Le tre veliste triestine entrate nella storia della America’s Cup: «Un’emozione indescrivibile»
Giovanna Micol, Alice Linussi e Maria Vittoria Marchesini hanno vinto, con il Team Luna Rossa Prada Pirelli, la prima edizione della Puig Women’s America’s Cup
Giovanna Micol, Alice Linussi e Maria Vittoria Marchesini sono entrate nella storia della America’s Cup e hanno fatto sognare ed esplodere di gioia il popolo dei velisti italiani quando, con il Team Luna Rossa Prada Pirelli, hanno vinto la prima edizione della Puig Women’s America’s Cup.
L’impresa è stata portata a termine alla vigilia della Barcolana, e la notizia, che un po’ tutti attendevano, si era diffusa velocemente a Trieste: le azzurre avevano battuto il team inglese Athena Pathway nel match race finale dopo una bellissima sfida in cui avevano sempre dominato, a conferma della superiorità dell’equipaggio italiano anche nelle sfide a match race.
Giovanna Micol, cosa si prova a vincere la prima Coppa America femminile?
«È il sogno che tutti avevamo da bambini: abbiamo passato tutte le notti davanti alla televisione a guardare Luna Rossa. Far parte di questo team è stato motivo di orgoglio, vincere ci ha lasciate senza parole».
Cosa le lascia questa esperienza?
«L’aver costruito questo team, che è nato come una scommessa, ed esserne uscite come grandi amiche. Spero di continuare a regatare e veleggiare insieme a queste ragazze, che sono state tutte fantastiche».
Avete già iniziato magari ad abbozzare un progetto per il futuro?
«Non ancora. Stiamo aspettando che il Defender Emirates Team New Zealand pubblichi il nuovo Protocollo e che comunichi le date e il venue della 38^ edizione».
Alice Linussi, com’è vincere la Coppa America femminile?
«Direi che è un’emozione grandissima. Se me l’avessero detto quattro anni fa non ci avrei creduto. Abbiamo lavorato tanto anche con gli youth, che ci hanno accompagnato nel percorso. Abbiamo detto fin da subito che eravamo un gruppo unico e così è stato. Durante le loro regate cercavamo di togliergli più compiti possibile per lasciare le menti libere e così loro hanno fatto con noi. È andata benissimo a entrambi (il team Youth di Luna Rossa ha vinto la Youth America’s Cup, ndr) e non potremo essere più felici».
Qual è il ricordo indelebile di questa Coppa?
«Una grandissima esperienza, il saper lavorare in squadra, aiutarsi l’uno con l’altro e il rapporto che si è creato tra di noi».
Maria Vittoria Marchesini, cosa significa vincere questa Coppa America femminile?
«Qualcosa di unico, abbiamo lavorato molto sia a Barcellona che a Cagliari, con orari molto difficili, ma alla fine vincere è stato un po’ come ripagare tutti gli sforzi che abbiamo fatto».
Come è stata accolta quando è rientrata nel suo mondo “normale”?
«È stato bellissimo: sono stata sovrastata da un’ondata di complimenti e di affetto per quello che abbiamo fatto per tutto il mondo femminile». —
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