Oscar 2025: favoriti, sorprese e polemiche della 97esima edizione

“Anora” domina la corsa al miglior film, mentre Chalamet sfida Brody per l’attore protagonista. Conan O’Brien debutta alla conduzione in una serata ricca di tensione e star

Marco Contino
Sean Baker, favorito per la vittoria finale, con George Lucas
Sean Baker, favorito per la vittoria finale, con George Lucas

Ancora una volta ci siamo. Con inizio alle 2 del mattino (diretta su Rai1 con collegamento sul red carpet dalle 23.30) i riflettori del Dolby Theatre di Los Angeles si accenderanno per illuminare il palco dell’edizione numero novantasette dei premi Oscar, già splendente del riflesso delle tantissime star che si accomoderanno nel tempio del cinema per assistere, da candidati o non, all’assegnazione della statuetta più ambita del mondo. Che, quest’anno, ha vissuto una vigilia particolarmente tormentata.

La notte degli Oscar 

Non solo per gli incendi che hanno devastato la California, Hollywood compresa. Ma anche per le polemiche che hanno investito alcuni nominati con probabili ripercussioni sulla assegnazione dei premi. Il caso più eclatante è quello dell’attrice transgender Karla Sofia Gascón (in lizza come miglior protagonista del musical francese “Emilia Pérez”) che, dopo la riesumazione di alcuni suoi vecchi post (contro l’Islam, George Floyd e la stessa istituzione degli Oscar), sembra, ormai, fuori dai giochi.

L’attrice è stata messa al muro dalla stampa e colpita anche dal fuoco amico: Netflix (distributore del film in America) l’ha bandita dal tour promozionale mentre il regista Jacques Audiard e Zoe Saldana, sua compagna di set, l’hanno prontamente scaricata.

Anche a Fernanda Torres (altra candidata come miglior protagonista per “Io sono ancora qui”) è stato rinfacciato uno sketch per la tv brasiliana in cui appariva con il volto colorato di nero. Sono passati 20 anni da allora ma il politically correct non perdona, soprattutto agli Oscar. Ultimo caso (pur se meno chiacchierato) quello legato al film “The Brutalist”.

Il regista Brady Corbet e il suo montatore hanno, infatti, ammesso l’utilizzo dell’AI per affinare alcuni dialoghi in ungherese di Adrien Brody e di Felicity Jones (uso, però, apertamente dichiarato nei titoli di coda). Forse anche a causa di queste polemiche, proprio i due film più candidati di questa edizione (“Emilia Pérez” e “The Brutalist” con 13 e 10 nomination) non sono più i favoriti nelle categorie più pesanti.

Nelle ultime settimane, infatti, “Anora” (l’irresistibile commedia indipendente diretta da Sean Baker, Palma d’oro a Cannes 2024) è diventato il front-runner per la statuetta al miglior film e alla miglior regia, dopo aver fatto incetta dei premi storicamente anticipatori degli Oscar (quelli assegnati dai registi, dai produttori e dagli sceneggiatori di Hollywood).

Le migliori interpretazioni 

Tra le migliori interpretazioni, se l’autosabotaggio di Gascón e Torres spiana la strada alla “popcorn actress” Demi Moore (The Substance), sul fronte maschile Adrien Brody rimane comunque leggermente favorito su Timothèe Chalamet (“A Complete Unknown”) anche se quest’ultimo, nel ruolo di Bob Dylan, ha appena conquistato il SAG Award (assegnato dalla “corporazione” degli attori): negli ultimi 15 anni solo in due occasioni il vincitore ai SAG non ha trionfato agli Oscar.

Tra i non protagonisti, è praticamente certa la vittoria di Kieran Culkin (per “A Real Pain”, appena uscito in sala) e di Zoe Saldana che, a questo punto, potrebbe portare a “Emilia Pérez” l’unico Oscar di peso (un altro potrebbe arrivare dalla miglior canzone, mentre sembra in dubbio quello per il miglior film internazionale, fino all’altro ieri quasi certo e oggi a metà strada tra la Francia e il Brasile di “Io sono ancora qui”).

Tutte le altre categorie 

Nelle altre categorie, quella numero 97 potrebbe confermarsi, come ormai accade da qualche anno, una edizione ecumenica con Oscar distribuiti un po’ a pioggia agli altri film candidati. “Conclave” è il favorito per il montaggio e per la sceneggiatura non originale (“Anora” per quella originale); “Il robot selvaggio” per l’animazione; “Wicked”, delle 10 nomination ricevute, potrebbe incassare solo le statuette per costumi e scenografia; per il trucco sembra già fatta per “The Substance”, mentre per gli effetti visivi e il sonoro “Dune – Parte due” è il favorito.

“The Brutalist”, infine, potrebbe imporsi per la miglior fotografia e la colonna sonora: ma sarebbero due premi di consolazione se “Anora”, Baker e Chalamet dovessero soffiargli l’Oscar per il miglior film, la regia e l’attore protagonista.

La cerimonia sarà condotta per la prima volta dal comico Conan O’Brien mentre sul palco si avvicenderanno decine di presentatori: tra gli altri, Emma Stone, Cillian Murphy, Robert Downey Jr., Penelope Cruz, Scarlett Johansson, Ben Stiller, Selena Gomez, Oprah Winfrey e Willem Dafoe. 

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