Poffabro, l’incanto di un borgo nel cuore delle Dolomiti Friulane
Tra pietra e pace, famoso per i suoi presepi, offre tutto l’anno la sua bellezza, circondato da una natura incontaminata

Il pittore Armando Pizzinato lo definì “l’esempio di architettura spontanea più razionale e fantasiosa delle nostre Prealpi”. Un patrimonio di case in pietra dagli eleganti ballatoi di legno, che dialogano armonicamente con il bosco intatto e silenzioso e le acque della Val Colvera, e rimandano a un’umanità antica e dimenticata: è questo che rende Poffabro - frazione di Frisanco, in provincia di Pordenone, nel cuore delle Dolomiti Friulane - piccolo gioiello le cui origini risalgono al Medioevo, un incanto.

Una magia che raggiunge il suo apice quando il borgo si fa presepe, da 26 anni, con inizio nella prima domenica d’Avvento, e più di 500 presepi appaiono ovunque: lungo le vie, nei cortili, in chiesa, nel monastero di Santa Maria. Tutta la comunità - poco meno di 200 abitanti - si mobilita per rappresentare la Natività in modi diversi e Poffabro diventa così “Presepe fra i presepi”, dando vita a un evento che richiama migliaia di visitatori. E al calar del buio, con le lucine che scintillano fra i balconi e gli archi di sassi, l’atmosfera che si crea è di intensa emozione.
Dove si trova
Non è un caso se Poffabro nel 2002 è stato inserito fra i cento Borghi più belli d’Italia. Un borgo che, grazie alla pace e al silenzio che regnano incontrastati, ha richiamato negli anni diversi artisti, ha spinto la gente di città a cercarsi qui una casa, e non solo per le vacanze. Un borgo che non si anima soltanto durante il Natale: grazie a eventi centellinati ma di grande attrattività e alla possibilità di percorrere itinerari alla scoperta della natura della valle così come dei suoi prodotti (vivivalcovera.it, parcodelledolomitifriulane.it, pordenonewithlove.it: alcuni siti web utili), Poffabro è meta di un turismo buono, lento, che sa apprezzarne le preziosità.
Le escursioni
Sono diverse le escursioni possibili nella natura incontaminata, da farsi a piedi o in bicicletta, diretti alle pendici del Monte Jouf, lungo il torrente Colvera, verso le malghe e le casere, oppure verso il Monte Rodolino, il Monte Ortat, il Monte Raut è (la cui zona è ritenuta dai botanici una delle più interessanti d’Italia) o alle “Grotte dei Landris”, grotte carsiche caratterizzate dalla presenza di laghetti e vasche. Magari affiancando soste golose per assaggiare i piatti della tradizione – fra i quali gli immancabili frico e pitina - i formaggi di malga, o acquistare i prodotti dell’artigianato locale, in legno o vimini, così come i tradizionali “scarpets”, calzature in velluto lavorate a mano.
Fra le manifestazioni che offrono anche l’occasione di godere di tutto ciò, seguendo l’ordine cronologico, segnaliamo a giugno la Notte romantica (che coinvolge ogni anno 13 borghi storici del Friuli Venezia Giulia) e che nell’edizione 2024 ha portato nell’incantevole piazzetta del paese una cena a lume di candela, in musica, sotto le stelle.
Segue, la prima domenica di luglio, “Artigianato nella favola”, con i prodotti degli artigiani del luogo esposti lungo le vie del borgo, mentre davvero unico è “Brocante”, fenomeno artistico internazionale dallo spirito nomade, ma che in Val Colvera ha trovato casa e senso. Si tratta del festival internazionale del circo contemporaneo che verso la fine di luglio raduna fra le borgate di Poffabro, Frisanco e Casasola artisti circensi provenienti da tutta Europa, con spettacoli, performance e numeri perfettamente calati nei luoghi che li ospitano, in uno spirito di armonia e complicità con la popolazione della valle.
La prima domenica di settembre, infine, si rinnova l’appuntamento con “Paesi Aperti”, evento che coinvolge vie e cortili nei comuni di Andreis e Frisanco e rispettive frazioni, nato per far conoscere il territorio della Valcellina con le sue tradizioni e i suoi piatti tipici.
I paesi aprono le porte dei sapori

Tradizione e gastronomia dei paesi della Val Colvera si incontrano a “Paesi aperti”, evento durante il quale Frisanco, Poffabro e il vicino comune di Andreis mettono a disposizione le loro corti e case storiche per la degustazione di antiche ricette tradizionali. La 28.ma edizione è in programma domenica 1. settembre. Da Maniago, seguendo le indicazioni per Frisanco, si imbocca la strada che percorre la forra del Colvera. Oltrepassata la seconda galleria, si “apre la porta” sul mondo della vallata in festa.
Silenzio e pace nel monastero

Per chi cerca silenzio, pace, ed è pronto a un’accoglienza unica e di profondo significato, a Poffabro ha sede il monastero benedettino di Santa Maria Annunciata, che l’anno scorso ha festeggiato 25 anni di insediamento. Undici straordinarie donne, monache benedettine, la cui giornata è scandita dalla regola “ora et labora”, custodiscono e gestiscono il monastero, che dispone anche di sei stanze e una sala da pranzo per gli ospiti. E offrono un’esperienza che difficilmente si dimentica.
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