Venezia, svelato il modello 3d della statua di Marco Polo: ecco dove sorgerà

Ora, a 700 anni dalla morte, Ca’ Foscari si è presa l’impegno di cambiare il corso di questa vicenda: il prossimo quattro febbraio, infatti, verrà svelato un modello in tre dimensioni – creato basandosi storico bozzetto dello scultore Luigi Ferrari – in occasione della mostra “Marco Polo e il monumento che non c’è” alla Tesa 1 della biblioteca Cfz (Cultural Flow Zone) alle Zattere.

La proposta 

Ad annunciare la novità è la rettrice Tiziana Lippiello, nel corso del suo intervento dedicato all’esploratore alla premiazione del Veneziano dell’anno ieri mattina alla Fenice. «Chi viene in visita dalla Cina a Venezia, cerca sempre una statua di Marco Polo, che manca», afferma Lippiello, «l’esploratore è stato dimenticato dai suoi coevi, per essere riscoperto solo nell’Ottocento. Finalmente, abbiamo realizzato un modello in tre dimensioni, che sveleremo presto insieme a Tiziana Plebani, che cura il progetto».

L’inaugurazione sarà appunto il 4 febbraio, alle 17, con una sorpresa teatrale di Alessandro Bressanello e Vincenzo Tosetto. L’esposizione, poi, aprirà al pubblico dal 5. «La mostra è una ricostruzione storica della riscoperta di Marco Polo nell’Ottocento e spiega perché questa statua, alla fine, non è stata eretta», spiega Tiziana Plebani, storica, che ha insegnato a Ca’ Foscari conservazione dei materiali librari e oggi è cultrice di Storia moderna.

Bisogna riavvolgere il nastro al congresso degli scienziati del 1847 a Venezia, con Comune e Reale Istituto di Scienze Lettere ed Arti che prospettano la costruzione di una statua dedicata a Marco Polo. Il progetto viene affidato allo scultore Luigi Ferrari. «In quel momento si pensa di costruire questa statua» continua Plebani, «ma non è avvenuta, a causa del governo austriaco che ne impedì la realizzazione».

Anni dopo l’imperatore Francesco Giuseppe approvò il progetto stanziando la somma necessaria. Il Comune decise che il monumento sarebbe sorto in campo Santo Stefano. Ma non se ne fece nulla, di nuovo. Invece al posto della statua di Marco Polo, nel marzo 1882, si eresse quella dedicata a Niccolò Tommaseo.

Assieme all’università Ca’Foscari 

«Da qui nasce il progetto, insieme a Ca’ Foscari, partendo dal disegno dello scultore Luigi Ferrari: abbiamo realizzato un modello alto un metro, il disegno era pensato per una statua da cinque metri», prosegue Plebani, «il modello sarà al centro della mostra». Il modello è stato realizzato dal laboratorio Fablab Venezia, con sede al Vega.

Ma la vita della statua non si fermerà all’esposizione cafoscarina. «Vorremmo che qualche istituzione la adottasse», aggiunge Plebani, «potrebbe essere la Regione, che ha a sua volta contribuito al progetto, o magari potrebbe essere il Comune, dedicandogli uno spazio al museo Correr».

Lippiello apre anche le porte di Ca’ Foscari come possibile collocazione. Il motivo, al di là della celebrazione del personaggio, sta proprio nell’ispirazione che deve continuare a dare Marco Polo alle future generazioni.

«Pensiamo che la Cina sia un paese con una sola cultura, ma non è così», afferma Lippiello, «ci sono tante componenti etniche, con culture veramente diverse tra loro. Dobbiamo imparare da Marco Polo questa attitudine a conoscere: la sua figura è ammirata in tutta l’Asia».

Intanto, oggi si parlerà di nuovo del mercante veneziano nelle sale di Ca’ Vendramin Calergi. Dalle 9.30, avrà luogo il convegno “Marco Polo 700. Un anno di celebrazioni”, nel corso del quale saranno illustrati i progetti che nel 2024 hanno raccontato la storia di Marco Polo. In attesa che la statua trovi la sua casa veneziana.