Gabry Ponte canta “Tutta l’Italia” ma a va all’Eurovision per San Marino

L’artista e producer torinese vince il contest musicale della piccola Repubblica, per la prima volta organizzato sotto l’egida della Rai. Sfiderà Lucio Corsi alla competizione internazionale di Basilea

Nicola Cesaro

Immaginate che al Festival di Sanremo vinca una canzone che si intitola “Polonia amore mio” o che nel ritornello ripete “Svezia ti amo” o “Portogallo sei la mia terra”: rivolta nazionale, titoloni nei giornali, apertura per più giorni dei tiggì. A San Marino, invece, si respira aria di grande libertà: nessuno scandalo, dunque, se al prossimo Eurovision Song Contest (Esc) di Basilea la Repubblica del Titano sarà rappresentata dal tormentone “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte.

L’artista torinese ha vinto sabato sera la prima edizione del San Marino Song Contest (Smsc), la sfida musicale che nasce dall’esperienza di Una Voce per San Marino (che già mandò all’Esc Achille Lauro) e che quest’anno per la prima volta è stata realizzata sotto l’egida di mamma Rai. E i risultati si son visti: diretta su Radio Due e su Rai Play (ma il direttore generale Rai, Roberto Sergio, a fine serata ha fatto capire che l’anno prossimo l’evento potrebbe debuttare pure su uno dei tre canali principali della tv di Stato), trend topic sui social, conduzione impeccabile di Francesco Facchinetti e Flora Canto (l’anno fu scorso con Bigio fu una caporetto), ospiti che alzano l’audience come il sempre efficace Cristiano Malgioglio (visto anche a Sanremo), giornalisti accreditati da tutta Italia e l’interesse molto attento del popolo europeo dell’Eurovision.

L'esibizione di Gabry Ponte al San Marino Song Contest
L'esibizione di Gabry Ponte al San Marino Song Contest

Ha vinto Gabry Ponte, che già era stato “candidato” dal popolo a rappresentare l’Italia a Basilea all’indomani del ritiro di Olly: il jingle del Festival ha bucato ancor più della canzone vincitrice ed è – in questo momento – il brano italiano che più si sposa al format continentale, forte del ritmo dance che piace a ogni latitudine, ma anche della popolarità dello stesso Gabry Ponte (18 milioni di follower su Spotify, contro i 6,5 di Olly), «dietro solo a Ennio Morricone e a pochi altri tra i cantanti di casa nostra più famosi al mondo», hanno spiegato gli organizzatori del Smsc.

Due parole sulla gara, che ha visto in lizza artisti italiani ben noti (da Marco Carta a Luisa Corna, da Silvia Salemi a Boosta e Bianca Atzei), compreso quel Pierdavide Carone che qualche giorno fa ha vinto lo spettacolo – guarda caso Rai – “Ora o mai più”. Con loro, in competizione, anche gli artisti che hanno passato le selezioni di Una Voce per San Marino, a cui si sono presentati cantanti da 48 Paesi del Mondo. Ponte ha sbaragliato la concorrenza, lasciandosi dietro sul podio la band trentina The Rumpled (folk rock) e l’ucraino Teslenko, che confidava nell’onda d’eco della Kalush Orchestra, che vinse l’Eurovision nel 2022.

Ma ora Gabry Ponte, vista la bandiera che rappresenterà, muterà il ritornello in “Tutto il Titano, tutto il Titano”? A far pulizia di imbarazzi è direttamente Federico Pedini Amati, il segretario di stato (ministro) per il turismo di San Marino: «Avesse cantato “tutta la Spagna” o “tutta la Norvegia” nessuno avrebbe detto niente. Finiamola con i luoghi comuni: ho consegnato a Gabry Ponte la bandiera della nostra Repubblica e lui saprà degnamente rappresentarci. Anzi, il ritornello spero faccia sì che l’Italia voti per noi».

 

Sarà dunque derby tutto italiano con Lucio Corsi, che ha preso il posto di Olly, e anche un po’ con “Espresso Macchiato” di Tommy Cash, estone, contestatissimo concentrato di luoghi comuni sull’Italia. Non che “Tutta l’Italia” non lo sia (“Spaghetti, vino e padre nostro” uno dei passaggi del brano), ma è lo stesso Ponte a chiedere tregua alle polemiche: «Ironizzo su alcuni cliché utilizzando la musica, tutto qui. La musica, d’altra parte, è anche spensieratezza».

Ora il dilemma: si fa il tifo per Lucio o Gabry?

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