Lucio Corsi è da 10, che amarezza Tony Effe: le nostre pagelle di Sanremo 2025

Sul podio Olly con il brano “Balorda nostalgia”, Giorgia resta una dea pagana

Gian Paolo Polesini
Lucio Corsi, arrivato secondo, ha vinto il premio per la critica "Mia Martini"
Lucio Corsi, arrivato secondo, ha vinto il premio per la critica "Mia Martini"

È il ventitreenne Olly, con una certa sorpresa, a vincere la 75ma edizione del festival di Sanremo col brano “Balorda nostalgia” — la quarta targata Conti, la più vista in assoluto secondo i dati Auditel — dopo il testa a testa finale con Lucio Corsi (“Volevo essere un duro”), l’altra rivelazione di quest’edizione dei record. Terzo Brunori Sas con “L’albero delle noci”, quarto Fedez con “Battito” e, quinto, il più acclamato: Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola”. Fischi dalla platea per il sesto posto di Giorgia, che ha vinto il premio Tim. Ecco, ora giusto qualche pensiero sui ventinove cantanti in gara. La loro apparizione è determinata dalla classifica finale.

Sanremo 75, il videoracconto dell'ultima serata: il vincitore e i fischi

Olly - Balorda nostalgia | Voto 7

Si era inizialmente nascosto fra la folla e poi l’Ariston, e forse l’Italia, si è accorto di lui. Tutti in piedi. L’amore finisce, ma resta il rammarico, questo è il senso del suo brano. La canottiera, però, non la si può vedere, nemmeno addosso a un ex rugbista di 23 anni.

Lucio Corsi - Volevo essere un duro | Voto 10

I fan di Verdone lo avranno individuato nella fiction “Vita da Carlo” proprio nella parte di un concorrente di Sanremo. La fatalità ha combinato il resto. Ha usato un pacchetto di patatine per irrobustire le ali del suo costume. Un menestrello d’altri tempi sceso sulla Terra. Magnifico.

Brunori Sas - L’albero delle noci | Voto 7

Medaglia di bronzo per Dario Brunori con una canzone dal testo assai sensibile, ma che pare proprio “Rimmel” di De Gregori. 

Fedez - Battito | Voto 8

Fatichiamo a capire come fa uno nelle sue condizioni di salute e essere al centro di tutto. Be’, fenomeno. Canta la sua depressione e lo fa con grinta. Il brano è piacevole. Riscrive il finale di “Bella stronza”: «Ti ho dato tutte le ragione per essere una….». Coraggioso.

Simone Cristicchi - Quando sarai piccola | Voto 9

La sua sensibilità musicale e teatrale ha conquistato il Bel Paese negli anni. Apre il cuore, porta coraggio e commozione. 9

Giorgia - La cura per me | Voto 9

L’Ariston non ci sta alla sua esclusione dell’Olimpo e lei si commuove con il premio Tim. Le regine vere sanno che non sempre il trono è certo, nuova aria giovane soffia in Liguria. Resta una dea pagana per voce e portamento. 

Achille Lauro - Incoscienti giovani| Voto 8

Canzone che può piacere. Nessuna follia stavolta, ma eleganza ai massimi. 

Francesco Gabbani - Viva la vita | Voto 7

Il quarantenne vincitore di due edizioni (Nuove proposte, 2016 e big l’anno successivo con “Occidentali’s Karma”) inforca la melodia giusta, dà un cinque alla vita che va vissuta in ogni momento. Ritornello che rimane, ma non basta per restare in top five. 

Irama - Lentamente | Voto 5

Sanremo è una specie di seconda residenza per lui. Quinto giro da big, il primo da giovanotto. Gran voce e dentro il microfono finisce un amore viscerale. Uno dei tanti di quest’anno. Stavolta non affascina e scivola un po’ indietro. 

Coma_Cose - Cuoricini | Voto 8

I ragazzi ci provano col tormentone e ci riescono. Invasione rossa. 

