Muggia, tra l’Istria e l’Italia

Nella cittadina in provincia di Trieste tutta la suggestione di un confine sul mare: le botteghe marinare, la storia e un dedalo di colori pastello. Il pesce appena arrivato, il cuguluf dolce e mitteleuropeo i segni archeologici tra fossili e reperti… Due mondi, molte mete

Margherita Reguitti
Tra le barche e le case colorate, in un borgo “Serenissimo”: ecco una veduta di Muggia
Tra le barche e le case colorate, in un borgo “Serenissimo”: ecco una veduta di Muggia

 

Un promontorio roccioso e un castello del XIV secolo sovrastano la città di Muggia protesa verso l’Adriatico, primo comune d’Istria, ultimo d’Italia. Terra antica i cui primi insediamenti risalgono all’età del bronzo.

Dal 1420 territorio della Repubblica di Venezia. Fino al 1797 ne fu fortilizio in opposizione alla dirimpettaia Trieste asburgica, distante circa 15 chilometri, raggiungibile in motonave, www.delfinoverde.it, via terra lungo la SP 14.

Terra di confine

Oggi Muggia, da sempre terra di confine in equilibrio fa passato e presente, vive con agio le sue tante anime, timidamente rivelate al curioso viaggiatore che non si accontenta del primo deciso impatto offerto dall’aspetto di piccola Venezia percorsa da suggestive calli ma senza canali.

Dal mandracchio, scrigno difeso da antiche mura, calpestando pietre si arriva alla principale piazza Marconi, quasi un campiello dove i bambini giocano a calcio, sulla quale si affacciamo il palazzo del Municipio.

Sulla facciata si mostra il leone di San Marco, belligerante visto il libro chiuso. Abbagliante la facciata veneziana gotico-rinascimentale del Duomo dall’elegante e mirabile rosone, dedicato ai Santi Giovanni e Paolo.

Attorno un dedalo di case medievali dai colori pastello con basamenti in pietra arenaria nei quali sono imprigionati piccoli fossili. Il materiale lapideo proveniente dalle vicine e antiche cave in località Noghere, apprezzato dai romani è stato utilizzato, tra l’altro, per la costruzione del ponte di Rialto a Venezia.

Un centro ancora marinaro, vivo di botteghe dove trovare un appena sfornato cuguluf, dolce mitteleuropeo ideale per merende e prime colazioni, e gustare il pesce appena arrivato in porto o un piatto di cozze alla istro-dalmata, delizie del palato.

L’itinerario devozionale

L’itinerario devozionale storico-artistico può essere una mappa di scoperta con innumerevoli varianti (www.muggiacultura.eu sito prezioso nato dall’idea di Massimo Premuda, funzionario del Comune, ma non solo, telefono 040 3360340 e-mail ufficio.cultura@comunedimuggia.ts.it). Dalla chiesa di San Francesco, immersa in un’atmosfera contemplativa, a quella del Crocefisso, dove sull’architrave in pietra appare quella che parrebbe una croce templare. Suggestioni templari, misteriose che ritornato sulla facciata in arenaria della casa in via del Ghetto 3, figure del ‘400 di segni zodiacali e animali che si rivelano allo sguardo indagatore.

La ripida salita Ubaldini, porta a Muggia Vecchia, la fatica vale la vista di commovente bellezza sul golfo.

Nella Basilica romanica dell’Assunzione vi sono grafiti spontanei lasciati da rifugiati durante gli assedi e l’affresco dalla Dormitio Virginis e il San Cristoforo, ai cui piedi sono ritratti un leone e una scritta misteriosa. Nell’area archeologica il Castelliere di Elleri, la Necropoli e la porta di Sant’Odorico, sul crinale si snoda la panoramica traversata muggesana.

Due gli edifici religiosi lungo la passeggiata sulla costiera; quello dedicato a San Rocco e a San Bartolomeo, questo a pochi passi dal confine sloveno.

Il castello

Il Castello sorse come fortezza trecentesca, tanti i rimaneggiamenti ma il giro delle mura esterne è rimasto invariato con la grande porta d’ingresso e della ronda militare e diverse feritoie.

Di proprietà privata è visitabile in occasione di “Castelli aperti”, prenotazione via info@castellodimuggia.com. Muggia punto di partenza o transito per gli appassionati delle due ruote, verso l’Istria attraverso la Parenzana o lungo la costiera muggesana, bordo mare con la possibilità di fare archeo-snorkeling a piccole profondità fra moletti romani.

Curiosità: in località Lazzaretto il sentiero CAI n. 1 a livello zero del mare. Muggia incrocio di due mondi, punto di partenza verso molte mete.

Ritrovare Saba, riscoprire Mattioni

Arte e letteratura: “Trieste e una donna” mostra curata da Alessandro Del Pupo per celebrare il poeta Umberto Saba, allestita nel Museo d'Arte Moderna Ugo Carà fino al 6 gennaio, ingresso libero.

Il Museo nasce nel 2006 dalla donazione dello scultore al Comune, accanto alla collezione permanente spazi per mostre d’arte contemporanea.

“Vita col mare” di Stelio Mattioni, Adelphi, romanzo interamente ambientato a Muggia.

Sede, siti, contatti: le informazioni utili

“Il cammino della via Flavia”, da Muggia ad Aquileia a piedi in 5 tappe e “La Parenzana in bicicletta”, attraversando tre nazioni, Italia, Slovenia e Croazia, nell’Istria più segreta, entrambe le guide edite da Ediciclo.

 

 

 

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