La Netflix italiana per fisioterapisti diventa internazionale
La start-up FisioScience portare oltreconfine il suo innovativo modello di formazione e divulgazione scientifica in fisioterapia. Niccolò Ramponi: «Albania, Francia e Spagna sono i primi step». Già organizzato il primo seminario on line per 500 professionisti e studenti del Pakistan

VERONA. La start-up FisioScience vuole portare oltreconfine il suo innovativo modello di formazione e divulgazione scientifica in fisioterapia. “Albania, Francia e Spagna sono i primi step. Ci sono opportunità, anche se il mercato estero è più competitivo di quello italiano”, annuncia l’amministratore Niccolò Ramponi. Intanto con il progetto FisioScience International è stato organizzato il primo seminario on line interamente in inglese per 500 professionisti e studenti del Pakistan.
Ramponi, fisioterapista veronese 26enne, ha fondato la società nel 2018 insieme ai giovani colleghi Valerio Barbari, Stefano Diprè, Giandomenico Campardo e Paolo Torneri. L’obiettivo di FisioScience è sviluppare la fisioterapia basata su evidenze scientifiche. “In un’epoca in cui le fake news fanno da padrone nella vita quotidiana e nelle notizie che circolano sui social network, anche nel mondo della divulgazione scientifica in fisioterapia serviva un cambiamento più orientato verso la scienza”, spiega Ramponi. E i risultati in Italia sono incoraggianti.

Il primo anno FisioScience ha iniziato con la divulgazione quotidiana attraverso i social media di contenuti basati sulla letteratura scientifica di ricercatori di tutto il mondo. “Volevamo rendere la scienza fruibile per tutti, in modo rapido e veloce, così che i fisioterapisti di tutta Italia potessero migliorare le proprie conoscenze e competenze e migliorare il settore della riabilitazione”, racconta Ramponi.

A fine 2019 sono partiti i corsi su vari argomenti a cui hanno partecipato sinora oltre 600 fisioterapisti. E a fine 2020 è stata avviata la casa editrice specializzata indipendente. I primi due libri su scienza e clinica del dolore e pratiche di trattamento su basi scientifiche, scritti dai fondatori di FisioScience e da docenti delle Università di Genova e di Roma Tor Vergata, hanno venduto oltre 1500 copie in pochi mesi. E con le università si è ultimamente rafforzata anche la collaborazione formativa, con seminari di FisioScience per gli studenti in vari atenei: Verona, Politecnico delle Marche, Insubria, Sassari, Cagliari, Torino.
I fisioterapisti utenti di FisioScience sono soprattutto liberi professionisti del Nord Italia, che hanno in genere pazienti giovani e fisicamente attivi, spesso con esigenze di trattamenti per lesioni in seguito a pratica sportiva. “Gli argomenti più richiesti per la formazione sono infatti gestione del dolore, riabilitazione post lesione del crociato che è un infortunio molto frequente tra gli sportivi, e allenamento della forza in fisioterapia”, osserva Ramponi. “L’approccio in ogni caso è verso il trattamento attivo, in cui i pazienti siano consapevoli del problema e con l’aiuto del fisioterapista intraprendano le azioni per risolverlo, per esempio corretto svolgimento di esercizi in autonomia e cambiamento di stili di vita”.

Anche formazione ECM per i professionisti. Ci sono i corsi singoli per una ventina di weekend all'anno su vari temi, e la piattaforma FisioScienceClub con oltre 450 iscritti. Nel primo caso sono corsi in presenza, anche se per un certo periodo organizzati solo on line causa Covid-19. “E a fine giugno dovrebbe arrivare l'accreditamento diretto dal Ministero della Salute che ci renderà completamente autonomi in materia di organizzazione e accreditamento corsi”. Nel secondo caso si tratta di una community per discutere e confrontarsi su casi clinici riscontrati dai professionisti nella loro esperienza lavorativa quotidiana. A disposizione anche più di un’ora a settimana di contenuti formativi on line in diretta e registrabili di docenti universitari, fruibili on demand a qualsiasi ora e da qualsiasi dispositivo. “È stato pensato per rendere sempre più facile e personalizzata la formazione, cosicché ogni fisioterapista possa decidere quando formarsi in base alla propria disponibilità di tempo. È un Netflix per fisioterapisti, con più di 70 ore di contenuti nel 2021 disponibili con una quota annuale d’iscrizione di 129 euro”, conclude Ramponi.
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