Funivie: il sedile, riscaldato, diventa intelligente

Lo ha realizzato l’altoatesina Leitner: dotato di sensori, rileva la temperatura e attiva, se necessario, il suo riscaldamento. Al debutto ora sugli impianti di Kitzbühel

VIPITENO. Rileva la temperatura della superficie dei sedili di seggiovie e cabinovie, trasmette i dati al sistema che a sua volta,  in base ai parametri ricevuti, attiva o meno il riscaldamento delle sedute favorendo così un prezioso risparmio energetico.

Si chiama Intelligent Heat Detector (IHD), ed è la nuova tecnologia realizzata dall’altoatesina Leitner per il mondo sci che ha debuttato in questi giorni sugli impianti di Kitzbühel.

L’idea è partita qualche mese fa proprio dalla società austriaca che gestisce la celebre stazione sciistica: come rendere gli impianti più sostenibili? Per rispondere a questa domanda è stato aperto un concorso di idee attraverso cui è stata poi trovata la soluzione più efficace grazie allo sviluppo e alla sua implementazione da parte dei tecnici di Leitner.

Fino ad oggi i sedili riscaldati che gli sciatori hanno avuto modo di utilizzare in molti impianti non solo d‘oltreconfine ma anche in Italia, si affidavano a un collaudato sistema che consentiva di procedere ad una sistematica ricarica del riscaldamento ad ogni passaggio delle seggiovie o cabinovie in stazione. Ricarica che talvolta però non era necessaria, per via ad esempio delle elevate temperature esterne o della scarsa presenza di sciatori in alcuni orari o periodi stagionali.

Il sistema IHD, che può essere implementato agevolmente su impianti già oggi dotati di sistema di riscaldamento dei sedili, è entrato in funzione ufficialmente per la prima volta a Kitzbühel, sulla cabinovia dieci posti Fleckalmbahn e sulla seggiovia otto posti Ochsalm, entrambi impianti realizzati da Leitner.

HTI Il Gruppo High Technology Industries (HTI) è protagonista a livello mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner e Poma), dei battipista e veicoli cingolati (Prinoth), dell’innevamento programmato (Demaclenko) e dell’energia eolica (Leitwind).

Dopo aver superato il miliardo di fatturato nel 2018 e 2019, il Gruppo HTI ha chiuso il 2020, segnato dalla pandemia Covid, con un fatturato di 887 milioni di euro, investendo 26,9 milioni in ricerca e sviluppo e 23,8 milioni in beni strumentali. Sono oltre 3.800 i collaboratori del Gruppo HTI operativi nel mondo.

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