Stone Italiana, conflitto e crisi delle materie prime non rallentano la produzione
L’azienda che si occupa della lavorazione del quarzo archivia il ‘21 con 26 milioni di ricavi e pianifica nuovi investimenti. «Si fermi la guerra»
VERONA. A fronte della grave situazione internazionale, Stone Italiana che si occupa della lavorazione del quarzo per l’architettura moderna, ha confermato e rassicurato che la capacità produttiva dei due stabilimenti di Zimella e Villesse (Gorizia) continua a pieno regime, mantenendo ad oggi inalterati i volumi.
«Consapevoli che la grave crisi sta coinvolgendo Paesi che rappresentano fonti primarie di approvvigionamento di materie prime ed energia, nonché dove abitano clienti e amici – fa sapere lo staff dell’azienda – siamo oggi in grado di garantire la continuità della nostra produzione. Allo stesso tempo, Stone Italiana monitora con grande attenzione e preoccupazione gli sviluppi del conflitto e condanna la follia della guerra, auspicando un’urgente e definitiva risoluzione del conflitto. Tutte le donne e gli uomini della famiglia Stone Italiana esprimono profonda vicinanza a chi in questo momento si trova suo malgrado a vivere in prima persona le conseguenze terribili della situazione geopolitica attuale».
Oggi Stone Italiana, nata nel 1979 all’intuizione geniale e lungimirante di Roberto Dalla Valle, è considerata tra le eccellenze italiane del settore.
Ambasciatrice della creatività italiana nel mondo, offre ad architetti, progettisti e marmisti un prodotto a base marmo o quarzo con infinite soluzioni cromatiche e di elementi che arricchiscono la materia prima rendendola raffinata e preziosa, completa dei più alti valori tecnici. Due gli stabilimenti dove sono impiegati 106 addetti complessivamente.
L’azienda ha registrato nel 2021 un fatturato di 26 milioni di euro ed i piani di investimento previsti per il 2022, prevedono lo sviluppo della digitalizzazione dei processi industriali in ottica 4.0, il miglioramento degli strumenti informatici dell’azienda finalizzati ad una maggior sicurezza dei dati, infine, un’azione di insourcing di attività attualmente esternalizzate.
Sul fronte della sostenibilità, Stone prosegue il cammino iniziato con la pubblicazione del primo Bilancio di sostenibilità puntando al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento prefissati. Tra i principali vi sono ad esempio, l’incremento di utilizzo di materiali ed inerti riciclati, la quasi totale eliminazione della percentuale di silice libera cristallina durante la produzione infine, la lavorazione del Cosmolite, prodotto green per eccellenza.
Riproduzione riservata © il Nord Est