La Valle Millecampi, una Camargue padovana

A Codevigo un paesaggio di fertili terreni agricoli dominato dall’acqua,  un lembo della fuori dal tempo

Marina GrassoMarina Grasso
Può sembrare il Polesine o la Camargue. È Valle Millecampi, provincia di Padova (foto Iat Saccisica)
Può sembrare il Polesine o la Camargue. È Valle Millecampi, provincia di Padova (foto Iat Saccisica)

Sembra il Polesine, ma non c’è il Po. C’è chi paragona la sua costa alla Camargue, ma non è in Francia. È il territorio più orientale di Codevigo, unico comune della provincia di Padova per qualche chilometro bagnato dalla Laguna.

È quel paesaggio dominato da fertili terreni agricoli strappati alla Laguna da secoli di bonifiche e di opere idrauliche. Una campagna punteggiata di idrovore e canali che raccontano una eterna lotta contro la potenza delle foci dei fiumi e delle correnti di marea; di barene, valli, velme che disegnano il tipico paesaggio lagunare; di casoni che raccontano storie di pesca e di lavoro, abitata dalla peculiare flora e fauna degli ampi ambienti umidi.

Un tempo terre insalubri

Sono terre un tempo insalubri e inospitali, ma abitate già dagli antichi Veneti e poi dai Romani, che dal 200 a. C. qui si dedicavano alla pesca e alla raccolta del sale marino. Dopo le varie invasioni da nord furono bonificate dai monaci benedettini nel Medioevo e poi dalla Serenissima, che a metà del XVI deviò il corso dei fiumi Brenta e Bacchiglione per evitare le devastanti alluvioni che causavano sfociando nella Laguna di Venezia a Conche di Codevigo.

Dal plurisecolare impegno di bonifica, testimoniato anche dalla ottocentesca Idrovora di Santa Margherita di Codevigo (che, potenziata successivamente, è tutt’ora in funzione) è nata la grande distesa palustre di Valle Millecampi: oltre 1600 ettari di esemplare paesaggio lagunare segnato da un mosaico di canali, specchi d’acqua, barene e terreni coltivabili.

Qui ghebi, grandi laghi salsi e aree a canneto si scontrano con linee decise di argini, fiumi e canali e con le regolari geometrie di terreni bonificati: un equilibrio tra terra e acqua molto delicato e peculiare, un paesaggio che sorprende per colori e profumi che variano a ogni stagione, ma anche per i suoni quasi ancestrali della natura, che non sono solo quelli dei numerosi uccelli che l’hanno scelto come habitat, ma anche quelli del vento su superfici sempre diverse, per un panorama da ammirare con tutti i sensi.

Un lago, barene, valli di pesca, una spiaggia

Situata tra la laguna e la terraferma, Valle Millecampi è costituita principalmente da un lago, barene (isolotti bassi e pianeggianti sommersi dall’alta marea o asciutti nelle basse maree) e “velme” (specchi lagunari di fanghiglia), mentre lungo i margini del bacino si estendono ampie valli da pesca.

Tra le attrazioni vi è anche la Spiaggia della Boschettona, recuperata solo qualche anno fa nell’ambito delle riqualificazioni ambientali del progetto Mose. È una spiaggia senza ombrelloni e intrattenimenti, un’autentica spiaggia naturalistica attrezzata solo con strutture e passerelle che consentono di passeggiare sulla battigia.

È molto amata da chi pratica surf e kite surfing, per il vento sostenuto e costante in molti periodi dell’anno, nonché meta di molti ciclisti, soprattutto di appassionati di mountain bike, poiché le strade battute nei dintorni, in inverno, si trasformano in piste di terra molto impegnative.

Un punto d'incontro tra terra e acqua
Un punto d'incontro tra terra e acqua

E un’oasi

Dall’attenzione al governo delle acque nella zona è anche nata un’idea innovativa che, nel 2000, ha portato alla creazione dell’Oasi di Ca’ di Mezzo. Si trova un po’ più nell’entroterra, lungo il corso del Bacchiglione, ed è un’area di fitodepurazione che ha trasformato terreni agricoli poco redditizi, spesso soggetti ad allagamenti per l’assenza di scoli, in un sistema per depurare le acque reflue tramite un prolungato contatto con le piante.

Per realizzarla, sono state piantumate numerose specie vegetali autoctone, tra cui piante idrofile, arbusti e alberi, creando così un’oasi naturalistica in cui trovano rifugio molti uccelli e piccoli mammiferi: ogni anno richiama migliaia di visitatori intrecciando l’aspetto ambientale e naturalistico con quello turistico. 

Come arrivare, quando andare

Le principali vie d’accesso a queste terre umide nel comune di Codevigo sono lungo la Statale Romea: da via Corte Fogolana o via Vallona a Conche per Valle Millecampi e spiaggia Boschettona; da via Santa Margherita in direzione Cavarzere per imboccare poi via Ca’ di Mezzo e raggiungere l’omonima Oasi.

L’area di Ca’ di Mezzo è sempre visitabile, mentre il centro visite dell’Oasi, gestita dal Circolo Legambiente Piove, è aperto la domenica e i festivi. Informazioni: 347.2205620.

Una piccola isola con un grande progetto

Millecampi è anche il nome di un’isola a 10 minuti di barca dalla costa di Valle Millecampi, dove la Provincia di Padova, che ne è proprietaria, ha ristrutturato un casone che ora ha una zona ristoro, servizi e anche un piccolo museo didattico.

La piccola oasi nella laguna è da poco gestita da giovani pescatori che intendono sviluppare un progetto di turismo naturalistico e sportivo, pescaturismo e ittiturismo. Informazioni: info@isolamillecampi.it.

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