Fedrigoni: creatività, innovazione e sostenibilità le qualità per conquistare una leadership mondiale

La multinazionale veneta è il primo operatore al mondo nelle etichette per i vini e nelle carte speciali. Ha chiuso il primo trimestre con ricavi per 517,7 milioni e 83,5 milioni di Ebitda

VERONA. La ricerca di soluzioni innovative e  di materiali sostenibili sono alcune delle leve del successo di Fedrigoni, la multinazionale veneta che negli anni ha conquistato la leadership mondiale nella produzione di etichette per il vino, carte speciali per il packaging di lusso e materiali autoadesivi, che consolida la propria posizione archiviando il primo trimestre 2022 con 517,7 milioni di euro di ricavi e un Ebitda Adjuster di 83,5 milioni.

Un trend che “batte” il difficile momento congiunturale caratterizzato dalla crisi delle materie prime, dalla corsa dei prezzi dell’energia e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina, e che i pone in linea con gli ottimi risultati raggiunti nel 2021 con ricavi per 1.602,9 milioni (+22% rispetto al 2020) distribuito tra Italia (393,5 milioni, +20,9% sull'anno precedente), Europa (752,2 milioni, +16,6%) e resto del mondo (457,2 milioni, +32,8%), un Ebitda Adjusted di 214,8 milioni (+29%) e un Ebitda Adjusted Proforma di 221 milioni (+12%).

La sede di Verona di Fedrigoni
La sede di Verona di Fedrigoni

Il Gruppo, 4.500 dipendenti in 27 Paesi, 52 centri di produzione, taglio e distribuzione e 25.000 prodotti, cui si aggiungono le migliaia di soluzioni realizzate in esclusiva per i grandi brand della moda e del lusso, sta portando avanti «il proprio piano strategico – spiega Marco Nespolo, amministratore delegato di Fedrigoni  –  e la piena continuità del business, tenendo fede agli impegni presi con i clienti, grazie a un intervento preventivo sui nostri processi, sugli approvvigionamenti e sui trasporti, in modo da fronteggiare il protrarsi dell’emergenza sanitaria e la carenza e il rincaro delle materie prime. E, considerati gli ottimi risultati in particolare degli ultimi 12 mesi (marzo 2021-marzo 2022), rimaniamo ottimisti per il futuro, nonostante le tensioni per la guerra in Ucraina».

Produzione di carta a Cordenons
Produzione di carta a Cordenons

«Abbiamo proseguito sul piano di attrazione dei talenti (oltre 377 nuove assunzioni in tutto il mondo, 900 negli ultimi tre anni) e sulla loro crescita - continua Nespolo - ed esteso la nostra presenza globale in Europa, America Latina, USA e Asia, grazie ad aperture in UK, Polonia, Cina, Indonesia, Filippine e a 3 nuove acquisizioni per rafforzare il nostro posizionamento sul mercato, ampliare la capacità produttiva e arricchire il nostro portafoglio di prodotti premium. Abbiamo infatti acquisito l’americana Acucote, la messicana Rimark e il 70% di una newco, in joint venture con Tecnoform, per la produzione di soluzioni innovative per il packaging in cellulosa termoformata, che insieme alle operazioni di M&A condotte nel primo trimestre 2022 (l’azienda spagnola Divipa e la francese Tageos specializzata nell’RFID) hanno fatto salire a 8 le acquisizioni degli ultimi 3 anni. Abbiamo inoltre spinto l’acceleratore sugli investimenti, con oltre 66,6 milioni di euro investiti lo scorso anno (+40,4% rispetto al 2020) per aumentare la capacità produttiva e sviluppare nuovi prodotti; budget che intendiamo ulteriormente incrementare per il 2022».

Marco Nespolo
Marco Nespolo

Un’altra scelta strategica ha riguardato «il riposizionamento negli ultimi tre anni delle due business unit verso segmenti di offerta premium, in grado di assorbire gli aumenti di prezzo e compensare l’incremento generale dei costi a monte. – racconta Nespolo –. Nel 2021, infatti, entrambe le divisioni sono cresciute in termini di volumi e fatturato: 700,2 milioni di euro le revenue delle carte speciali per il packaging di lusso e altre soluzioni creative (+22,8% sul 2020) e 937,6 milioni quelle delle etichette e materiali autoadesivi (+20,7%)».

L’impegno sulla sostenibilità permea l’intera strategia del Gruppo. Sul fronte dell’impatto ambientale, sono state ridotte dell’1,5% le emissioni assolute di CO₂ a fronte di un aumento dei volumi di circa il 5%, l’acqua pulita restituita all’ambiente ha superato l’obiettivo al 2030 (97% contro un target del 95%), i rifiuti recuperati sono arrivati all’84%, i volumi di prodotti con caratteristiche ESG avanzate sono raddoppiati.

Infine il sociale, con la riduzione significativa degli infortuni (-32%) e un avanzamento delle donne nei ruoli di vertice: nel ‘21 le donne in posizione manageriale hanno raggiunto il 25%

«Un altro importante ruolo di Fedrigoni - aggiunge Nespolo - è quello di supportare i clienti nella transizione ecologica: dalla sostituzione della plastica con materiali più ecologici come la carta, alla creazione di materiali autoadesivi che nascano da materie prime sempre più riciclabili, fino al supporto dei clienti nella gestione sostenibile dei rifiuti che vengono riusati come materie prime in nuove filiere, anziché essere destinati alla discarica, secondo un modello virtuoso di circolarità».

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