La pace nel verde a Rivignano-Teor

La villeggiatura in campagna sta tornando di moda. Nel borgo della Bassa Friulana una cornice da sogno

Margherita ReguittiMargherita Reguitti
La villeggiatura in campagna a Rivignano-Teor
La villeggiatura in campagna a Rivignano-Teor

 

“L’innocente divertimento della campagna è divenuto a’dì nostri una passione, una manìa, un disordine”. Nel’700 tale moda era “top”, tanto ambita a Venezia che Carlo Goldoni le dedica una trilogia, la citazione è dalla prefazione alla prima dal titolo “Le smanie per la villeggiatura”.

Cenerentola fra le mete fino a ieri, oggi per motivi diversi, che qui non tratteremo, le vacanze in campagna si stanno timidamente riposizionando.

L’ameno scorrere del fiume Stella fra ville e borghi, in giochi di luce e acqua fra le fronde dei salici in comune di Rivignano-Teor, unione di due municipalità in provincia di Udine nella Bassa friulana, risulta essere una meta di interesse e inattese sorprese.

Un territorio bucolico

Via strada e ferrovia raggiungibile da A4 uscita e stazione di Latisana. Lo Stella è un fiume di risorgiva, sorgente di acqua dolce naturale a temperatura costante fra i 9° e 12°.

Territorio bucolico con anse lungo il corso in un alternarsi di boschi, rigoglio di piante acquatiche, nella ricchezza di biodiversità e ecosistema.

Le case coloniche e i mulini sono stati trasformati in accoglienti locande e agriturismi, sono nate aziende agricole con produzione di alta qualità, spazi per accoglienza in vecchie ville e agresti campeggi attrezzati (www.progettogaiaterra.com).

Per i percorsi ciclo pedonali non vi è che l’imbarazzo della scelta, gli itinerari sono alla portata di tutti, variano dai 5 ai 11 chilometri pianeggianti, ad anello sul territorio di Rivignano, www.comune.rivignanoteor.ud.it, fra le frazioni di Ariis, Flambruzzo e oltre.

La storia di Lucilla

Qui affacciata sulle acque fluviali placide la Villa Ottelio-Savorgnan dove avrebbe vissuto la famiglia della bella friulana Lucina innamorata del vicentino Luigi da Porto. Il loro amore contrastato avrebbe ispirato la celeberrima tragedia “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare.

L’innamorato scrisse la loro storia di amore e morte fra il 1512 e 1524 in “L’Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti”, ne esistono due copie manoscritte e firmate. Nel 1530 venne ristampata anonima a Venezia e quindi nel 1595 divenne il capolavoro del Bardo dell’Avon, tutti i dettagli in www.associazionegiuliettaeromeoinfriuli.it.

Le origini della villa sono databili 1257, mentre le sue fattezze attuali sono della fine del’400.

Il complesso, oggi di proprietà del Comune, è diviso in due parti: quella padronale a tre piani rivolta verso il fiume, con giardino degradante fino alle acque, e quella con gli edifici agricoli e i magazzini. Sulla facciata in mattoni rossi lo stemma dei Savorgnan, scudo d’argento allo scaglione nero.

Villa Badoglio

A Flambruzzo un altro edificio storico di grande importanza: Villa Badoglio, di proprietà del generale Pietro, maresciallo d’Italia, che il 25 luglio 1943 sostituì Mussolini al governo. Il complesso, tutt’ora di proprietà dei discendenti, già Villa Codroipa, poi Rota, è circondato dal fossato e cinto dal muro merlato a ovest e balaustrato a nord, costituito da un corpo principale, due ali laterali e degli annessi rustici. Notevole il giardino all’inglese e il parco che degrada verso il fiume entrambi con alberi secolari. Per informazioni sulle visite consultare: https://consorziocastelli.it/icastelli/udine/flambruzzo.

L’area protetta

Sempre a Flambruzzo si estende per circa 47 ettari l’area protetta Risorgive di Zarnicco. Un habitat ideale per molti uccelli fra i quali gli aironi cenerino, rosso, bianco, la garzetta e numerosi rapaci e mammiferi, info www.lefornacidelzarnic.it.

Interessanti i 3 strati di pavimentazione a ritroso fino al periodo del basso medioevo della chiesetta campestre del Falt, un tempo contesa fra le due comunità, si trova infatti in territorio di Rivignano ma appartiene alla parrocchia di Teor, www.comune.teor.ud.it.

A Rivignano-Teor la villeggiatura in campagna torna “top”. 

Da non perdere: Chiarmacis

A Teor in frazione Chiarmacis la chiesa di Sant’Andrea ha origini romane con rifacimenti del XIII. Sull’arco trionfale resti di un affresco della Madonna con Bambino, la Trinità, San Pietro e San Rocco.

Tozzo il campanile a vela addossato alla facciata che mostra un San Cristoforo cinquecentesco, protettore dei luoghi e dei viandanti lungo i fiumi, sulle spalle il Bambinello. Inusuale la vicina presenza della Madonna con Gesù, www.comune.teor.ud.it e www.archeocartafvg.it.

Agricoltura, turismo e storie familiari

Bellezza equilibrio di natura e lavoro dell’uomo alle Fornaci del Zarnic, azienda agricola, didattica e sociale, con la “olla’’di risorgiva, e nell’agriturismo La regina del bosco. Sono luoghi di genuina atmosfera e accoglienza schietta con eccellente cucina.

A casa Filaferro Feruglio, in località Rivarotta, i padroni di casa sanno offrire un’ospitalità di charme con storie di famiglia da scoprire. Tre destinazioni per vivere l’autenticità del territorio

 

 

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