Casanova, ecco come Venezia celebra i 300 anni dalla sua nascita
Fu uno studioso e uno scrittore, non solo un avventuriero e un leggendario seduttore. Così la sua città natale si prepara a festeggiarlo: intitolato a lui il Carnevale e per il 2025 mostre, convegni e pubblicazioni
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Dopo Marco Polo, Giacomo Casanova. Venezia celebra nel 2025 un altro suo figlio illustre nel terzo centenario della nascita con un ricco programma di iniziative, al centro quelle organizzate dalla Fondazione Cini e dall’università di Ca’ Foscari, spesso in collaborazione come in occasione del grande convegno internazionale dal titolo “Casanova in Time” che si svolgerà dal 4 al 7 giugno nell’isola di San Giorgio e nell’aula magna di Ca’ Dolfin.
Vi parteciperanno oltre trenta relatori provenienti da tutto il mondo per portare i risultati della ricerca più avanzata e delle scoperte sulla vita dell’avventuriero e intellettuale veneziano.
Lo scopo è dimostrare come Casanova sia stato molto di più del leggendario seduttore affidato al mito popolare.
Carnevale con dedica
Tanto per cominciare sarà il Comune di Venezia a ricordarlo, dedicandogli il Carnevale, intitolato “Il tempo di Casanova”, dal 14 febbraio al 4 marzo.
Poi spazio a Ca’ Foscari con il suo dipartimento di Studi Linguistici e Culturali. «L’avventuriero veneziano è ben altro rispetto all’immagine stereotipata del libertino», sottolinea il professor Antonio Trampus, ordinario di Storia Moderna e coordinatore delle iniziative cafoscarine, «e si presenta invece come uno straordinario veicolo per comprendere il Settecento, la storia di Venezia e quella europea. La “Storia della mia vita”, che è la sua opera più conosciuta, viene da lui pensata come uno straordinario strumento per scrutare nella mente e nelle reazioni dei suoi lettori, e provocare reazioni, riflessioni e discussioni. Oltre a ciò, Casanova è stato anche storico, poeta, romanziere, scrittore di teatro, di filosofia e di matematica».
Verranno presentate anche le scoperte fatte attraverso il lavoro a Ca’ Foscari, come ad esempio il vero volto di Casanova, diverso dal seduttore seriale amato dal gossip, le novità sui suoi rapporti con Benjamin Franklin negli anni immediatamente precedenti la Rivoluzione francese; fino agli inediti su Casanova dello scrittore futurista Guillaume Apollinaire, appena portati alla luce.
Le mostre e un podcast
Tra le altre iniziative, la mostra “Traduzioni e traduttori di Casanova” presso BALI– Ca’ Foscari Zattere (dal 4 giugno al 20 luglio) che presenterà per la prima volta al mondo l’avventura delle traduzioni delle “Storia della mia vita” in oltre 53 lingue, assieme ai volti delle traduttrici e dei traduttori; la mostra “In viaggio con Casanova: porti e approdi dall’Adriatico al Levante” all’Irci di Trieste dal 30 maggio al 6 settembre, con successive esposizioni in Slovenia e in Croazia; un ciclo di podcast sulle memorie di Casanova intitolato “Dietro la storia”; conferenze rivolte alla cittadinanza in collaborazione con istituzioni veneziane presentate nel sito pric.unive.it/progetti/giacomo-casanova-e-il-suo-tempo/progetti.
Nuove pubblicazioni
Le iniziative comprendono il progetto di un’edizione completa delle sue opere, in taluni casi mai più ripubblicate dopo la prima edizione, partendo da quelle in lingua italiana, e una serie di altre pubblicazioni in parte già avviate o in corso di stampa.
Tra queste si segnalano il volume Alfabeto Casanova. Episodi della Storia della mia vita scelti, tradotti e commentati da Gianluca Simeoni e Antonio Trampus (Oscar Cult Mondadori, 2024); Obbedisco all’amore. Poesie scelte da Piero Chiara, a cura di Francesca Boldini e Stefano Feroci (De Piante editore, 2025), Casanova. Il mito dell’avventuriero di Antonio Trampus (Le Sfere Carocci, 2025) e Giustiniana Wynne: un’amica di Casanova tra Venezia e l’Europa di Giuseppe Bignami (Ronzani Editore, 2025). Anche la Fondazione Cini coinvolgerà nei programmi dedicati a Casanova i suoi istituti e i centri di ricerca.
Il fulcro sarà una grande mostra che coinvolgerà da ottobre 2025 a febbraio 2026 la Galleria di Palazzo Cini a San Vio e le due sale Carnelutti e Piccolo Teatro a San Giorgio. Al centro, la straordinaria silloge di caricature presenti nell’Album di Anton Maria Zanetti il Vecchio, oltre a una selezione di dipinti, disegni, incisioni, oggetti, libri e ulteriori testimonianze provenienti dalle raccolte della Fondazione unitamente a preziosi prestiti di musei e collezioni italiani ed esteri.
I materiali
Particolarmente affascinanti saranno i materiali del Fondo Nino Rota conservati dall’istituto di Musica, che si riferiscono al celebre film “Il Casanova” di Federico Fellini (1976): quaderni con appunti musicali, spartiti manoscritti, fotografie.
Dal Fondo Malipiero, invece, saranno disponibili altri documenti, che testimoniano l’attenzione del celebre compositore per il Settecento veneziano, cui ha dedicato un importante corpus di opere, oltre che un testo (Giacomo Casanova e la musica, in “Il filo d’Arianna. Saggi e fantasie”, Einaudi 1966), di cui si conservano appunti e trascrizioni.
«Il progetto dedicato a Casanova è un’occasione per sottolineare il legame profondo della Fondazione Giorgio Cini con la città», spiega il presidente Gianfelice Rocca, «prendendo spunto dalle grandi personalità e importanti tematiche che attraversano la Storia».
Tre dei sei corsi di perfezionamento in programma all’Istituto Italiano Antonio Vivaldi sono dedicati al mondo casanoviano.
Il 29 maggio si studieranno le vicende di cantanti, librettisti e concorrenti vivaldiani nelle caricature di Zanetti. Il 17 luglio, Casanova prima di Casanova affronterà il mito del libertino: il seminario si chiuderà con un concerto degli allievi dedicato al dramma per musica “L’inganno trionfante in amore”, il cui debutto è avvenuto nel 1725, anno di nascita di Casanova, al Teatro Sant’Angelo di Venezia. Infine, il 26 – 29 novembre, giornata di studi musicali su La cultura veneziana a Dresda. Casanova – Pisendel – Casanova. Infine, anche l’Ateneo Veneto partecipa alle iniziative casanoviane con una nutrita serie di conferenze, alcune con spettacolo che analizzano tutte le sfaccettature del personaggio.
A esse si aggiunge la proposta “Quattro targhe per Giacomo Casanova” , rivolta all’Amministrazione comunale per far collocare alcune targhe commemorative in luoghi frequentati da Casanova a Venezia, non essendoci, ad oggi, quasi nulla che indichi la sua presenza in città. —
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