A Bassano la Woodstock dell’inclusione
Arriva in Veneto la quarta edizione del Concertozzo di Elio e le Storie Tese. Il 4 e 5 luglio una festa di musica e di impegno sociale, protagonisti i ragazzi autistici


Della prima edizione, sbocciata per caso nel 2022, un po’ come festa di fine pandemia e un po’ come reunion del simpatico complessino, è rimasto il nome, scelto per non prendersi troppo sul serio. Ma nel giro di soli tre anni il Concertozzo di Elio e le Storie Tese è diventato un evento nel senso più autentico della parola, aggiungendo ai contenuti musicali, che nel frattempo sono pure lievitati, l’impegno sociale.
L’hanno ribattezzata la Woodstock dell’inclusione perché – caso unico in Europa, ma forse nel mondo – affida il nobile e complicato impegno di sfamare e dissetare il pubblico, diecimila persone l’anno scorso, a ragazzi autistici.
Dopo l’esordio a Bergamo e le tappe di Carpi e Monza – sempre sold out - quest’anno il Concertozzo prenderà la residenza in Veneto: si terrà infatti il 4 e il 5 luglio al parco Ragazzi del ’99 di Bassano, dove c’è spazio per 15 mila persone, nel cartellone di Bassano Music Park.
Il passaggio di testimone
Sulla porta della sala consiliare del Comune di Monza il sindaco di casa Paolo Pilotto ha consegnato ieri mattina la fascia del Concertozzo al collega bassanese Nicola Finco, per il quale il Concertozzo sarà «una preziosa occasione per continuare a coltivare una sensibilità che c’è già» e per «dare una vetrina alle associazioni che a Bassano, come in tutto il Veneto, sono molto attive sul fronte dell’inclusione».
Una volta dentro la sala, gli occhi erano tutti per Elio e per il chitarrista Cesareo. Ma gli applausi se li è presi soprattutto Nico Acampora, vulcanico fondatore di PizzAut, la pizzeria gestita da persone autistiche che, così com’era stato già l’anno scorso a Monza, guiderà l’area food dell’evento.
Il primo ristorante con l’insegna di PizzAut è nato nel 2017, tre anni dopo è stato messo in strada il primo PizzAutobus ma il progetto è decollato così rapidamente, e con un tale successo, che ormai si punta a una flotta di trenta PizzAutobus.
Nel frattempo i ristoranti sono due, si lavora all’acquisizione di un appartamento per promuovere progetti di autonomia abitativa, e si parla di AutAcademy per spingere la formazione. Ed è solo una parte di tutto quello che sta succedendo anche grazie alla spinta del Concertozzo.

Una storia di successo
Mentre i sindaci si passano il testimone dell’evento, Acampora – papà di un ragazzo autistico, proprio come Elio e come altri protagonisti di questa storia - trattiene a fatica la sua felicità: «Mi chiedete se è una scommessa vinta? Io non so se era una scommessa e se è vinta», dice. «Io so che oggi ci sono 41 persone che lavorano nei nostri due ristoranti; so che di autismo non si parla più soltanto il 2 aprile, nella giornata dedicata; so che se fino a pochi anni fa cercavi autismo su Google trovavi 50 mila voci, oggi ne trovi cinque milioni. Ma so anche che c’è moltissimo da fare per arrivare al riconoscimento dei diritti di queste persone, per aiutare le loro famiglie».
Più tardi, quando illustrerà i progetti di PizzAut, di fronte alla prospettiva tutt’altro che remota di arrivare al 2028 con trenta food truck in strada, in Lombardia ma non solo, con 120 ragazze e ragazzi al lavoro (e addirittura cento PizzAutobus e 500 assunti nel 2034), Acampora ammetterà di avere i brividi: «Sapete cosa vuol dire questo? Che se oggi un ragazzo autistico in struttura costa fra i 50 e i 200 mila euro, noi avremo centinaia di ragazzi che da assistiti diventano contribuenti. Abbiamo calcolato che per lo Stato il risparmio sarà di cento milioni di euro in dieci anni».
E scandisce bene la cifra, perché fa impressione. Poi si scuote e regala al sindaco di Bassano una sorpresa: «Per luglio avremo pronta una nuova pizza e la chiameremo Bassano».

La festa
L’evento ha ancora molte sorprese da svelare, a cominciare dagli ospiti – per ora è confermato Ruggero dei Timidi, oltre al Trio Medusa. Il 4 luglio Bassano accoglierà i talk e gli stand informativi delle associazioni che si occupano di autismo e di altre disabilità: ci sarà PizzAut, ovviamente, ma arriveranno anche GelAut e Rurabilandia dall’Abruzzo, Luna Blu dalla Liguria, SbrisolAut da Mantova, la Fondazione Rizzoli da Bologna ed Engim Veneto con il Sanga Bar.
La musica entrerà in scena prepotentemente il 5 con il Concertozzino (dalle 16) che darà un palcoscenico alle band emergenti selezionate da Elio e le storie tese: Viadellironia (band tutta femminile), The Pax Side of the moon (eredi illegittimi degli Elii), Elton Novarane il cantautore inventore del creepy rock, Pepp1 (che si pronuncia Peppuan). E poi Francamente, Planet Butter e Vanarin.
Tutta gente che - garantisce Elio - «suona e canta davvero, senza usare basi e senza l’autotune». In serata, senza risparmio di energie, il concertone – si può chiamare così – del complessino. «Suoneremo tante cose che non abbiamo fatto negli anni scorsi», promette Elio. «Pezzi nuovi no, non credo, ma ne abbiamo tanti che sono stati suonati poco dal vivo e pescheremo tra quelli».
Febbrili trattative sono in corso per riportare sul palco il tastierista Rocco Tanica, che però al fascino del Concertozzo ha già ceduto in passato: «Parliamo costantemente con le sue due personalità per convincerne almeno una», assicura Elio. Ma pur essendo il piatto forte, la musica non è il grande tema della giornata.
«In realtà non pensavamo neanche di arrivare a quattro edizioni con questa cosa», confessa Cesareo. «Però in corsa abbiamo capito che la musica è un linguaggio universale, quello che un tempo doveva essere l’Esperanto, perfetto per parlare di temi sensibili e per accendere le luci sull’autismo e le disabilità, che sono così poco considerate. E allora ci prendiamo il compito di punzecchiare chi sta dormendo, perché la disabilità – e ve lo dico io che lo sperimento in prima persona da quando ho avuto la polio – può toccare a tutti in qualche momento della vita».
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