Villa dei Vescovi a Torreglia, una casa paesaggio nel verde dei Colli Euganei

Concepita per accogliere il circolo di intellettuali, letterati e artisti radunati dal vescovo stesso, era la residenza estiva del vescovo di Padova

Marina GrassoMarina Grasso
Villa dei Vescovi è autenticamente immersa nel verde, come dimostra questo scorcio (g.c. Fai)
Villa dei Vescovi è autenticamente immersa nel verde, come dimostra questo scorcio (g.c. Fai)

 

Più che una villa con il parco è una casa nel paesaggio, Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia (Padova). Quella che fu la residenza estiva del vescovo di Padova, realizzata tra il 1535 e il 1542 dal pittore-architetto veronese Giovanni Maria Falconetto sotto la direzione dell’erudito veneziano Alvise Cornaro, spicca su un poggio dei Colli Euganei, nel verde di una campagna rimasta intatta.

 

L’umanesimo

Raffinato esperimento della cultura umanista che abbatte le alte mura difensive dei castelli e mette in dialogo architettura, arte e paesaggio, fu anche un evento architettonico inedito, precursore del gusto per la classicità codificata dall’estetica di Andrea Palladio, ma ispirata anche alla Domus Aurea Romana (tanto che il tetto è postumo, a copertura dell’originario impluvium ovale spalancato sul cielo).

Una dimora concepita per accogliere il circolo di intellettuali umanisti radunati dal vescovo stesso che, nonostante alcune modifiche cinquecentesche e la settecentesca manomissione degli spazi interni, ha conservato il rapporto di armoniosa convivenza col paesaggio circostante. Che è rimasta, nei secoli, una magnifica “macchina per il paesaggio”, per dirla come Guido Beltramini, direttore del centro di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza e componente del comitato scientifico che ne ha guidato il restauro, completato nel 2011, per conto del Fondo Ambiente Italiano – FAI. Perché dal 2006 Villa dei Vescovi è un bene del FAI, donato da Maria Teresa Olcese Valoti e Pierpaolo Olcese, che lo ha aperto al pubblico.

La bellezza dentro e fuori

Villa dei Vescovi accoglie ogni anno circa quarantamila visitatori grazie anche ai molti eventi organizzati dal Fai (oltre 60 quelli in programma nel 2025) per promuovere l’uso libero degli spazi interni e di quelli verdi. A cominciare dall’ampia corte all'italiana con le aiuole fiorite che riprendono il disegno del giardino rinascimentale, delimitata da un alto muro con tre portali da cui è possibile affacciarsi sull’ampio brolo (tre ettari e mezzo) affiancato da vigneti e frutteti e, nell’angolo più basso in cui confluiscono le acque di irrigazione, da un laghetto nel quale si specchia la villa.

Circa sei ettari dove passeggiare o dedicarsi all’ozio creativo, in una comunione tra uomo e natura che si può ritrovare anche negli interni: tra camini, soffitti a cassettoni, mobili antichi (ma non coevi) e grandi finestre senza soluzione di continuità tra fuori e dentro, si rincorrono sulle pareti paesaggi ideali, dèi, ninfe e putti affrescati a metà del Cinquecento dal fiammingo Lambert Sustris. E i suoi affreschi con finte arcate e paesaggi, affiancati a visioni di lontani orizzonti marini o campestri continuano dalle logge, tra finti pergolati con canne e vitigni, la visione sulle vigne, sul brolo e sui morbidi rilievi dei Colli Euganei.

Durante la consueta chiusura invernale (da fine dicembre a metà febbraio) sono stati effettuati numerosi interventi di manutenzione che arricchiscono ulteriormente la bellezza della corte e del brolo, grazie anche alla ricca biodiversità di piante spontanee e di uno spettacolare viale di ortensie ulteriormente arricchito di nuove piante.

Nuovi passaggi

Inoltre, sono anche stati scoperti nuovi passaggi che migliorano l'accessibilità e offrono ai visitatori la possibilità di esplorare meglio le aree verdi, mentre nelle vigne nuove barbatelle di Moscato hanno sostituito quelle di Chardonnay, rafforzando ulteriormente il legame con la vocazione vinicola del territorio. Legame testimoniato anche dalla nuova Enoteca della Strada del Vino Colli Euganei gestita direttamente dal FAI, dove il paesaggio diventa anche da sorseggiare.

Quando è aperta e come visitarla

Villa dei Vescovi è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18 (fino alle 17 dal primo ottobre al 21 dicembre).

L’ingresso costa 11 euro (6 euro per under 18 e studenti fino ai venticinque anni) ed è gratuito per gli iscritti al FAI, bambini fino ai cinque anni e residenti. Il sabato e la domenica sono previste visite guidate (con un sovrapprezzo). I biglietti per partecipare sono in vendita anche online nel sito fondoambiente.it.

Gli eventi: Giornate FAI ed Herbarium

Tra i prossimi eventi in programma a Villa dei Vescovi, oltre naturalmente alle Giornate Fai di Primavera (22-23 marzo), il 6 aprile prima edizione di Herbarium, appuntamento dedicato alle erbe officinali, ai fiori e alle piante organizzato in collaborazione con la vicina Abbazia di Praglia con laboratori, yoga olfattivo, atelier di tisane, mostra mercato e conferenze per spaziare dalla fitoterapia alla mitologia. www.villadeivescovi.it.

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