Ecco come sarà la prossima stagione sugli sci. E sì, sarà più cara

L’Osservatorio di JFC sulle tendenze: sempre più stranieri, il fondo sta morendo, gli «snowmads digitali sono perlopiù donne. Tre must imprescindibili: sostenibilità ambientale, tradizioni locali e benessere olistico. Cortina resta al top

Paolo Cagnan

C’era una volta la Fiera Skipass di Modena. Strano no? Va bene, Alberto Tomba è diventato il più forte sciatore italiano di tutti i tempi crescendo e allenandosi sull’Appennino tosco emiliano però, insomma, non è che la pianura padana sia la Mecca dello sci. Epperò la fiera era un autentico punto di ritrovo, meglio: un barometro sulle tendenze del settore. 

L’edizione 2024 non si è tenuta perché la kermesse è stata nel frattempo annullata. Ecco cosa ha dichiarato Celso De Scrilli, presidente di ModenaFiere. I costi crescenti di organizzazione della manifestazione erano un campanello rosso notevole sul futuro della kermesse

A maggio si è dovuto purtroppo prendere atto che non ci sono più le condizioni per organizzare Skipass con una proposta adeguata per espositori e visitatori, tanto meno dal punto di vista imprenditoriale

Basta comprare sci, ora si noleggiano

A pesare sono stati i cambiamenti nel mercato delle attrezzature per gli sport invernali, che hanno determinato una progressiva crisi della manifestazione negli ultimi anni. Oggi l'attrezzatura tecnica viene noleggiata più che acquistata e, quindi, per i produttori cala l'interesse a partecipare a un'esposizione rivolta ai consumatori. Così, dopo varie riunioni anche col Comune di Modena e la Regione Emilia-Romagna, si è deciso per la cancellazione.

Non è escluso che in futuro sempre all'ombra della Ghirlandina possa nascere un'altra fiera dedicata alla montagna, focalizzata su tutte le stagioni e in particolare sull'Appennino. Ma l'idea avrà bisogno di tempo per essere sviluppata.

Skipass era anche l’occasione per la presentazione del report annuale dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC, giunto quest’anno al suo quindicesimo anno di rilevazione: ecco, un barometro per individuare le tendenze, gli indicatori economici e le classifiche delle destinazioni preferite dai nostri connazionali.

Sarà un’ottima stagione (secondo JFC)

“La stagione invernale 2024/2025 si apre sotto il segno dell’ottimismo per la Montagna Bianca Italiana –dice Massimo Feruzzi, CEO di JFC  – con un incremento del 4,2% rispetto allo scorso anno, arrivando ad un fatturato stimato di 11 miliardi 674 milioni di euro: questo dato, incoraggiante in sé, si lega alla crescente affluenza dei turisti internazionali (+7,5%) ed all’incremento dei prezzi medi nei vari ambiti della filiera (alloggio, skipass, scuole di sci, ristorazione, divertimento, etc.), mediamente del +5,9%. Se, però, aumenta la presenza di clientela straniera, in particolar modo dei residenti in Polonia, UK, USA e Repubblica Ceca, gli italiani mostrano una crescente infedeltà verso le destinazioni di montagna, preferendo esplorare nuove località invece di tornare negli stessi luoghi. Gli Italiani indicano Cortina d’Ampezzo quale destinazione italiana bianca dell’anno, mentre il demanio vincente è la Skiarea Campiglio-Dolomiti del Brenta.

Le principali tendenze

Se non avete tempo o voglia di leggere quanto scriviamo sotto, eccovi servito un elenco delle principali tendenze individuate da JFC

  • la clientela italiana diminuisce del 4,2, stranieri aumentano del 7,5. Il 22 per cento sono polacchi
  • l’overtourism invernale durerà 12 giorni
  • prezzi: alberghi più 5 per cento, settimane bianche più 3 per cento, l'alta stagione più 8 per cento, impianti piu 6 per cento. In media generale più 6 per cento
  • una settimana in montagna costa 1435 euro a persona, 571:per un fine settimana, 1630 a famiglia per un fine settimana
  • il 63 per cento degli operatori prevedoe una stagione buona, ottima per il 18 per cento
  • saranno 24,3 le giornate che gli sciatori trascorreranno sugli sci. In Italia sono 4 mln e 250 mila gli sciatori
  • aumenta lo sci alpino, crolla il fondo
  • il fatturato complessivo del Sistema neve sarà di 11,6 miliardi, 23 con l'indotto
  • Cortina la destinazione leader in Italia
  • tra 10 anni la montagna perderà fino al 7 per cento dell'offerta

