Somec firma il primo contratto integrativo: più soldi alle mamme e i papà stanno a casa coi bebè
Rafforzata anche la tutela dei più fragili. L’azienda si fa carico di un’aspettativa aggiuntiva retribuita al 30 % nei casi di gravi patologie e istituisce la “banca ore solidale” così che i colleghi più “fortunati” possano donare ore di ferie non godute a chi ha gravi problemi di salute o in famiglia
SAN VENDEMIANO. Sostegni alla famiglia e azioni che incentivano la parità genitoriale. Sono solo alcune delle novità introdotte per i 230 dipendenti della Somec spa, parte del Gruppo Somec, specializzata nella realizzazione di grandi progetti chiavi in mano nell’ambito civile e navale, dagli involucri vetrati ai progetti architettonici speciali.
È stato infatti firmato a fine giugno il primo contratto integrativo che apre ad un mondo di garanzie, dopo l’accordo sperimentale del 2019 che prevedeva solo un premio di risultato.
«Abbiamo avviato un percorso che amplia gli incentivi nella dimensione sociale, promuovendo ad esempio le pari opportunità uomo-donna», raccontano dalla direzione Risorse umane. «Quando nasce un bambino nel 99,9% dei casi è la donna a stare a casa. A tutte le dipendenti che scelgono l’astensione facoltativa (fino ai 6 anni di vita del bambino), dopo aver usufruito di quella obbligatoria, abbiamo incrementato la retribuzione dal 30 al 40%, a condizione che l’altro genitore, presumibilmente il padre, fruisca di 15 giorni continuativi di adesione. Ecco che anche il padre è incentivato ad occuparsi della famiglia».
Tra i sostegni alla famiglia anche il contributo annuale di 400 euro per ridurre l’incidenza della rata dell’asilo nido sul bilancio familiare. «Le borse di studio introdotte per i figli di dipendenti – aggiungono dalla direzione HR - sono previste nell’ottica di favorire l’ascensore sociale: 750 euro per gli allievi più meritevoli delle scuole medie secondarie, da attribuire però secondo un rapporto tra rendimento scolastico e Isee».
Famiglia, ma anche salute e benessere, tra i capisaldi dell’accordo. «La tutela dei più fragili viene rafforzata perché l’azienda si fa carico di un’aspettativa aggiuntiva retribuita al 30 per cento nei casi di gravi patologie, oltre all’istituzione della Banca Ore Solidale con cui i colleghi più “fortunati” possono donare ore di ferie non godute a chi ha gravi problemi di salute o in famiglia». Non solo: «Abbiamo previsto nuovi percorsi per favorire il miglioramento degli stili di vita anche al di fuori dell’ambito lavorativo. L’azienda si farà carico di iniziative che stiamo pianificando per momenti di formazione, come corsi di educazione alimentare e posturale o di informazione sui danni del fumo».
Somec, con 223,4 milioni di euro di fatturato nel 2020, continua il suo percorso di crescita riconoscendo premi legati per la prima volta non solo all’indicatore della redditività, ma anche alla produttività (efficienza nella produzione) e sostenibilità (capacità di produrre con la minor quantità possibile di scarti).
«Tali premi saranno monetizzabili o convertibili, incentivando i dipendenti a trasformarli in strumenti di welfare con la maggiorazione del 10 per cento di valore».
Se quindi il premio di risultato risulta pari, per ipotesi, ad 800 euro, il lavoratore può scegliere di avere 880 euro detassati spendibili con una serie di opzione previste nella piattaforma dedicata. Dall’acquisto di libri scolastici ai voucher spesa fino ai buoni carburanti e corsi di formazione nel rispetto della normativa.
«Le relazioni industriali proseguono così, in un binario di confronto, per scambiarci proposte e soluzioni che migliorano la vita dei lavoratori dentro e fuori l’azienda, contribuendo al contempo alla crescita del business» concludono dall’azienda.
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