Craxi, il cantante mascherato e il voto del Belpaese: le 5 cose da sapere su “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte

E’ il brano del momento: la ballata dance del producer torinese andrà all’Eurovision di Basiela grazie alla Repubblica di San Marino, ma il brano ha dovuto passare più di qualche esame e ha pure trovato ostacoli nei regolamenti delle varie competizioni

Nicola Cesaro
Gabry Ponte sul palco del San Marino Song Contest
Gabry Ponte sul palco del San Marino Song Contest

“Tutta l’Italia” rappresenterà la Repubblica di San Marino al prossimo Eurovision Song Contest di Basilea, la cui finalissima è prevista il prossimo 17 maggio. Un brano nato in appena due ore dalla creatività di Gabry Ponte, Edwyn Roberts e Andrea Bonomo, che ha letteralmente spopolato al Festival di Sanremo, di cui è stato sigla e jingle ufficiale. La vittoria di Ponte, sospinta a furor di popolo, è la notizia della settimana e non mancano le curiosità attorno a questo brano che vuole essere un’esaltazione ironica dei cliché dell’Italia e degli italiani. 

 

“TUTTA L’ITALIA” O “TUTTO SAN MARINO”?

Gabry Ponte rappresenterà a Basilea la Repubblica di San Marino, ma canterà di fatto un inno all’Italia. L’artista cambierà in qualche modo il ritornello per adeguarsi alla bandiera sotto cui compete? A pochi minuti dalla vittoria dal San Marino Song Contest, Ponte ha fatto capire che il ritornello non subirà variazioni: «Ci metteremo a tavolino per studiare eventuali interventi sul brano e sull’esibizione per Basilea, ma per ora non ho ancora pensato a nulla. Mi sono chiesto se il ritornello correva il rischio di essere recepito male, ma ho ritenuto che non ci fossero problemi», ha affermato il nuovo alfiere del Titano». Ha aggiunto Federico Pedini Amati, il segretario di stato (ministro) per il turismo di San Marino: «Avesse cantato “tutta la Spagna” o “tutta la Norvegia” nessuno avrebbe detto niente. Finiamola con i luoghi comuni: ho consegnato a Gabry Ponte la bandiera della nostra Repubblica e lui saprà degnamente rappresentarci. Anzi, il ritornello spero faccia sì che l’Italia voti per noi».

Gabry Ponte e Federico Pedini Amati, il segretario di Stato al Turismo per San Marino
Gabry Ponte e Federico Pedini Amati, il segretario di Stato al Turismo per San Marino

 

GLI ITALIANI POTRANNO VOTARE IL BRANO DI GABRY PONTE

Per regolamento, all’Eurovision uno spettatore non può votare la canzone della propria nazione, dunque gli italiani non potranno votare “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi. Potranno invece concedere la preferenza a “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte, visto che concorre per San Marino. L’Italia potrà votare Ponte già in semifinale, spingendo perché il brano approdi alla finalissima del 17 maggio. Dei 37 Paesi in gara, 31 sono stati suddivisi nelle due semifinali di martedì 13 e giovedì 15 maggio. Fanno eccezione le Big 5 - Italia, Regno Unito, Spagna, Francia e Germania- che accedono di diritto in finale, al pari della Svizzera, Paese ospitante. Queste hanno diritto di voto in semifinale e in particolare, a Italia, Spagna e Svizzera è stato accordato diritto di voto nella prima semifinale, quella in cui concorre San Marino.

 

Lucio Corsi rappresenterà l'Italia a Sanremo
Lucio Corsi rappresenterà l'Italia a Sanremo

 

LA CENSURA SU CRAXI, PERICOLO SCAMPATO

«Cucina stellata di avanzi, beato santissimo Craxi / E quante mo-o-onеtine», recita la seconda strofa del brano “Tutta l’Italia”. Il riferimento è alle monetine lanciate contro Bettino Craxi davanti all’hotel Raphael nel 1993, un episodio simbolo della fine di un’epoca politica. Questo passaggio ha seriamente rischiato di finire sotto il torchio della censura dell’Eurovision Song Contest, che non permette riferimenti diretti alla politica e alla religione. Gli organizzatori del San Marino Song Contest, tuttavia, hanno assicurato di aver mandato il brano all’Ebu, l’Unione europea di radiodiffusione che sovrintende l’Eurovision: il testo di Gabry Ponte è stato promosso senza censure.

Bettino Craxi è citato nella canzone di Gabry Ponte
Bettino Craxi è citato nella canzone di Gabry Ponte

 

IL CANTANTE MASCHERATO

“Tutta l’Italia” è brano di Gabry Ponte, dj e producer, ma la voce non è chiaramente quella dell’artista torinese. Sul palco, sia a Sanremo che a San Marino, è salito infatti rigorosamente a volto mascherato Andrea Bonomo, siciliano, nato come cantante ma poi divenuto professionalmente noto soprattutto come autore. Ha partecipato al Festival di Sanremo 2008, condotto da Pippo Baudo, nella sezione Giovani con il brano “Anna” scritto insieme a Luca Chiaravalli. Ma perché la maschera? «Ci sono colleghi che non amano comparire. Andrea ha contribuito a realizzare questo brano e ci tenevo che salisse sul palco: il compromesso è stata la maschera», la risposta di Gabry Ponte.

Il cantante mascherato che dà la voce a "Tutta l'Italia"
Il cantante mascherato che dà la voce a "Tutta l'Italia"

 

A SANREMO NON ERA IN GARA

Ma perché il brano “Tutta l’Italia” non ha partecipato al Festival di Sanremo tra le canzoni in concorso? L’idea c’era in realtà, ma il regolamento di Sanremo è chiaro: ogni artista in gara deve cantare. «Ma io sono un dj e la musica la faccio cantare agli altri», ha spiegato il dj e producer. «Carlo Conti e gli organizzatori hanno cercato in tutte le pieghe del regolamento di provare a farmi partecipare, ma le norme erano chiare». “Tutta l’Italia” è quindi diventato il jingle della kermesse ligure: «Non pensavo sarebbe stata utilizzata così sistematicamente nell’arco di tutte le puntate, l’ho capito alla prima serata, e ne sono stato estremamente orgoglioso». Molto più aperto è invece il regolamento del San Marino Song Contest – ma anche dell’Eurovisione – che ha permesso al dj di concorrere. Nella stessa finale al Teatro Nuovo si è esibito anche Boosta (Subsonica) in un brano esclusivamente strumentale.

Il regolamento del Festival di Sanremo non ha consentito a Gabry Ponte di gareggiare
Il regolamento del Festival di Sanremo non ha consentito a Gabry Ponte di gareggiare

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