I droni Fincantieri sorveglieranno ponti e gallerie sulle autostrade
TRIESTE Fincantieri sorveglierà con i droni le autostrade italiane. É l’ultimo atto della svolta industriale del gruppo triestino. Non solo crociere, ma una diversificazione produttiva che parla di ponti, dighe, grandi manufatti. Si spiega così, dopo la nascita di Fincantieri Infrastructure e la costruzione del nuovo ponte di Genova con Webuild, il lancio di una nuova missione industriale in tandem con Autostrade Tech e il colosso informatico Ibm. Fincantieri NexTech, società che nasce con una forte specializzazione nelle tecnologie legate alla difesa e nella cybersecurity, scende in campo con Aspi per dare una svolta alla sicurezza della rete autostradale su ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie italiane. Il sistema Argo (cosi si chiama) per il monitoraggio delle opere, realizzato con Fincantieri e Ibm, rappresenta per Aspi «una rivoluzione copernicana», ha detto l’ad di Autostrade Roberto Tomasi.
Il nuovo sistema entrerà in funzione già nelle prossime ore sulle 430 opere delle due Direzioni di Tronco autostradali di Cassino e Bari e sarà ampliata nei prossimi 30 giorni nella totalità dei 1.943 ponti e dei 2.000 cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia. Si tratta del primo progetto che descrive il cambiamento dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi. La società così lancia un piano industriale da 14,5 miliardi di investimenti e di 7 miliardi di manutenzioni alleandosi con il gruppo triestino che mette il suo status di grande gruppo internazionale per cambiare corso alla gestione delle infrastrutture nel Paese: «Nel piano industriale valorizziamo grazie a Fincantieri la nostra capacità ingegneristica», ha detto Tomasi.
Nei prossimi anni Aspi punta a trasformare i 3000 km di rete in gestione in vere e proprie smart roads, dove le auto connesse dialogheranno con i sistemi di Autostrade per ricevere in tempo reale informazioni sulla sicurezza grazie anche ai droni di Fincantieri. Il direttore centrale di Fincantieri Nextech Giancarlo Cicalini , ha spiegato come i droni “faranno la Tac ai manufatti” sulle autostrade irradiandoli di punti luce e determinandone stabilità e assetto in tempo reale. In campo anche l’analisi 3D e l’intelligenza artificiale.
Tomasi ha poi descritto un futuro in cui sarà possibile viaggiare con l’auto elettrica effettuando una ricarica nelle principali piazzole di sosta in soli 20 minuti e dove l’energia sarà prodotta principalmente attraverso fonti rinnovabili. Il Ceo del gruppo triestino Bono ha spiegato che in questa nuova visione strategica delle autostrade andrebbero stabiliti protocolli di sicurezza internazionali come accede per le navi da crociera: «Fincantieri ha uno straordinario patrimonio di know-how in molteplici ambiti, maturato attraverso la gestione di processi e progetti molto complessi. L'accordo con Aspi conferma la validità della strategia di ampliamento delle nostre competenze, un percorso che ci ha permesso nel tempo di rafforzare il Gruppo e di fare sistema sempre con partner di primo piano. Sappiamo che la tecnologia è fondamentale ma solo se accompagnata da una visione del futuro».
Fincantieri diventa sempre più centrale nella gestione delle infrastastrutture del Paese, in nome di una storia che risale ai tempi dell’Iri. Questo sistema di nuova generazione per il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture autostradali che entrerà in esercizio sulla rete Aspi alla fine del mese. Le intese prevedono che il sistema sia messo a disposizione anche delle altre concessionarie autostradali a livello europeo. —
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