La distopia di 1984 mai così moderna, tra streaming e algoritmi spietati

Al Rossetti di Trieste uno spettacolo ricco di effetti speciali tra angoscia e attualità. E Violante Placido è Julia

Tommaso Miele
Violante Placido in scena nella parte di Julia, protagonista di “1984”: appuntamento a Trieste per quattro serate
Violante Placido in scena nella parte di Julia, protagonista di “1984”: appuntamento a Trieste per quattro serate

Attualità imperante, a metà fra thriller, storia romantica, grande letteratura e romanzo noir. È così che un gruppo di storici, immersi nel lontano 2050, si imbatte in un diario scritto nel 1984, anno in cui il mondo è diviso in tre superstati in guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. L’Oceania, la cui capitale è Londra, è governata dal Grande Fratello...

Prende le mosse da questo cosmo apparentemente disordinato “1984”, la rappresentazione del capolavoro letterario di George Orwell portata in scena sino a domenica 22 dicembre al Teatro Rossetti di Trieste (Sala Assicurazioni Generali).

Ci si confronterà con uno spettacolo fuori dall’ordinario imbastito lungo 101 minuti di teatro ad altissimo ritmo, impattante e senza sconti, con effetti speciali e un’imponente macchina teatrale, tecnica e spettacolare messa al servizio esclusivo del racconto: nel nuovo adattamento di Robert Icke e Duncan MacMillan (acclamato dalla critica e dal pubblico di Londra e Broadway), con la regia di Giancarlo Nicoletti e la presenza sul palco, tra gli altri, di Violante Placido e Woody Neri nei ruoli di Julia e Winston Smith (accanto a Ninni Bruschetta nei panni del gerarca O’Brien), vengono rappresentati un presente futuribile e un quotidiano che fanno dell’assenza della privacy la normalità. Un mondo all’interno del quale la nozione di verità è aleatoria, e, soprattutto, il potere e la corruzione dilagano indisturbati.

«Il nostro Grande Fratello e l’Oceania orwelliana in scena», spiega Nicoletti, «vivono non in una dittatura del secolo scorso, ma nelle odierne Silicon Valley e negli Apple Store, a Guantanamo o in Iraq, in una diretta streaming o nel mondo dell’intelligenza artificiale. E fonderanno il proprio potere sull’invasione della sfera privata, autorizzata ovviamente dal consenso informato: il Grande Fratello digitale dei nostri giorni esiste, ed è una rete che avvolge tutti accompagnandoci in ogni momento del quotidiano. Queste le riflessioni che sono state la bussola del progetto, senza però ridurre il tutto a facili scenari futuristici da tute spaziali, ma semmai astraendo la nostra quotidianità, trasportandola nel tempo e immaginando cosa potrebbe essere e come potrebbe essere».

Nella rappresentazione scenica di Nicoletti, con Placido, Neri e Bruschetta immersi in un ambiente alienante tra gli interventi della Polizia Mentale e l’aleggiante sensazione che il mitologico “Big Brother” potrebbe essere semplicemente un algoritmo, si fa largo spontaneamente una domanda: l’umano è realmente in grado di distinguere la verità dalla bugia, in un mondo dove il confine tra il reale e il virtuale è sempre meno definito?

Orari spettacoli: sabato 21 dicembre alle 19.30 e domenica 22 dicembre alle 16. Biglietti disponibili su Ticketone e Vivaticket.

Riproduzione riservata © il Nord Est