Autostrade, la Brescia-Padova parla spagnolo
Milano - Intesa Sanpaolo rende noto che i soci di Reconsult - Famiglia Tabacchi, Gruppo Astaldi e Intesa Sanpaolo stessa - hanno raggiunto con il Gruppo Abertis un accordo nel cui ambito è prevista la cessione delle partecipazioni che la Banca detiene in Reconsult e Oldequiter, società titolari complessivamente del 51,4% del capitale sociale di A4 Holding.
Le principali attività di A4 Holding sono le autostrade A4 Brescia-Padova e A31.
L'acquisizione prevede per Abertis il pagamento di un importo totale di 594 milioni di euro, che verrà corrisposto al termine del mese di gennaio 2023 (ad eccezione di 5 milioni di euro che saranno pagati alla chiusura dell'operazione, prevista nei prossimi mesi).
Attualmente A4 Holding gestisce complessivamente 235 chilometri di autostrade nella Regione Veneto.
L'accordo è subordinato, tra le altre condizioni, all'approvazione da parte del Governo italiano del prolungamento dell'autostrada A31 (progetto Connessione Nord), un piano di investimenti di importanza strategica per il Paese.
Il closing dell’operazione è previsto entro la fine di luglio 2016, subordinatamente, tra l’altro, all’ottenimento delle autorizzazioni previste e alla conferma dell’estensione della concessione al 2026.
Descrizione delle attività
A4 Holding gestisce il tratto a tre corsie per lato di marcia dell’autostrada A4 noto come “La Serenissima”, che collega le città di Brescia e di Padova attraverso 146 km.
Si tratta della terza autostrada per volume di traffico in Italia, con un indice di Traffico Giornaliero Medio (TGM) di 91.000 veicoli.
L’autostrada A31 (Autostrada della Valdastico), che si estende per una lunghezza di 89 chilometri, può contare su un TGM di 12.000 veicoli, si divide in due tratte: la Vicenza-Piovene Rocchette di 36 chilometri e la Vicenza-Badia Polesine di 53 chilometri.
Il contratto di concessione di entrambe le autostrade – A4 e A31 – scade nel 2026, soggetto all’approvazione del prolungamento dell’A31.
Il prolungamento dell’autostrada A31
L’accordo raggiunto include un piano completo di investimenti relativo all’autostrada A31, che implica la costruzione di una nuova autostrada che completerà la connessione della tratta già esistente con l’autostrada A22.
Come risultato, la A31 diventerà il percorso più breve e rapido tra l'Europa centrale e quella orientale, con un forte potenziale di attrarre volumi consistenti di traffico dall'Italia del nord verso la costa Adriatica.
Il progetto è subordinato all’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) del Governo Italiano.
La definizione del tracciato del progetto è nella fase finale di negoziazione tra le Autorità locali della Provincia di Trento, la Regione Veneto e il Governo Italiano.
L’importanza dell'operazione per Abertis
Con l'acquisizione delle due autostrade, il Gruppo Abertis fa il proprio ingresso nel settore autostradale italiano e incrementa la sua posizione come leader di settore a livello internazionale, con più di 8.500 chilometri di autostrade in gestione.
Dal punto di vista finanziario, l'acquisizione dei due asset consentirà ad Abertis di consolidare nel proprio bilancio circa 610 milioni di euro di ricavi e circa 200 milioni di euro di EBITDA ogni anno.
Pertanto, l'Italia rappresenterà il 6% dell'EBITDA di Abertis.
L’incorporazione di queste attività nel portafoglio di Abertis permetterà al Gruppo di sfruttare il proprio know-how industriale, nonché di costituire in Italia un trampolino per lo studio di nuovi possibili progetti in un'economia stabile e matura, dotata di una lunga e comprovata esperienza nel settore delle concessioni autostradali.
Grazie a questa operazione Abertis rafforza il proprio impegno nella realizzazione del Piano Strategico 2015-2017, entrando in un mercato target e dimostrando la capacità di investire secondo una logica finanziaria in grado di creare valore per i propri azionisti.
ABERTIS
Abertis è un’azienda spagnola leader internazionale nella gestione di strade a pedaggio, con oltre 8.500 chilometri di strade ad alta capacità nel mondo e più di 15.000 dipendenti.
Il suo processo di internazionalizzazione, tutt’ora in corso, ha portato la società ad essere presente in 12 Paesi in Europa, negli Stati Uniti ed in America Latina.
E’ il primo operatore a pedaggio in Paesi come Spagna e Cile, con una presenza importante anche in Francia, Brasile e Puerto Rico, oltre ad avere partecipazioni in diversi concessionari in Regno Unito, Argentina e Colombia.
Il Gruppo Abertis, inoltre, ha diverse partecipazioni rilevanti in società che operano nel settore della gestione delle infrastrutture di telecomunicazione: ha una partecipazione del 34% in Cellnex Telecom, il più grande operatore indipendente europeo d’infrastrutture di telecomunicazione per la telefonia mobile e la trasmissione, con una rete che comprende più di 15.000 antenne, ed è l’azionista di maggioranza (57,05%) di Hispasat, l'azienda leader satellitare in America Latina, con sette satelliti in orbita.
Attualmente il 70% del fatturato del Gruppo è generato fuori dalla Spagna.
Particolarmente importanti in questo senso sono Paesi come la Francia, il Brasile e il Cile nei quali Abertis ha investito dal 2003 circa 19.000 milioni di euro.
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