Natività in riva al mare, dal presepe di sabbia sulla spiaggia a Lignano all’acquatico di Burano
La grotta di Betlemme, la Sacra Famiglia, i pastori, gli animali e statue che evocano i temi della pace e del dialogo. In piazza a Jesolo sono di scena fino al 12 gennaio le monumentali sculture gelate create con il ghiaccio
Le declinazioni sono infinite, con ambientazioni e – soprattutto – materiali che rispecchiano l’essenza dei singoli luoghi: i presepi sono i protagonisti del momento e catturano proprio per l’enorme varietà che li caratterizza, per la fantasia che guida – spesso con la volontà di esprimere l’anima di un territorio – la creazione delle scene della Natività. In zone di mare, così, è la sabbia a trasformarsi magicamente in personaggi e strutture: da quanto di più friabile si possa immaginare nascono, magicamente, la grotta di Betlemme, la Sacra Famiglia, i pastori, gli animali.
Celebre è l’allestimento di Lignano Sabbiadoro, che rende omaggio al proprio toponimo con una composizione d’indubbio impatto, capace di richiamare ogni anno, nel periodo delle festività, migliaia e migliaia di visitatori, da tutta Europa: il tema dell’edizione 2024 è “Panem Nostrum Cotidianum” (ovvero il connubio tra cibo e dono, universali simboli di vita e condivisione), la location una struttura ad hoc, la linea guida la creatività a briglia sciolta, con una costante, continua evoluzione delle realizzazioni, di dicembre in dicembre.
A dare forma a questa meraviglia, espressione di una manualità capace – si lavora solo con sabbia e acqua, senza l’impiego di collanti per favorire il mantenimento delle opere –, è una squadra di artisti italiani e stranieri. Il segreto per evitare che l’allestimento si sgretoli sta nella cura quotidiana, con una sapiente compressione della sabbia.
Anche Jesolo si distingue nel settore, con il suo Sand Nativity, ma quest’anno ha fatto di più, abbinando alla sabbia il ghiaccio, in un suggestivo affiancamento di opposti: le festività 2024 offrono infatti pure l’opportunità di ammirare in piazza I Maggio (fino al 12 gennaio) monumentali sculture gelate. Quanto alla proposta tradizionale (750 metri quadri di area espositiva, 1. 500 tonnellate di sabbia utilizzate) ha impegnato 15 artisti arrivati nella località balneare, per l’occasione, da tutto il mondo.
Fra le creazioni ce n’è una che raffigura la parabola del Buon Samaritano, un invito alla fratellanza universale: è stata dedicata a Giacomo Gobbato, il giovane rimasto vittima di un accoltellamento mortale lungo le vie di Mestre mentre prestava soccorso a una donna che stava subendo una rapina. Le statue evocano i temi della pace e del dialogo interreligioso racchiusi nell’enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco, che ha appunto ispirato la mostra.
Unico nel suo genere – restando in ambientazione marina – è il presepe acquatico dell’isola di Burano, allestimento fluttuante sulla laguna composto da una sessantina di sagome in legno dipinte a mano; alzandoci di quota e cambiando regione, invece, il piccolissimo borgo friulano di Poffabro, di per se stesso un presepio, è indiscussa “patria” degli allestimenti natalizi: la frazione del Comune di Frisanco, nella Val Colvera, nelle Prealpi Carniche, si fregia infatti della qualifica di paese dei presepi. Una miriade di Natività accoglie i visitatori, che si ritrovano immersi in un’atmosfera fiabesca: ogni nicchia, ogni angolo, ogni terrazzino durante le festività si trasforma in un percorso di comunità caro ai residenti.
Riproduzione riservata © il Nord Est