Francesca Michielin verso Sanremo: «Palco impegnativo, è come una tesi di laurea»
La cantautrice bassanese racconta sensazioni e progetti in cantiere: «Quest’anno pubblicherò un album, ma ancora non c’è una data precisa. Sono stata parecchio in studio»
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Trent’anni da compiere il prossimo 25 febbraio e da festeggiare con un grande concerto che sarà annunciato a breve, un Festival di Sanremo in arrivo (“Fango in Paradiso” il brano in gara) e una serie di gustose novità: l’inizio del 2025 si rivela denso di aspettative per Francesca Michielin, che racconta le sue sensazioni e i nuovi progetti in cantiere. La cantautrice bassanese, dopo le esperienze alla conduzione di X Factor e di Effetto Serra, accanto alla pubblicazione del libro “Il cuore è un organo” e al podcast “Maschiacci”, prosegue dunque il proprio percorso di crescita su più fronti andando principalmente alla scoperta di sé stessa e tornando in toto alla musica (per ora).
Sanremo alle porte: che sensazioni ci sono?
«Tanta emozione prima di tornare in gara, sono più consapevole di me stessa e allo stesso tempo già in ansia: sarà la terza volta in competizione per me, quel palco è impegnativo. Quasi come una tesi di laurea, un impegno fisico e mentale: porterò una canzone viscerale, corporea, nel senso che la interpreterò anche fisicamente... ma sarà anche classica, nel senso più evidente del termine».
Di cosa parla “Fango in Paradiso”?
«È una ballad che ho scritto lo scorso luglio, pensando subito che sarebbe stata perfetta per Sanremo: parlo di fango in paradiso, di grondaie che cadono. Il gioco dei sentimenti e quello di un cuore che sta per spezzarsi, raccontando e suggerendo immagini diverse dal consueto quando si descrive l’amore. Un brano che sarà esaltato in modo meraviglioso dall’orchestra, guidata da Carmelo Patti: quando l’ho presentato a Carlo Conti ho pensato che se non mi avessero presa non l’avrei nemmeno fatto uscire... è un pezzo da Sanremo, al cento per cento!».
Che cosa aspettarci dalla serata dei duetti?
«Per me è sempre stato un desiderio molto forte, ora esaudito, quello di potermi esibire con Rkomi: la prescelta è stata “La nuova stella di Broadway” di Cremonini, un classico di un grande autore come è Cesare».
C’è anche un nuovo disco in arrivo?
«Sicuramente ho lavorato tanto, e quest’anno pubblicherò un album... ma ancora non c’è una data precisa».
Che cosa ci possiamo attendere da un punto di vista delle sonorità, nei prossimi brani?
«Sono stata per parecchio tempo in studio: ho una concezione artigianale del creare dischi e credo molto nella cura delle cose, amo andare a registrare anche quando non ho idee. Applicarsi tutti i giorni per me è importante, e ora che a Bassano ho costruito un luogo perfetto dove poter dare forma alle mie canzoni e allo stesso tempo riesco a stare vicina ai miei affetti il tutto ha un valore speciale. I miei modelli di riferimento artistico sono sempre gli stessi: Taylor Swift, Harry Styles e ultimamente Olivia Rodrigo».
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