Scherma, Rizzi dedica l’argento in Coppa del Mondo a Pizzul: «Una splendida persona»

La spadista friulana, arrivata seconda nel Gran Prix di Budapest, ha riservato un pensiero al grande giornalista scomparso di recente: «L’ho conosciuto a Milano, abitavamo vicini. Felice di onorarlo con la mia medaglia»

Monica Tortul
Giulia Rizzi, atleta di Udine, vanta anche un oro alle Olimpiadi di Parigi nella prova a squadre di spada (Foto Bizzi)
Giulia Rizzi, atleta di Udine, vanta anche un oro alle Olimpiadi di Parigi nella prova a squadre di spada (Foto Bizzi)

Argento con dedica. Il secondo posto individuale in Coppa del Mondo di Giulia Rizzi – secondo della stagione e ottavo podio in carriera in Coppa del Mondo – è per Bruno Pizzul. La spadista udinese, che domenica è salita sul secondo gradino del podio nella prova del Grand Prix di Budapest, ha dedicato il suo successo al grande giornalista friulano.

 

«L’ho conosciuto diversi anni fa a Milano, abitavamo a poca distanza e ogni volta che ci incrociavamo scambiavamo qualche battuta in friulano. Una splendida persona, oltre che un professionista unico che per il suo lavoro è entrato nel cuore di ogni italiano. La sua scomparsa ha suscitato in me grande tristezza e sono orgogliosa di dedicargli il mio secondo posto in Ungheria», ha dichiarato alla Federazione Italiana Scherma, prima di salire sul primo dei due voli che l’hanno riportata in Italia.

Siamo solo a metà della stagione, ma i risultati stanno arrivando in maniera inequivocabile.

«Un argento nella prima gara dopo l’oro olimpico, un quinto posto nella tappa di Coppa di Vancouver e ora quest’altro argento. Sì, la stagione sta andando bene e sento che tutti i tasselli si stanno incastrando».

Quali sono questi tasselli?

«Ho iniziato a seguire il metodo Deep Inside-State of Mind, un metodo scientifico che lavora sulle capacità mentali e sulle risorse interne degli individui per raggiungere le massime prestazioni, utilizzando anche tecniche di immersione in apnea. Mi sento trasformata come atleta: ho tante energie mentali, sono lucida nelle scelte. Era quello che mi mancava per essere un’atleta completa».

Una novità che sta già dando frutti importanti.

«L’importante è trovare il tempo per fermarsi e lavorare anche su questi aspetti. Le Olimpiadi sono stata una rincorsa e ci sono arrivata senza un attimo di pausa, tanto che poi, nella gara individuale, ne ho risentito, specie dal punto di vista mentale».

A Budapest ha perso alla priorità.

«Ero delusissima, nonostante il secondo posto. Perdere in finale per una stoccata alla priorità è veramente brutto. Ho commesso degli errori alla fine, contro un’atleta giovanissima».

L’ucraina Maksymenko ha appena 17 anni.

«Ha la metà dei miei anni, ma è fortissima, come tante altre giovani, che spingono sempre di più per emergere. C’è grande competizione e questo crea grande stress, che bisogna riuscire a gestire».

La stagione è ancora lunga, con le gare importanti ancora da disputare.

«In Coppa farò le tappe di Marrakech, Cina e Bogotà. Poi ci sono gli Europei e i Mondiali. È dura, bisogna lottare tanto».

Una cosa che le dà felicità appena rientrata in Friuli?

«Due volte al mese vado in palestra alla Scherma Friuli e do consigli ai bambini e ragazzi tra gli 8 e i 12 anni. Porto la mia esperienza di atleta, proviamo degli assalti. Non sono una formatrice, ma è una carriera che in futuro intraprenderei».

Riproduzione riservata © il Nord Est