Bresh - La tana del granchio | Voto 6

 Dopo molta gavetta Andrea ce l’ha fatta. Soprattutto a far felici i suoi. Un bravo ragazzo. 

Elodie - Dimenticarsi alle 7 | Voto 8

Sceglie di vestirsi e ci azzecca. È nettamente più sexy avvolta da un abito elegante. Sul resto non si discute.

Noemi - Se t’innamori muori | Voto 6

Ottavo giro sul tagadà rivierasco. Per lei hanno scritto Mahmood e Blanco. Il brano è piacevole, forse le manca il vecchio carisma.

The Kolors - Tu con chi fai l’amore | Voto 7

 Il gruppo ha ormai una dependance all’Ariston. Le canzoni cosiddette orecchiabili sono il loro prodotto di rappresentanza. E non sbagliano quasi mai.

Rocco Hunt - Mille vote ancora | Voto 8

La sua energia ha contagiato la platea. Un po’ come fece Dargen D’Amico con, in più, l’allegro e coinvolgente mood partenopeo.

Willie Peyote - Grazie ma no grazie | Voto 5

La sua ironia stavolta arriva da Cyrano di Bergerac. Non basta per farsi ricordare. 

Sarah Toscano - Amarcord | Voto 7

La baby del gruppo si è imposta pian piano, uscendo bene alla fine della maratona. Lirica accattivante e look avveniristico. 

Shablo Feat. Gué, Joshua, Tormento - La mia parola | Voto 4

Tre generazioni di rap al servizio del produttore Pablo detto Shablo. Boh. 4

Rose Villain - Fuorilegge | Voto 8

In gara con le altre per la supremazia della specie. Fascino, eleganza e voce sicura. 8

Joan Thiele - Eco | Voto 5

Si pronuncia Tile, giusto per la precisione. Lei suonava per strada, porta in giro un una sensualità giovanile e si è soffermata sull’investigazione dell’autosabotaggio. Un po’ in ombra. 

Francesca Michielin - Fango in Paradiso | Voto 6

Lacrime a fine esibizione, uno sfogo dettato dall’urgenza di scaraventare fuori le sue delusioni d’amore. E lo dice senza filtri: «Sono fragile», e non c’è che da applaudire la sincerità. La prossima volta, però, si rivolga a uno stilista diverso. 

Modà - Non ti dimentico | Voto 5

Il debutto risale a vent’anni fa. E ora la tournée italiana. Inconfondibili, ma non si vedono segni profondi sul palcoscenico. 

Massimo Ranieri - Tra le mani il cuore | Voto 7

Ottava volta per il veterano di tutte le guerre musicali, da Canzonissima a Sanremo: paga, anche lui come Bella, il peso decisionale della gioventù. 7

Serena Brancale - Anema e core | Voto 6

Il ritorno dopo un decennio per la polistrumentista diretta dalla sorella. Un buon swing che istiga a divertirsi anche con le piccole emozioni. 6

Tony Effe - Damme ‘na mano | Voto 3

Non lo fanno salire sul palco con la sua collana preferita da 70 mila euro e lui s’infuria. Ogni esibizione è svogliata. 3

Gaia - Chiamo io chiami tu | Voto 5

L’aveva annunciato: «Faccio ballare piangendo». Non esageriamo, dai. Va bene. “Nulla di serio se uno se ne va”. Però “Non ti scordare di me». Vuole essere un tormentone, ma gli manca una spanna. 

Clara - Febbre | Voto 8

Ogni sua apparizione è costata qualche infarto. Stupenda e sa pure cantare. 

Rkomi - Il ritmo delle cose | Voto 5

“Insuperabile” ha spaccato al festival del 2022. Il suo elettro pop di quest’anno dipinge il caos delle relazioni. Intenzione ammirevole, risultato meno. Peccato. 

Marcella Bella - Pelle diamante | Voto 7

Ha sbagliato edizione. Il teenager è stato quest’anno il maggior fruitore e per la ideologa delle Montagne verdi è finita in una débâcle. Che classe, però. 7 

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