Il valore del luogo

Per la stagione 2024/2025, cresce l’attenzione verso il valore del "luogo" inteso non solo come meta turistica, ma come comunità in cui i visitatori cercano esperienze autentiche e relazioni umane profonde. Alle attività sportive si affianca la ricerca, da parte dei nostri connazionali, di momenti di relax e piacere personale, mentre la durata media dei soggiorni si accorcia, spingendo i turisti a concentrare il tempo in montagna in esperienze selezionate e di qualità.

Anche la flessibilità domina nelle prenotazioni, divise tra chi opta per un largo anticipo nei periodi di alta stagione e chi sceglie l’ultimo minuto in base alle condizioni meteo. Si rileva inoltre un incremento delle prenotazioni di piccoli gruppi uniti da interessi comuni e una crescente presenza di nonni con i nipoti, con anche più prenotazioni da parte di scuole e sci club. Infine, cala la fedeltà verso le località: i turisti desiderano scoprire nuove mete oltre a quelle tradizionali, alimentando un’esplorazione più dinamica e diversificata del territorio montano.

Tre sfide per il futuro

L’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC individua le tre sfide sulle quali ogni destinazione si deve concentrare per rafforzare la propria attrattività. La sostenibilità ambientale è il punto centrale: i visitatori non cercano solo slogan “green”, ma si aspettano pratiche visibili e concrete, come la riduzione della plastica, un’efficiente mobilità ecologica o l’ampliamento delle car free zone, a dimostrazione di un reale impegno per la tutela ambientale.

Anche l’identità culturale e le tradizioni locali emergono come elementi irrinunciabili per offrire un’esperienza autentica, che va oltre i semplici eventi o prodotti tipici. L’incontro con la comunità, l’esplorazione delle tradizioni locali in modo vero e partecipato, diventa un modo per coinvolgere i visitatori e rendere la loro esperienza più significativa.

Infine, il concetto di benessere olistico ha assunto un ruolo di spicco: i turisti invernali cercano relax e cura di sé, motivo per cui le destinazioni dovrebbero sviluppare servizi come spa, esperienze outdoor personalizzate e ristorazione salutare. In questo modo, la montagna diventa un luogo dove i visitatori possono rigenerarsi completamente, trovando un equilibrio tra natura, benessere personale e comfort.

La nuova tribù 2024/2025: gli snowmads digitali

Woman with Snowshoes
Woman with Snowshoes

Gli “snowmads digitali” sono lavoratori che scelgono di trasferirsi in montagna per almeno 100 giorni nel prossimo inverno. Questa categoria è composta al 55,3% da donne, spesso con una solida esperienza professionale (oltre il 60% è laureata) e con figli. Una quota significativa alloggia in seconde case di proprietà o in alloggi di amici e parenti.

Gli snowmads digitali sono attratti dalla possibilità di alternare giornate di lavoro in remoto con attività come lo sci e lo snowboard, apprezzando l’equilibrio tra produttività e benessere che la montagna può offrire.

I prezzi

Per trascorrere un soggiorno in montagna si spenderà, quest’anno, il 5,9% in più rispetto alla stagione precedente, con aumenti specifici che variano in base ai servizi. Gli hotel hanno alzato i prezzi delle camere del +5,1%, mentre il costo degli skipass cresce mediamente del +6,2%. Le scuole di sci hanno incrementato le tariffe del 6,9%, mentre i servizi di ristorazione mostrano il rincaro maggiore, con un aumento dell’8,1%.

Per una settimana bianca, un adulto spenderà in media 1.453 euro, mentre un nucleo familiare composto da due genitori e un figlio affronterà una spesa di circa 3.720 euro. Il week-end in montagna costa invece in media 571 euro per un adulto e 1.630 euro per una famiglia, evidenziando un aumento dell’8,4% rispetto allo scorso inverno.

