Foglie, ricci, zucche e un po’ di fantasia: così la casa indossa l’abito di stagione
I consigli dell’esperta per le composizioni a costo zero: «Il segreto? Andare nella natura e non tornare mai a mani vuote»
Basta un po’ di fantasia, e lasciarsi guidare dai colori e dalle forme. Portarsi l’autunno in casa, ravvivando tavole, verande e davanzali, è un esercizio alla portata di tutti e a potenziale costo zero, se la materia prima si cerca nel bosco e non in negozio.
«Non serve essere esperti» assicura chi esperta nel campo lo è eccome. «Si impara strada facendo»: Gabriella Marzaro, titolare dell’azienda agricola “Angolo di Paradiso” di Cravero di San Leonardo, nelle Valli del Natisone, di composizioni autunnali se ne intende e di consigli da fornire ne ha tanti, ma la sua competenza – garantisce – non è frutto di scuola, bensì di pratica e improvvisazione.
Il sottobosco è una fonte d’ispirazione inesauribile e multiforme, offrendo spunti diversi a seconda delle aree geografiche e dell’altitudine: «E ovunque ci si trovi» assicura «la regola è una sola: non si torna indietro senza aver raccolto qualcosa, senza portare con sé materiale che possa essere utilizzato a fini decorativi. Non serve fare tutto in una volta, si può procedere a fasi, a seconda di quello che ci troviamo davanti passeggiando: in questa stagione, per esempio, le pigne non mancano e cominciano a cadere i primi ricci di castagna. Entrambi conferiscono a centrotavola o ghirlande un tocco speciale».
Costruire ghirlande
Ghirlande, appunto: realizzarle non è difficile come può sembrare ammirando le raffinate composizioni in mostra nelle fiorerie. «L’importante» spiega Gabriella Marzaro «è partire dalla base giusta, ovvero dall’intreccio su cui poi andranno inserite foglie e altri ornamenti. Ideali, per la loro elasticità, sono le fronde del larice e della betulla, che si prestano a essere piegate e modellate in forma circolare: le si può usare in questa fase, ancora ricoperte di aghetti o foglie, oppure attendere che si secchino e lavorarle quando sono spoglie. Molto indicate sono anche le liane, che nei nostri boschi pullulano – le si trova di varie dimensioni – e che, soprattutto se umide, si maneggiano agevolmente. Sul cerchio ricavato torcendo la liana o i rametti si può poi inserire di tutto, a piacimento: l’autunno suggerisce l’uso delle foglie secche, che daranno il meglio tra la metà e la fine di ottobre, raggiungendo le colorazioni più intense, dal senape al rosso; vi si possono abbinare pignette e ricci di castagna, oppure qualche piccola zucca, un altro must del periodo, sfruttabile in parecchi modi. O ancora si può infilare tra gli elementi secchi qualche fiore fresco, per esempio dei ciclamini».
Zucche protagoniste
La zucca, protagonista dei mesi di ottobre e novembre, gioca un ruolo essenziale nelle creazioni che possono rallegrare le case in questo periodo dell’anno. La varietà di dimensioni e di tonalità consente molteplici impieghi: le più piccole, come suggerito da Gabriella Marzaro, possono essere comodamente introdotte in ghirlande o centrotavola, mentre quelle di ingombro importante vanno valorizzate di per se stesse, come elemento centrale su cui innestarne altri. Foglie, fiori secchi, bacche e noci possono essere sfruttati anche come segnaposti a tavola, magari in vasetti di vetro: colpo d’occhio garantito. —
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