodici “apostoli” arrivati dal Friuli per i 70 anni del loro “messia”. Proprio in quei giorni si cominciò a lavorare per l’evento del prossimo giugno. Il filo che continua a legare Zico al Friuli non si spezza.

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