Il fatturato cresce del 4,2 percento

Italy, Val d'Aosta, Alps: the Monte Rosa, val d'ayas refuge
Italy, Val d'Aosta, Alps: the Monte Rosa, val d'ayas refuge

Per la stagione invernale 2024/2025 l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC stima un fatturato complessivo per la filiera della montagna bianca pari a 11 Miliardi 674 milioni di Euro, segnando una crescita del +4,2% rispetto alla stagione precedente. Tra le principali voci di fatturato, il settore dell’ospitalità gioca un ruolo fondamentale con 5 miliardi 755 milioni di Euro ed una crescita del +5,1%, seguito dai servizi per gli sport invernali (noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass ed impianti di risalita, etc.) con una crescita del +3,3% ed un fatturato stimato in 4 miliardi 510 milioni di Euro, mentre gli altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento segneranno un incremento del +4,5%, raggiungendo un fatturato pari a 1 miliardo 408 milioni di Euro.

Le discipline sportive sulla neve

Con una stima di 4,24 milioni di praticanti, per l’inverno 2024/2025 l’Osservatorio registra un aumento dell’1,8% rispetto all'anno precedente, un dato che conferma il crescente interesse verso le attività invernali. Tra gli sport, lo sci alpino rimane la disciplina più popolare, seguita da snowboard e scialpinismo, quest’ultimo in forte ascesa con un +68,7% di praticanti, riflettendo una maggiore propensione per le esperienze immersive nella natura.

Anche per questo motivo si rileva una riduzione progressiva del tempo che gli italiani dedicano alle piste, a favore di altre attività in montagna. Mentre prima della pandemia gli sciatori italiani trascorrevano in media quasi 6 ore al giorno sulle piste, questa tendenza è cambiata: nella stagione invernale 2024/2025, il tempo medio di ore dedicate allo sci si attesta a 4 ore e 20 minuti al giorno. Si segnala, tuttavia, come vi sia un aumento significativo delle giornate passate in montagna, che crescono, rispetto allo scorso anno, di circa 2 giornate e mezzo. Quindi, anche se gli sciatori trascorrono più giorni in montagna rispetto al passato, dedicano parte di questo tempo a esperienze alternative come il relax in rifugio, attività di benessere e socializzazione.

Le piste preferite dagli italiani

 L’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC indica, per l’inverno 2024/2025, le piste preferite dagli sciatori italiani. Tra le vincitrici, spicca la Longia in Val Gardena, eletta come la più panoramica grazie ai suoi spettacolari paesaggi montani. È invece la Spinale Direttissima di Madonna di Campiglio ad essere indicata come la più adrenalinica, diventando la pista più apprezzata per le emozioni forti. Infine, la pista Dantercepies, sempre in Val Gardena, conquista il titolo di pista più divertente, amata per il suo tracciato che unisce tecnicità e piacere.

Ranking delle destinazioni 

In tema di destinazioni, il prestigioso ranking dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC colloca Cortina d’Ampezzo al primo posto della classifica generale, seguita da Madonna di Campiglio e Livigno. Cortina d’Ampezzo vince anche lo specifico riconoscimento quale destinazione più “famosa” e più “trendy”, mentre Madonna di Campiglio vince il ranking quale destinazione con i “migliori alberghi”, le “migliori piste” e per essere la località con “più servizi”.

Andalo, invece, si posiziona ai vertici della classifica “family-friendly”, quindi ideale per le vacanze in famiglia; Canazei quella relativa alla destinazione considerata “più accessibile” e Livigno, invece, è indicata come la destinazione “più green”. Per quanto riguarda i demani sciabili, vince la classifica generale la Skiarea Campiglio-Dolomiti del Brenta, seguito dall’Alta Badia e dalla Val Gardena. La Skiarea Campiglio-Dolomiti del Brenta vince anche la speciale classifica del demanio considerato dai nostri connazionali come quello con “i migliori impianti di risalita”, mentre la Val di Fassa è valutata come l’area con i “migliori prezzi”. Le ulteriori classifiche speciali, vale a dire quella delle “piste migliori”, “migliore sicurezza” e con “maggiori garanzie di innevamento”, sono tutte vinte dall’Alta Badia.

Riproduzione riservata © il Nord Est