Clauiano, borgo di pietre e sassi

Ma anche di giardini amorevolmente curati e profumi antichi: di mosto e di legna che brucia nelle stufe. È uno dei Borghi più belli d’Italia a dieci minuti d’auto da Palmanova

 

Margherita ReguittiMargherita Reguitti
Clauiano in una veduta insolita e di grande suggestione. È uno dei Borghi più belli d’Italia
Clauiano in una veduta insolita e di grande suggestione. È uno dei Borghi più belli d’Italia

Se in queste settimane vi trovate a passare per Clauiano, fascinoso borgo medievale in comune di Trivignano Udinese, 45 minuti a piedi da Palmanova e 10 in autobus o in auto, non stupitevi del cartello “Riprese cinematografiche in corso, rallentare”.

Non siate sorpresi se per strada vi pare di riconoscere il fisico e la chioma da gigante, il volto ragazzino dal capello lungo, e le forme generose di donna mediterranea.

Il cinema

Sono proprio loro, Diego Abatantuono, Max Angioni e Maria Grazia Cucinotta. Stanno ultimando le riprese del nuovo film del regista Volfango De Biasi ambientato in una sontuosa casa di riposo, e hanno scelto villa Manin Guerresco (info@villamaninguerresco.com), dimora di campagna della seconda metà del XVII secolo.

Una commedia spumeggiate, in uscita nel 2025, e una nuova coppia di attori brillanti, il veterano Abatantuono e la new entry sul grande schermo, ma famoso per le sue gag a Zelig e conduzioni alle Iene, Angioni.

 

Nel mentre, scorre la vita in uno dei Borghi più belli d’Italia, in questo inizio d’autunno dai colori caldi che venano le foglie dei vasi alle finestre e le chiome di alberi e cespugli mentre nell’aria si diffondono i profumi di mosto in fermento e di legna bruciata nelle stufe domestiche e caminetti delle case che, fianco a fianco, lungo via della Filanda, si fanno cornice e corona nella centrale piazza Giulia.

Le origini romane

Borgo con origini romane e forti legami con la vicina Aquileia che dista una ventina di chilometri. Rinato dopo essere stato raso al suolo dalle incursioni turche a fine 1400. Campagna scelta nell’Ottocento dalle ricche famiglie venete e friulane per la villeggiatura. Borgo di piéris e clàps, “pietre e sassi”, di portali lapidei che difendono e nascondono poderi, giardini, frutteti e campagne coltivate con amore e passione, i cui prodotti possono essere acquisti nelle botteghe.

Clauiano ha origini romane e forti legami con la vicina Aquileia
Clauiano ha origini romane e forti legami con la vicina Aquileia

Il profumo dell’uva

In questo periodo seguite il vostro olfatto, vi condurrà alla cantina dove poter acquistate il succo d’uva appena spremuto nei locali attigui alla bottega che offre anche miele, marmellata e altre leccornie oltre a prodotti artigianali. L’insegna, semplice, una pannocchia e la stanga di una bilancia con relativi pesi.

Molte delle case storiche, amorevolmente e filologicamente restaurate, offrono ospitalità cortese e schietta, con possibilità di degustare il frico, esperienza mistica del palato, accompagnato da vini del territorio.

La passeggiata

Arrivando da Sottoselva, visto da lontano il campanile della chiesa di San Giorgio potrebbe sembrare un minareto, con la sua corona sotto la cupola. Raro esempio nella zona di torre unita e non staccata dalla chiesa. In friulano viene chiamato “le toresse” al femminile.

Sul sagrato una croce, un vaso con fiori freschi e una lapide.

Ricordano il parroco don Demetrio Feleschini che il primo maggio del 1945 fece da scudo a un gruppo di paesani presi in ostaggio dai fascisti in ritirata. Un gesto eroico che i clauianesi non hanno dimenticato, soprattutto i bambini e le bambine di allora destinati alla fucilazione. Sono loro che hanno cura di portare fiori freschi, per non dimenticare.

Una passeggiata di 10 minuti su strada bianca, si arriva alla chiesetta di San Marco, un’oasi di pace fra il verde, dove vengono celebrati matrimoni e battesimi.

Ancora 5 minuti e si raggiunge la linea di confine che fino al 1918 separava il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico, alcuni cippi sono ancora in sede. In borgo San Martino, sulla facciata di una delle antiche case, un affresco del santo a cavallo nell’atto di dividere con la spada il mantello per donarlo al povero appiedato. Poco distante casa Aris la cui facciata è dominata dal bassorilievo del Leone di San Marco. Il fascismo usava le facciate per lanciare motti, ma il tempo le ha sbiadite, quasi del tutto.

Guida ai riti e alle aperture delle chiese

La chiesetta di San Marco ha origini romane. L’edificio attuale è del ’300, con interni affrescati, catino absidale in pietra, gradino in muratura a mo’ di panca intorno alle pareti e un altare del ’500, realizzato dopo il passaggio dei turchi.

È possibile trovate tutte le informazioni per riti e aperture guidate delle chiese su www.cppalmanova.it e “Facciamo Quadrato” prolocotrivignano@libero.it.

C’è anche una guida gratuita su izi.travel.it.

Set di un film che accese il dibattito

Clauiano è location amata dalla Film Commission FVG. Già nel 2012 qui girarono “Bella addormentata” di Marco Bellocchio con nel cast Toni Servillo, Isabelle Huppert e Alba Rohrwacher.

Il film scatenò un dibattito politico e mediatico, perché affrontava il tema dell’eutanasia e dell’accanimento terapeutico, collegati alla storia di Eluana Englaro, la ragazza morta in una clinica udinese dopo 17 anni di stato vegetativo. Una vicenda di dolore privato e contrapposizione giudiziaria.

 

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