Verona Fiere, nuove alleanze internazionali
Ai banchi di partenza Fieragricola. Mantovani: «Pronti ad una operazione sul mercato statunitense ed avviare una partnership in Spagna»
VERONA. Il recente incontro del programma “EurHope” dell’Università di Verona, dedicato al futuro dell’Europa, è stato anche l’occasione per ascoltare novità in ambito agroalimentare da due protagonisti del settore come Paolo De Castro, europarlamentare e massimo “paladino” dell’agricoltura italiana in ambito UE, e Giovanni Mantovani, direttore generale di Verona Fiere, ovvero l’ente che organizza due appuntamenti internazionali come Vinitaly e FierAgricola.
Proprio quest’ultima fiera, che si terrà a Verona dal 2 al 5 marzo, verrà preceduta martedì primo marzo da un grande summit internazionale dedicato ai 60 anni della politica agricola comunitaria (PAC), in cui De Castro sarà uno dei protagonisti.
«Quel giorno – dice De Castro - sarà l’occasione per parlare del nuovo piano che ci porterà fino al 2027 e che contemplerà i seguenti obiettivi: garantire un reddito equo agli agricoltori, contrastare i cambiamenti climatici e tutelare l'ambiente, sviluppare aree rurali dinamiche, proteggere la qualità dell’alimentazione e della salute. Sono temi correlati tra loro, perché ci vuole un equilibrio tra economia ed ambiente, quindi il green deal non deve trasformarsi in un aumento dell’imposizione agli agricoltori ed allo stesso tempo deve assicurare una maggiore produzione agricola senza andare a detrimento di qualità e sicurezza del prodotto».
Con De Castro saranno a Verona il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, con il suo omologo francese e diversi esperti europei, nonché i tre presidenti delle associazioni di categoria Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Ettore Prandini (Coldiretti) e Dino Scanavino (Cia-Agricoltori Italiani). FierAgricola sarà l’ennesima dimostrazione della volontà della Fiera veronese di giocare la sua partita in campo europeo ed internazionale, come ha dichiarato Mantovani.
«Dopo questo appuntamento, per la prima volta ne avremo uno dedicato alla logistica europea (Let Expo) e, a seguire, una grande edizione del Vinitaly. Ormai i poli europei del vino – ha detto Giovanni Mantovani – sono tre: noi, Parigi e Düsseldorf, con ProWein. È possibile che in futuro si passi da uno schema a tre ad uno schema a due e dovremo farci trovare preparati. Intanto vogliamo fare una operazione sul mercato statunitense ed avviare una partnership in Spagna».
Negli USA si dovrebbe andare verso la costituzione di una società nordamericana con un partner locale, sul modello di quanto la Fiera ha già fatto in Brasile e, più recentemente in Cina. Proprio la Cina sarà protagonista di una grande fiera del vino, una sorta di Vinitaly asiatico, ovvero “Wine to Asia”, che si terrà a giugno.
Wine to Asia è la prima fiera mondiale di vini e liquori a Shenzhen, è organizzata da Veronafiere ed è una nuova piattaforma di confronto professionale incentrata sul commercio per produttori e rivenditori internazionali per connettersi con mercati di consumo diversificati e potenziali in tutta l’Asia. Shenzhen è infatti al centro di un’area in grande sviluppo che comprende anche Canton, Macao e Hong Kong.
«Alleanze nazionali ed internazionali – conclude Mantovani – per cui guardiamo con interesse al mercato francese, ma anche a quello inglese, dove abbiamo acquisto, in joint venture con Fiera di Parma, la società fieristica londinese Bellavita, per dare sempre più sostegno internazionale alle produzioni agroalimentari nazionali».
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