“Certe Notti” compie 30 anni, Ligabue: «L’emozione più grande? Suonare con mio figlio»

I numeri della sua carriera: 25 album, 5 libri, 3 film, oltre 800 concerti. Il rocker di Correggio sarà in Friuli Venezia Giulia per un doppio appuntamento, a Udine e a Trieste.

Elisa Russo
Luciano Ligabue in concerto durante il suo ''Dedicato a Noi Indoor Tour 2023''
Luciano Ligabue in concerto durante il suo ''Dedicato a Noi Indoor Tour 2023''

«Il tour teatrale ci permette di essere più capaci di concentrarci sulle sfumature. Un conto è suonare sfogandoci, ballando su un palco con le chitarre elettriche e urlando, un conto è stare seduti a teatro, con degli arrangiamenti più intimi in cui ogni tanto diamo il gas che vogliamo. Ci piace pensare che la gente si alzi dalle poltrone ugualmente, ma anche che si possa poi riaccomodare e sentire con attenzione i nuovi arrangiamenti, sottigliezze musicali, la nostra cura alla performance».

È partito il primo ottobre “In Teatro Dedicato a Noi” il tour di Luciano Ligabue nei teatri più belli d’Italia per ripercorrere insieme il passato, il presente e il futuro dei suoi “sogni di rock’n’roll”. Trentuno concerti con un’unica data per ogni città coinvolta, senza repliche.

Gli appuntamenti in Friuli-Venezia Giulia sono due: sabato 23 novembre al Nuovo Giovanni da Udine e lunedì al Politeama Rossetti di Trieste, con inizio alle 21, i biglietti erano andati esauriti in una manciata di minuti all’apertura delle prevendite ad aprile.

La scaletta

La scaletta cambia ogni sera, ma restano costanti le hit immancabili come “Balliamo sul mondo”, “Certe notti”, “Una vita da mediano”, “Vivo morto o x”, “Sogni di rock’n’roll”, “Piccola stella senza cielo”, “Non è tempo per noi”… Sul palco insieme al cantante e chitarrista emiliano: Federico Poggipollini, che da 30 anni lo accompagna alla chitarra, Davide Pezzin al basso, Luciano Luisi alle tastiere e il primogenito Lenny Ligabue che ha suonato la batteria anche in studio, incidendo tutte le tracce di “Dedicato a noi”, quattordicesimo album di inediti e venticinquesima uscita discografica della carriera, pubblicato a settembre 2023.

«L’emozione più forte, ovviamente – prosegue il rocker di Correggio – è quella di suonare con mio figlio. Per molti veniva visto come un azzardo, invece sapevo benissimo che, in un’epoca di “familismo”, potevo contare su un “familismo meritocratico”, perché so quanto Lenny sia bravo alla batteria. Abbiamo fatto prima una prova generale che mi ha confermato tutto questo: è stato capace di padroneggiare un’emozione che aveva anche lui, gestendo benissimo le dinamiche sulla batteria, che era la preoccupazione più grossa. Sono molto contento che lui abbia ottenuto tutte le conferme che servivano, perché per molti era “il figlio di Luciano”, ma sono sicuro che durante questo tour li sta convincendo tutti, uno a uno».

Gli appuntamenti

Ligabue manca dal capoluogo giuliano dal tour “Made in Italy – Palasport 2017”, mentre allo Stadio Rocco si era esibito nel 2014 (anno in cui aveva suonato anche a Latisana) e in precedenza aveva già fatto tappa al Rossetti (due sold out nel 2006). Da ricordare anche il live a Cividale nel 2012 o, andando più indietro nel tempo, allo stadio del Friuli.

Dopo il tour nei teatri, il grande appuntamento è per il 21 giugno al Campovolo di Reggio Emilia, dove festeggerà i trent’anni di “Certe Notti”. «Come si sa – spiega Ligabue – sono uno che soffre della dipendenza da palco, quindi molte delle “Certe notti” che non dimentico sono le notti che partono con un concerto e poi hanno delle logiche conseguenze al concerto, in un modo o nell’altro. È stata una delle grandi fortune che ho avuto nella mia vita. Sono un essere notturno, tendo ad amare pure troppo la notte (anche se, devo dire, paradossalmente mi piace anche il mattino, però le due cose non stanno insieme) e faccio da tanto tempo un mestiere che mi permette di vivere molto la notte, ancora oggi».

La carriera

Ben 25 album, 5 libri, 3 film, oltre 800 concerti: Ligabue non è solo cantante e musicista, ma anche autore, regista, scrittore. Classe 1960, il debutto ufficiale arriva relativamente tardi, nel 1990 con l’album “Ligabue”, ma il singolo “Balliamo Sul Mondo” diventa uno degli esordi di maggior successo nella storia della discografia italiana; confermano le premesse “Lambrusco, Coltelli Rose & Popcorn” e “Sopravvissuti e Sopravviventi”. “Buon Compleanno Elvis” supera il milione di copie e i live negli stadi lo consacrano tra i grandi del rock.

Si cimenta anche nella scrittura, cominciando con la raccolta di racconti “Fuori e Dentro il Borgo”, ambientati nello stesso microcosmo di provincia in cui nascono le ispirazioni di molti suoi brani, secondo la lezione di Pier Vittorio Tondelli, anch’egli correggese.

Nel 1998 i racconti diventano la traccia per la sceneggiatura del film “Radiofreccia”.

Da allora ha continuato sempre a intrecciare le sue passioni, musica, letteratura, cinema, trovando anche il tempo per collaborare con altri grandi artisti: una su tutti, la hit “Gli ostacoli del cuore”, scritta per la popstar monfalconese Elisa, di cui ha diretto anche il videoclip.

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