L’inganno delle profezie: nel 2024 le hanno cannate tutte

Veggenti, astrologi e sensitivi riempiono di previsioni i primi giorni dell’anno. Ma il Cicap li smaschera, uno per uno. E l’elenco è per certi versi strepitoso

Cristiano Cadoni

“Non fare mai profezie: se sono sbagliate nessuno se lo dimenticherà, se sono giuste nessuno se lo ricorderà”. Suggeriva così, due secoli fa, il celebre umorista statunitense Josh Billings, senza peraltro escludere la possibilità che qualche pronostico, prima o poi, si riveli fondato. Eppure tra la fine di un anno e l’inizio di un altro, quindi proprio in questi giorni, le previsioni di Nostradamus e compagnia e gli oroscopi ci arrivano addosso da tutti i fronti, smentendo in pieno Billings: le profezie difettose di dodici mesi fa sono già finite nel dimenticatoio, insieme ai nomi di chi le aveva firmate.

L’eruzione del Vesuvio, la morte di Putin, la vittoria dell’Inghilterra agli Europei di calcio, la fine del conflitto in Ucraina, l’abdicazione di re Carlo sono solo alcune delle visioni nitide che i veggenti ci avevano rifilato all’inizio del 2024.

Non le hanno dimenticate gli scienziati e intellettuali del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze che ha sede a Padova. D’altra parte fanno quello per passione e con puntiglio: dal 1989 indagano scientificamente – e criticamente – su chiunque frequenti le sabbie mobili del paranormale, per ricordarci che affidarsi ad astrologi e profeti è come minimo imprudente.

«Leggere oroscopi e profezie è un gioco innocuo», sostiene Lorenzo Montali, presidente del Cicap, «ma solo fino a quando astrologi e visionari non vengono invitati a tavoli di un certo prestigio». E non succede raramente. «Per esempio il 5 dicembre l’astrologo Rino Liuzzi, in arte Jupiter, sedeva al tavolo della conferenza stampa della Lega per la lotta ai tumori in una sala del ministero della Salute».

Di profezie, insegnano al Cicap, ce ne sono di due tipi. La maggior parte è così generica che a posteriori, volendo, chiunque può trovarci una corrispondenza con quanto accaduto. Per il 2024 le quartine di Nostradamus avevano prospettato drammatici eventi naturali: “La terra diventerà più arida / E ci saranno grandi inondazioni”. Dove, però, non era specificato. Ma siccità e inondazioni ce ne sono tutti gli anni, da qualche parte.

Più facile verificare le profezie che puntano alla precisione. L’elezione del presidente degli Stati Uniti non fa sconti, vince uno o l’altro. Ma gli astrologi Usa non se la sono sentita di sbilanciarsi e la maggior parte di loro si è limitata a prevedere un risultato molto incerto. Sbagliato: la vittoria di Trump su Biden, a dispetto delle stelle, è stata netta.

Ha osato di più il sensitivo brasiliano Salomè, che ama definirsi il “Nostradamus vivente”: per il 2024 aveva previsto il passaggio ravvicinato di un asteroide pericoloso per la Terra. Effettivamente a metà giugno l’asteroide 2024 MK è transitato da queste parti, ma a 290 mila chilometri dalla Terra, con chance di impatto pari a zero.

Molto più prudente – ma era il suo stile – la veggente Baba Vanga, la “Nostradamus dei Balcani”, morta nel 1996. A lei, ogni anno, si attribuiscono previsioni per l’anno che comincia. Per il 2024 aveva predetto la sconfitta del cancro e la morte di Putin, che invece è ancora vivo ed è stato pure rieletto.

Tutte fuori bersaglio anche le profezie sulla Casa Reale britannica. Nelle quartine di Nostradamus – sempre lui – qualcuno ha scovato l’annuncio della fine del regno di Carlo, destinato ad abdicare o a essere deposto. Anche Salomè e la britannica Gemma Lonsdale (che assicurava di aver ricevuto notizie dall’aldilà direttamente da Lady Diana) avevano vaticinato un regno di transizione e uno scandalo come motivo di rinuncia alla corona. Niente da fare, Carlo è malato, ma al suo posto. E la nazionale inglese di calcio, che molti veggenti avevano identificato come vincitrice degli Europei, è tornata a casa ancora una volta senza coppa.

L’asparagomante inglese Jemina Packington, o “Mystic Vega”, nota per le sue previsioni basate sul lancio di asparagi, aveva assicurato che “It’s coming home”, cioè la coppa “sta tornando a casa”. E previsto che l’attaccante Kane si sarebbe distinto nel torneo. Invece di gol ne ha fatti tre e non sono bastati.

Così anche le profezie di Milan Radonji, si sono dissolte. Ma il veggente, conosciuto come Milan Tarot, aveva pronosticato anche la caduta di tutte le nazionali più blasonate: qualcuna (l’Italia) effettivamente è stata eliminata molto presto, ma alle ultime sfide sono arrivate comunque diverse teste di serie.

Di profezie naufragate miseramente il Cicap ne ha censito tante. Comprese quelle di certi sciamani peruviani che a fine anno, senza rinunciare al contributo di allucinogeni, soffiano foglie di coca e petali sulle foto di leader politici e personaggi celebri per predirne il futuro. Per Milei, presidente dell’Argentina, avevano annunciato, genericamente, “un mandato complicato” – e fin qui è difficile smentirli. Meno centrate si sono rivelate quelle sul conflitto a Gaza, che sarebbe dovuto “svanire poco a poco”. E perfino quella sulla finale della Coppa America di calcio, che si sarebbe dovuta giocare fra Argentina e Uruguay (e invece c’era la Colombia).

Completano il quadro le sensitive multidisciplinari, che di profezie ne fanno moltissime e su tutto, aumentando così le proprie possibilità di successo. La canadese Nikki aveva pronosticato un nuovo Papa dopo le dimissioni di Bergoglio, l’eruzione del Vesuvio, due attentati terroristici in Italia, una guerra civile negli Usa, la fine del conflitto in Ucraina, l’esplosione di un impianto nucleare, l’incastro di un’altra nave nello stretto di Suez, l’individuazione di una sostanza anti-cancro nei denti di leone, la scoperta di un’astronave aliena da parte di un contadino in un podere.

Non da meno la sensitiva piemontese Claudia Pinna, che per il 2024 aveva previsto la scoperta di una stella ricca di gas vicino a Marte. Ma anche, più terra terra, uno scandalo nel Comune di Chivasso. Dove in effetti un’indagine c’è stata, ma su alcuni dipendenti e senza nessuno scandalo. E dunque anche in questo caso è stato un buco nell’acqua. 

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