Il Veneto guida la ripresa del Nord dopo la pandemia

La previsione di crescita del Pil il prossimo anno è di +7,8% contro il +5,4 della media delle regioni del Centro e del Nord. Rapporto Svimez: «le strutture produttive regionali più mature e integrate nei contesti internazionali perdono più terreno nella crisi ma riescono anche a ripartire con più slancio, anche se a ritmi insufficienti a recuperare le perdite del 2020»

UDINE - Si accentua il divario tra Nord e Sud per quanto riguarda la ripartenza nel 2021 dopo lo tsunami economico dovuto al coronavirus.

Nell’ultimo rapporto Svimez, si evidenzia infatti che l’andamento del Pil per quanto riguarda l’anno prossimo è più differenziato su base regionale rispetto all’impatto del Covid-19 nel 2020: il Mezzogiorno farà segnare il +2,3% rispetto al Centro-Nord (+5,4%).

L’unica regione italiana che recupera in un solo anno i punti di Pil persi nel 2020 è il Trentino.

epa06574433 Multi function mono cameras are tested at an assembly line at the Conti Temic microelectronic GmbH plant in Ingolstadt, Bavaria, Germany, 2 March 2018. The Nuremberg-based company was founded in 1997 and is since 2002 part of the German Continental Corporation. Their list of products contains all kinds of detection and measuring sensors for the automobile industry and also includes devices for electronic assisted driving. EPA/LUKAS BARTH
epa06574433 Multi function mono cameras are tested at an assembly line at the Conti Temic microelectronic GmbH plant in Ingolstadt, Bavaria, Germany, 2 March 2018. The Nuremberg-based company was founded in 1997 and is since 2002 part of the German Continental Corporation. Their list of products contains all kinds of detection and measuring sensors for the automobile industry and also includes devices for electronic assisted driving. EPA/LUKAS BARTH

A seguire, le tre regioni settentrionali del «triangolo della pandemia» guidano la ripartenza del Nord: +7,8% in Veneto, +7,1% in Emilia Romagna, +6,9% in Lombardia.

Segno, questo, spiega il rapporto, che «le strutture produttive regionali più mature e integrate nei contesti internazionali perdono più terreno nella crisi ma riescono anche a ripartire con più slancio, anche se a ritmi insufficienti a recuperare le perdite del 2020».

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