Volksbank rifà il look al suo marchio puntando all’espansione in tutto il Nordest

Il management smentisce i rumor su una possibile alleanza con Cassa di Risparmio-Sparkasse: «L’istituto è concentrato  esclusivamente sulle proprie attività»

Alexander Ginestous
Il quartier generale di Volksbank a Bolzano
Il quartier generale di Volksbank a Bolzano

BOLZANO. Volksbank si rifà il look e reinventa in chiave moderna la storica “V” presente nel suo marchio. Un cambiamento del proprio corporate design che la banca altoatesina ha messo in atto per tracciare la nuova rotta intrapresa per il futuro, sempre più incentrata verso l’unione delle culture che popolano la Provincia di Bolzano, quella italiana e tedesca. «Abbiamo deciso di rinnovare il marchio nel rispetto di una tradizione che va avanti ormai da vent’anni. Questa nostra nuova identity conferisce maggiore visibilità alla banca ed è la somma di tutte le prestazioni dell’azienda, realizzate da ogni singolo collaboratore», spiega il presidente Lukas Ladurner.

Lo studio per il nuovo marchio
Lo studio per il nuovo marchio

Nel concreto, il nuovo design punta a rendere il marchio all’avanguardia in ambito digitale e nelle nuove applicazioni. La “V” centrale è stata rafforzata attraverso nuove proporzioni, dal maggiore spazio intorno e dal contorno bicolore. In questo modo il marchio è stato valorizzato, senza perdere la sua riconoscibilità. Il carattere scelto è sans serif, per garantire una visibilità eccellente in tutte le applicazioni, in particolare sui dispositivi mobili. Gli storici colori blu e arancione rimangono invariati, poiché sono sinonimo di continuità e riconoscibilità.

Il nuovo marchio
Il nuovo marchio

La decisione di cambiare marchio è però anche espressione del Piano industriale “Sustainable 2023”, presentato meno di un anno fa, e che mira a dare un nuovo indirizzo all’azienda e al raggiungimento di determinati obbiettivi come una migliore capacità di servizio verso i clienti, un approccio sempre più maggiore verso le tematiche della sostenibilità, una gestione oculata dell’attivo, il miglioramento dei processi interni per renderli sempre più efficienti e ancora più investimenti sul capitale umano. Ma nasce anche dal fatto che la banca al giorno d’oggi opera su un piano multicanale, motivo per cui il marchio deve risultare funzionale su qualsiasi piattaforma d’azione.

Due gruppi di lavoro

Per lo sviluppo del nuovo marchio sono stati creati due gruppi di lavoro trasversali composti da quindici persone ciascuno, uno formato da collaboratori italiani e uno con collaboratori tedeschi, col compito di analizzare nel dettaglio la percezione del marchio Volksbank all’interno delle diverse aree di mercato e di valorizzarne il posizionamento creando una percezione nitida del marchio stesso. Un processo strutturato che ha coinvolto anche i clienti stessi, interpellati per capire gli aspetti in cui la banca può migliorare. «Abbiamo rivelato un Net Promoter Score (valore usato per valutare la fedeltà in una relazione impresa-cliente, ndr) in forte crescita che ha permesso di delineare diversi valori alla quale associare la banca. Attraverso i gruppi di lavoro poi è stato possibile condensare questi elementi che compongono l'identità di Volksbank, che sono la lungimiranza, la forte presenza e la nostra dinamicità. Il nostro impegno in futuro sarà quello di mantenerli vivi», prosegue Ladurner, che ha voluto cogliere anche l’occasione per spazzare via le voci di una possibile alleanza con Cassa di Rispamio-Sparkasse, affermando come la banca sia esclusivamente concentrata sulle proprie attività.

Il direttore Alberto Naef e il presidente Lukas Ladurner
Il direttore Alberto Naef e il presidente Lukas Ladurner

Il nuovo design della banca verrà introdotto in maniera graduale a partire già da questo mese di novembre, con l’aggiornamento dei canali di comunicazione e di servizio con i clienti. Le insegne delle filiali saranno invece sostituite nel corso dei prossimi due anni, mentre le carte di debito e di credito saranno rinnovate nel 2022. «Il nostro obiettivo e che i nostri clienti ci continuino a scegliere con fiducia e a raccomandarci ai loro conoscenti, oltre al far avvicinare gli attuali non clienti – spiega Alberto Naef, direttore generale di Volksbank -. Vogliamo continuare a crescere anche sul territorio del Triveneto dove vediamo una buona ripresa dopo le scorie lasciate dalla crisi Covid, continuando a offrire il nostro supporto alle Pmi e non solo. Siamo una banca dinamica e pragmatica che offre soluzioni d’avanguardia ed utili all’attività dei clienti, nonché è attenta alla sostenibilità del territorio». Una visione, questa, in linea con il Piano industriale che prevede uno sviluppo dei volumi fino a raggiungere 12,3 miliardi nel 2023, con una raccolta diretta superiore a 8,8 miliardi, rispetto agli 8,2 miliardi del 2019.

La conferenza stampa
La conferenza stampa

La banca

Volksbank, la Banca Popolare dell’Alto Adige, è stata fondata nel 1886 con sede a Bolzano, ed è presente come Banca regionale oltre che sul mercato d’origine dell’Alto Adige anche nel Nordest d’Italia nelle province di Trento, Belluno, Treviso, Pordenone, Vicenza, Padova e Venezia. Le filiali di Volksbank complessivamente operative sono 159, ci lavorano circa 1.300 collaboratori. La banca ha superato bene la sfida del Covid, chiudendo il 2020 con un utile netto di 16 milioni di euro e solidi indicatori patrimoniali, erogando 1,2 miliardi di nuovi finanziamenti, ed incrementando anche la raccolta diretta dalla clientela da 7,6 miliardi di euro a 8,1 miliardi di euro.

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