Spilimbergo, la città dei mosaici

Cinque borgate  nel cuore del Friuli abbracciate da mura medievali e una scuola che forma artigiani-artisti ammirati nel mondo. Luogo di eccellenza è anche il Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia con 500 mila fototipi

Margherita ReguittiMargherita Reguitti
Il Borgo Vecchio di Spilimbergo visto dal drone (ph Denis Scarpante)
Il Borgo Vecchio di Spilimbergo visto dal drone (ph Denis Scarpante)

Sono cinque le borgate e tre le mura medievali che abbracciano Spilimbergo, cuore del Friuli occidentale in provincia di Pordenone, prossima per storia e posizione geografica al Veneto. Incerto l’etimo, accreditato quello dal tedesco Berg e Spiegel, collina della vedetta.

Vivo il centro dai palazzi e case affrescati a testimoniare la ricchezza del proprietario, chiese e Castello fortificato del XI secolo riedificato in periodo rinascimentale. L’impianto urbanistico alterna eleganza e signorile impronta.

Quiete e bellezza

Quiete e sorprendente bellezza sono disseminate in un intreccio di strade in sassi e pietra sull’asse di corso Roma, innervato da vicoli su ambo i lati.

Da ovest a est, ed è un tuffo nel XVI secolo, dalla Torre occidentale, ingresso al Borgo Nuovo, alla Torre orientale affiancata dalla Casa Dipinta.

Nel medio il piacere di perdersi incontrando la liberty Villa Lanfrit, Palazzo Monaco, piazza Garibaldi, salotto all’aperto, la Chiesa dei Frati che custodisce il coro ligneo capolavoro del rinascimento di Marco Cozzi con decori in oro e turchese, fino al Duomo e al Castello al quale si accede da un imponente portale.

Vivace e accogliente con un tessuto commerciale attraente in cui non mancano occasioni di degustazione delle eccellenze enogastronomiche della tradizione friulana in osterie con cucina dalle insegne in ferro battuto, i bacheri dal doppio ingresso a tutela della riservatezza soprattutto in uscita di forestieri e indigeni, bertramini, soprannome dei locali responsabili della morte del patriarca Bertrando.

La città si affaccia sulla sponda sinistra del Tagliamento, in posizione strategica. Un lungo ponte lo attraversa arrivando da Udine, circa 30 chilometri percorrendo la SR 464.

Posizione strategica

Deve alla sua posizione strategica di controllo militare del territorio e di commerci il suo passato di ricchezza e potere e il suo presente di centro di interesse culturale ed economico.

Nel 1420 passò alla Repubblica di Venezia, fino alla caduta della Serenissima e all’annessione all’Impero Austriaco e dal 1814 al Regno d’Italia.

Città d’arte, ospita due eccellenze: la Scuola Mosaicisti del Friuli e il Craf – Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia.

La prima, nata nel 1922, forma artigiani-artisti che nel mondo hanno realizzato opere di straordinaria bellezza e significato, come “Saetta iridescente” della metropolitana di Ground Zero a New York. L’antica arte musiva ha saputo evolversi nei secoli.

Guardare e toccare i lavori di maestri e allievi, accedere ai laboratori dove nascono, è un viaggio di emozioni e conoscenze.

Su via Barbacane alle finestre di una sobria palazzina, dei drappi parrebbero tappeti: solo avvicinandosi rivelano di essere orientaleggianti e “morbidi” mosaici. Poco più avanti volti giganti occhieggiano da grandi nicchie. Ancora qualche passo e il complesso si mostra, introdotto da imponenti opere.

Lo scalone storico della Scuola mosaicisti del Friuli di Spilimbergo
Lo scalone storico della Scuola mosaicisti del Friuli di Spilimbergo

Il Craf

Il Craf, la cui sede è a Palazzo Tadea all’interno del Castello, nasce nel 1993 con finalità di ricerca, studio, catalogazione, archiviazione del patrimonio fotografico del territorio. Conserva oltre 500 mila fototipi.

Le sue mostre spaziano a livello internazionale: la prossima, dedicata al newyorkese Richard Kalvar, si inaugura il 9 novembre e resterà aperta fino a gennaio 2025 (mercoledì, giovedì e venerdì 15-19 sabato e domenica 10.30-12.30 e 15-19).

Il mulino

Lungo la Roggia c’è il Mulino di Mezzo o Prussia, esistente dal 1391 e in attività fino al 1995. Macinava granaglie ma era dotato anche di un maglio per la battitura del baccalà, oggi ha uso didattico.

 

Richelda e Tadea, infine, dame di lignaggio: difesero e abbellirono la città, alla prima è dedicata una via, alla seconda un palazzo all’interno del Castello.

Le visite alla Scuola e un presepe speciale

Per la Scuola Mosaicisti gli orari di visita sono da lunedì a venerdì dalle 8 alle 11.30 e dalle 13 alle 15.30, contributo di 2 euro a persona, previa prenotazione tel. 0427.2027, info@scuolamosaicistifriuli.it; per gruppi rivolgersi a iat@comune.spilimbergo.pn.it tel.0427 2274.

A giugno si tiene per tradizione la festa dei diplomati aperta a tutti. Appuntamenti: in dicembre piazza Duomo diventa un presepe musivo. Sabato mercato in piazzetta Borgolucido.

Letture, guide e curiosità

Per saperne di più, si può leggere “Storie Spilimberghesi” editore Interattività, Grafica e Comunicazione.

“Accoglitori” sono invece i volontari che amano, vivono e raccontano la città ai visitatori (prenotazioni tel.0427.2274, via mail iat@comune.spilimbergo.pn.it.).

Da sapere: La Macia, rievocazione storica estiva, prende il nome dall’unità di misura del XV secolo, pari a 88 cm, incisa su un pilastro del Palazzo La Loggia.

 

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