Diesel, Gruppo Otb, si riappropria della logistica
Dei tre siti veneti della provincia di Vicenza, due verranno gestiti direttamente dall’azienda
VICENZA. Diesel, Otb, si riappropria della logistica.
Dei tre cantieri Veneti, che insistono sulla provincia di Vicenza, due (Molvena e Noventa Vicentina) verranno gestiti in maniera diretta dall'azienda. Solo un magazzino (Isola Vicentina) manterrà una gestione con appalto, riducendo però in maniera significativa la filiera.
A ripercorrere un percorso che ha portato il gruppo a decidere di gestire in proprio il servizio, è la Cgil che ricorda come, nel 2017, si era giunti a discutere della chiusura del sito Diesel di Limena e del licenziamento di oltre 100 lavoratori. Da lì si iniziò a mettere in discussione le modalità di gestione della logistica, oggetto di di un accordo che due anni più tardi portò Otb a decidere di sperimentare il primo cantiere Diesel Veneto a gestione diretta a Marostica.
«Il modello funziona – spiegano dalla Filt Cgil –, e nel 2021 è stata avviata una nuova discussione sul processo organizzativo degli altri tre stabilimenti Diesel veneti», conclusasi con un accordo siglato nella sede della Regione.
Circa 300 i lavoratori internalizzati dal Gruppo in questa operazione-
Il risultato è che dei tre cantieri Veneti di Diesel, due verranno gestiti in maniera diretta dall'azienda. Solo un magazzino manterrà una gestione con appalto, riducendo però in maniera straordinaria la filiera: in questa realtà infatti Otb decide di tenere per sé il core businnes della logistica, assumendo in maniera diretta i lavoratori impegnati in tali mansioni, mentre la gestione del magazzino viene affidata a una società (e non più a cooperative o a multinazionali) con cui rafforzare il proprio rapporto, investendo in maniera significativa per garantire la svolta organizzativa richiesta dal sindacato.
«La nostra Regione - dichiara Romeo Barutta, della segreteria Filt Cgil Veneto - è ancora una volta apripista nel settore. Le maggiori vertenze e gli accordi più importanti del 2021, anno della ripresa economica del Paese, sono quelli che interessano il mondo della logistica (tra tutte si pensi alle internalizzazioni in Fedex e Dhl), segnando delle pagine di avanzamento strategico della discussione. Se è vero, come è vero, che la logistica rappresenta in maniera sempre più decisa il core businness delle aziende, allora anche il lavoro della logistica va rivisto: lasciamoci definitivamente alle spalle le discussioni sul lavoro “povero”, su carichi e scarichi dei facchini. La vera sfida del futuro, e le recenti vicende lo hanno chiarito, è promuovere un lavoro sempre più qualificato e strategico, ricco di professionalità e di competenze, di un lavoro capace di creare un valore aggiunto, di un lavoro qualificato e dignitoso».
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