Aquileia, la grande bellezza: oltre 5 mila reperti per scoprire da vicino la grandiosità romana

Nei prossimi mesi partiranno i cantieri per la riapertura al pubblico della sezione navale che custodisce la barca romana rinvenuta a Monfalcone.

Francesca Artico
I nuovi depositi del Museo Archeologico di Aquiliea (Foto Bonaventura)
I nuovi depositi del Museo Archeologico di Aquiliea (Foto Bonaventura)

Oltre cinquemila reperti, per mostrare al mondo “questa grande bellezza che è Aquileia”, sono contenuti nei nuovi depositi inaugurati al Museo archeologico nazionale di Aquileia, evento inserito nel percorso di rinnovamento dell’istituzione afferente al Museo storico e il Parco del Castello di Miramare - Direzione regionale Musei nazionali del Fvg del Ministero della Cultura.

Reperti fra iscrizioni, altari votivi, monumenti funerari, sculture e rilievi. Ma anche numerosissimi manufatti in vetro, metallo e ceramica che non trovando posto all’interno, potranno essere visionati aprendo le cassettiere dotate di vetri protettivi, vetrine e scaffalature in metallo. E poi ci sono loro: i tre mosaici con i busti di atleti provenienti dallo scavo delle Grandi terme, che lasciano senza fiato il visitatore sia per la loro bellezza che per lo stato di conservazione.

Il restauro

Valorizzati, dopo un accurato intervento di restauro, nella sala centrale, dialogheranno, con quello inserito nella pavimentazione fin dalla seconda metà del ‘900, facendo di questa sala un luogo dallo straordinario fascino. Con una soluzione molto originale, le tre porzioni di pavimento musivo sono state ora montate su altrettanti pannelli scorrevoli, a fungere da quinta per chi entra nella sala e, al contempo, da chiusura per le scaffalature retrostanti, dedicate ai materiali lapidei.

Ma non è questa la sola novità del Museo: nei prossimi mesi partiranno i cantieri per la riapertura al pubblico della sezione navale che custodisce la barca romana rinvenuta a Monfalcone.

I nuovi spazi, da ieri aperti al pubblico, restituiscono un’esclusiva visione del patrimonio archeologico di una delle più importanti città dell’Impero romano, contribuendo in modo significativo ad arricchire l’immenso patrimonio storico e archeologico di Aquileia.

Il Museo archeologico

Il Museo archeologico di Aquileia negli ultimi anni è al centro di un nuovo progetto museale che ha permesso di trasformarne radicalmente il volto. E l’intervento sui depositi ha rappresentato una vera e propria sfida. Come ha detto il sindaco Emanuele Zorino, la parola “deposito” può sembrare negativa, «ma Aquileia è un deposito custode di una grande bellezza», dinando una rosa a tutte le relatrici Tra loro il direttore del Parco archeologico del Colosseo e funzionaria del Ministero della Cultura, Alfonsina Russo.

A relazionare sul progetto è stata il direttore della Direzione regionale Musei e del Museo di Miramare Andreina Contessa, che ha spiegato come «l’apertura al pubblico di spazi solitamente riservati ad archeologi e ricercatori offre ai visitatori inedite opportunità di scoperta della ricchissima raccolta museale e nuovi strumenti di interpretazione del la storia di quella che durante l’età romana fu una delle più importanti città del Mediterraneo, luogo cosmopolita di incontro e di scambi culturali. La visita di questo luogo – ha detto – vuole essere un’esperienza di conoscenza per tutti».

I dettagli del progetto sono stati poi illustrati da Marta Novello, direttrice del Man, rimarcando come allestire i depositi sia stato un «lavoro di squadra complesso ed entusiasmante. L’enorme numero di reperti che sono stati movimentati e riallestiti ha imposto un riesame e una riorganizzazione di una parte davvero considerevole della collezione museale che costituisce la base per nuovi studi e per inedite letture.

Il Museo di Aquileia si arricchisce – ha affermato - oggi di un nuovo spazio di educazione, piacere, riflessione e condivisione della conoscenza, seguendo quelli che sono i più attuali percorsi di ricerca dei musei a livello internazionale. Aprire Aquileia al mondo significa farne comprendere appieno il grande valore storico e culturale rispetto al quale la città ha ancora molto da esprimere e far scoprire. Davanti a noi un 2025 con due appuntamenti fondamentali per la nostra regione: Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura e il Giubileo dove Aquileia sarà protagonista grazie all'opera svolta da Regione e Comune, dalle istituzioni culturali come il Man e la Fondazione Aquileia, dal mondo scientifico».

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