La Reggia grandiosa di Piazzola sul Brenta

Villa Contarini in provincia di Padova è un viaggio nello splendore. Alterne fortune, sale spettacolari e un parco pittoresco. Ecco le glorie e cadute di un palazzo pieno di meraviglie, segnato significativamente da asimmetrie e discontinuità

 

Marina GrassoMarina Grasso
Affreschi, sfarzo ed eleganza: Villa Contarini è ogni volta una scoperta
Affreschi, sfarzo ed eleganza: Villa Contarini è ogni volta una scoperta

Una villa che è anche uno dei palazzi più grandi d’Europa: una “Reggia Serenissima” dall’impressionante lunghezza di 180 metri che si affaccia su una piazza grandiosa da un lato e su un pittoresco parco dall’altra, al centro di un carosello di canali, peschiere, ponti in pietra, prati e laghetti.

E, all’interno, un’impressionante successione di sale che, in un alternarsi di stili, come le pagine di un libro raccontano splendori e affermazioni, epoche e decadenze.

Il riflesso di alterne fortune

Che Villa Contarini di Piazzola sul Brenta sia il riflesso delle alterne fortune dei suoi proprietari lo annuncia già la piazza semicircolare che ne è l’ideale prolungamento, porticato solo a metà. Lo dichiara anche l’asimmetria decorativa dei due corpi laterali: la balaustra dell’ala orientale è ornata da venti maestose statue di pietra, mentre l’ala opposta non ne presenta alcuna.

Allo stesso modo, c’è un contrasto sorprendente tra la sfarzosa facciata, i cui affreschi del Seicento sono ormai quasi illeggibili, e il retro della villa caratterizzato da un lungo e austero muro grigio.

La storia

 

Le fasi altalenanti del suo splendore iniziarono nel 1413, quando l’originario castello carrarese divenne di proprietà della famiglia Contarini, che si rivolse ad Andrea Palladio per trasformarlo in villa rurale.

Nel Seicento vi aggiunse poi i due colossali corpi laterali, per ostentare l’immenso potere del casato che diede alla Serenissima otto dogi e decine di personalità.

Le due ali parallele si dividono in sale comunicanti, affrescate con temi biblici, mitologici, scene di caccia, mosaici e giochi prospettici, mentre l’imponente Galleria delle Conchiglie (un tempo loggiato aperto, oggi chiuso da vetrate) è tappezzata di bizzarre decorazioni create con migliaia di gusci di conchiglie che riproducono un ricco repertorio di forme del mondo marino, e la Sala da Ballo è un trionfo di esuberanza decorativa tra stucchi, affreschi e dipinti.

Marco Contarini, che a soli 25 anni divenne Procuratore di San Marco, nel 1670 inaugurò il “Superbissimo, Capacissimo, Nobilissimo Teatro di Piazzola” con una festa spettacolare cui parteciparono nobili di tutta Europa, della quale restano immaginifiche cronache dell’epoca.

E resta anche la Sala della Musica nel corpo centrale della villa, a forma di chitarra rovesciata (momentaneamente chiusa per restauri), che con la sua particolare conformazione funge da cassa armonica per le melodie intonate dai musicisti posizionati nei ballatoi superiori che vengono riflesse dal controsoffitto ligneo e si diffondono, attraverso l’apertura ottagonale del pavimento, nel sottostante auditorio. Uno spettacolo da osservare e da ascoltare.

Ciò che resta di un meraviglioso giardino

Dopo gli splendori dell’epoca contariniana, i successivi proprietari destinarono la villa a scopi puramente agricoli e del meraviglioso giardino, arricchito da grotte, fontane, labirinti e boschi di agrumi descritti dai visitatori dell’epoca di Marco, rimangono solo ampi spazi aperti e grandi stagni, utilizzati per imponenti riproduzioni di battaglie navali.

A metà dell’Ottocento la nuova proprietà della famiglia Camerini riportò la villa al suo splendore, completandola secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco e ristrutturando profondamente il parco.

Ma tramontata anche la loro ricchezza, la Villa sprofondò nuovamente nell’incuria, fino alle ristrutturazioni illuminate di Giordano Emilio Ghirardi, suo proprietario dal 1969, che ne fece un centro di cultura e di scienza. I restauri e le iniziative di valorizzazione continuano ancor più dal 2005, quando è diventata il fiore all’occhiello della Regione Veneto, impegnata a valorizzare la “Reggia Serenissima” con restauri, mostre e iniziative culturali.

Il laghetto, tra estetica e utilità

Nel Parco di Villa Contarini, che a lungo ha risposto alla vocazione della produzione agricola, alla fine dell’Ottocento Paolo Camerini creò l’attuale lago artificiale, anche per drenare i terreni del circostante parco paesaggistico con diverse specie arboree, anche esotiche. L’impianto originario dell’intero complesso, e gli ingenti restauri successivi, ne fanno un luogo di grande suggestione e un polmone verde di assoluta importanza.

Visitare la meraviglia: date, orari, prezzi

A Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, Villa Contarini e il suo parco paesaggistico di circa 45 ettari sono visitabili tutti i giorni, tranne il mercoledì, dalle 10 alle 16 da novembre a febbraio e dalle 9 alle 19 da marzo a ottobre.

Nel prezzo del biglietto (costa dieci euro, ma sono previste numerose riduzioni) è compreso il servizio di accompagnamento. È sempre consigliata la prenotazione: tel. 049.5590347. Sul web: villacontarini.eu.

 

 

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