Grandi firme, appuntamento in libreria: ecco tutte le prossime uscite

In arrivo i nuovi romanzi di Saviano, Bajani e Dandini. Gialli: Dazieri e Verasani. Tra i veneti è già uscito Vidotto, a febbraio c’è Strukul. Poi Bussola e Righetto

Nicolò Menniti Ippolito
Appuntamento in libreria: tutte le uscite nel 2025
Appuntamento in libreria: tutte le uscite nel 2025

Mentre l’editoria si lecca le ferite per un 2024 che ha visto svanire un milione di lettori, già a gennaio comincia la battaglia di primavera che punta ai premi letterari (Strega e Campiello) ma soprattutto alle quote di mercato, perché una ulteriore riduzione potrebbe risultare fatale per molti.

I big italiani in campo 

Cominciamo dai libri italiani. Il più atteso è il nuovo romanzo di Roberto Saviano che passa ad Einaudi con “L’amore mio non muore”, una storia di’ndrangheta che dovrebbe rilanciare lo scrittore più discusso degli ultimi venti anni.

Ma prima, già a febbraio, arriverà sempre per Einaudi il nuovo romanzo di Mario Desiati (già premio Strega) che si intitola “Malbianco” e parte da Taranto per arrivare ai campi di prigionia tedeschi.

A Guanda è passata invece Nadia Terranova che 14 gennaio pubblica “Quello che so di te”, romanzo familiare dalle forti ambizioni che dovrebbe consacrarla come una delle scrittrici di punta del panorama letterario italiano.

Tra i nomi di rilievo anche Andrea Bajani (col libro precedente è stato finalista – cosa rara– sia allo Strega che al Campiello) che a gennaio pubblicherà con Feltrinelli “L’anniversario”, storia di un figlio che chiude definitivamente coi propri genitori.

Altro vincitore dello Strega è Edoardo Albinati, che a marzo pubblica con Rizzoli “I figli dell’istante”, un racconto sull’Italia degli anni Ottanta. Mondadori punta sul il nuovo libro di Teresa Ciabatti, intitolato “Donna regina” e incentrato sull’incontro tra una scrittrice e un superboss con 182 omicidi alle spalle, mentre Serena Dandini in “C’era la luna” racconta con tinte autobiografiche l’educazione sentimentale, politica, sessuale di un’adolescente nella seconda metà degli anni Sessanta.

In attesa delle nuove avventure dei suoi personaggi seriali, Maurizio De Giovanni si cimenterà con “L’antico amore” (Mondadori) un romanzo quasi storico, che alterna il racconto degli ultimi giorni di vita di Catullo e quelli di un anziano professore. Altre firme del giallo invece continueranno con i loro personaggi.

Sandrone Dazieri propone (con Rizzoli) una nuova avventura milanese di Colomba Caselli e Dante Torre in “Uccidi i ricchi”. Piergiorgio Pulixi torna a marzo per Marsilio con il libraio Marzio Montecristo in “Se i gatti potessero parlare”.

E sempre da Marsilio torna il personaggio di Giorgia Cantini creato da Grazia Verasani vent’anni fa con “Iris di Marzo”. Nuovo personaggio seriale invece per Tullio Avoledo che con Neri Pozza proporrà “Come si uccide un gentiluomo” prima indagine dell’avvocato Contrada, dedito solo a buone cause.

Gli stranieri 

Passiamo agli stranieri, grandi firme in testa. Intanto un nuovo Stephen King intitolato “Never Flinch” (per Sperling & Kupfer) e tendente al giallo più che all’horror. Torna anche Isabel Allende con “Io sono Emilia Del Valle” che sarà pubblicato come sempre da Feltrinelli.

Le edizioni “NN” puntano invece molto sullo spaziale (astronauti in difficoltà che guardano alla terra) “Orbital” con cui Samantha Harvey ha vinto il Booker Prize di quest’anno.

Einaudi pubblicherà invece il nuovo libro di Chimamanda Ngozi Adichie, la grande scrittrice nigeriana, premiata anche con il “Nonino” qualche anno fa: quattro voci femminili sono protagoniste di “L’inventario dei sogni”.

Altro scrittore pluripremiato in arrivo è Georgi Gospodinov che dopo “Cronorifugio” (Premio Strega Europeo e International Booker Prize) torna con “Il giardiniere e la morte”, (Voland) un romanzo incentrato sulla morte di un padre e in qualche modo di un mondo.

Colm Toibin torna invece alla narrativa pura con “Long Island” che si muove a cavallo tra Irlanda e Stati Uniti. Fra i gialli molto atteso è “Butterfly” della finlandese Martta Kaukonen, in uscita il 10 gennaio per Longanesi, giù acquistato per diventare una serie.

I veneti

E veniamo agli scrittori veneti. È già in libreria dal 2 gennaio Francesco Vidotto con “Onesto” (Bompiani) sempre ambientato sulle Dolomiti. E di montagna si occupa, ma a tinte nerissime, anche Matteo Strukul con “I sette corvi” (a inizio febbraio da Newton Compton) che vede protagonista l’ispettrice Zoe Tormen della polizia di Belluno.

Ancora montagna, ma in forma di saggio, per Matteo Righetto con “Il richiamo della montagna” che sarà pubblicato da Feltrinelli l’11 febbraio. A completare il quadro anche il bellunese Antonio Bortoluzzi autore con Manuel Cicchetti di un libro fotografico, “Le Dolomiti patrimonio dell’umanità”, pubblicato da Marsilio Arte nella stessa collana che ospiterà Giovanni Montanaro e Fulvio Orsenigo con “Un paesaggio tutelato.

Venezia e la sua laguna”, In uscita il 17 gennaio. Massimo Carlotto (che in autunno festeggerà il trentennale dell’Alligatore con un nuovo libro della serie) pubblica intanto con SEM, “Danzate su di me”, una raccolta di racconti e testi teatrali.

Reduce del grande successo di “la neve in fondo al mare”, Matteo Bussola tornerà con un libro per ragazzi edito da Salani, mentre Roberto Ferrucci sarà in libreria a fine gennaio con il racconto della lunga amicizia con Daniele Del Giudice.

Il titolo è “Il mondo che ha fatto” e sarà pubblicato da La nave di Teseo che negli stessi giorni pubblica la nuova edizione di un classico come “L’inquisizione a Venezia” di Riccardo Calimani. Infine due scrittrici per Marsilio: Sabrina Zuccato, padovana di nascita, mestrina di adozione, sarà in libreria il 14 gennaio con “La levatrice di Nagyrév”, romanzo d’esordio che racconta una ribellione femminile (realmente avvenuta) e la sua repressione.

Chiara Polita invece in “Di fulmini e tempesta” racconta in forma romanzesca ma estremamente documentata la Resistenza al femminile nella zona di San Donà e del Piave.

 

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