Autostrade, la A4 Venezia-Trieste passa alla società Alto Adriatico
Per la prima volta in Europa nasce un parternariato pubblico per la gestione autostradale: dalla A4 alla la A28, dalla A23 alla Tangenziale di Mestre e alla A34. Firmata l’intesa tra il ministero delle Infrastrutture e le Regioni Veneto e Fvg. Previsti investimenti per circa 1 miliardo di euro, tra i quali il completamento della terza corsia
ROMA. Al termine di un iter durato anni (la concessione ad Autovie Venete era scaduta enel 2017), la A4 Trieste Venezia, insieme alla A23, Palmanova Udine, la A28 Portogruaro Conegliano, la Tangeziale di Mestre e il raccordo Villesse-Gorizia, passano a Società autostrade Alto Adriatico, la newco costituita 4 anni dalle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, e quindi a totale controllo pubblico.
Nasce così per la prima volta in Europa, un partenariato pubblico-pubblico per il settore autostradale, con una gestione congiunta tra l’amministrazione centrale e i rappresentanti degli enti territoriali
La firma dell’accordo è avvenuta il 15 luglio a Roma al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, e a sottoscrivere l’intesa sono stati il ministro Enrico Giovannini, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
L’accordo è stato predisposto in attuazione del decreto-legge 148/2017 in materia di concessioni autostradali che, nel riconoscere l’interesse strategico del collegamento, ha previsto la sua gestione da parte di una società partecipata dalle Regioni interessate, affidandone la supervisione al Mims. Tra gli aspetti più rilevanti per il territorio e gli utenti che derivano dall’accordo figurano: il blocco delle tariffe; l’attuazione di un programma di investimenti per complessivi 954 milioni di euro, necessari anche al completamento della terza corsia nel tratto autostradale San Donà di Piave-Villesse; interventi di ammodernamento e manutenzione straordinaria della tratta autostradale.
«Nei passati 17 mesi il Mims ha dedicato grande attenzione al settore autostradale, alle sue criticità e alle prospettive di sviluppo, valutando, tra l’altro, l’attualità del sistema concessorio con l’obiettivo di fare chiarezza sulla normativa, di assicurare la sicurezza delle infrastrutture, di potenziare le attività di controllo, di adeguare le convenzioni a favore degli utenti e della parte pubblica, di concludere procedure di revisione contrattuale ferme da tempo – ha sottolineato il ministro Giovannini –. Abbiamo creato anche una Commissione ad hoc per individuare le modalità di aggiornamento e revisione del sistema delle concessioni in linea con le disposizioni comunitarie, i cui lavori sono in fase di conclusione. L’accordo di oggi – aggiunge Giovannini - rappresenta un ulteriore traguardo rispetto alle varie iniziative realizzate dal Mims in questo settore nell’ultimo anno».
Grande soddisfazione per il risultato raggiunto emerge dalle parole del presidente Massimiliano Fedriga. «Non è solo una firma quella apposta all'accordo tra Mims, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Regione del Veneto e la Società Autostrade Alto Adriatico, ma è la pietra miliare di un processo virtuoso che realizza una cooperazione fra Stato e Regioni che così intendono individuare ed attuare degli obiettivi comuni "nei" e "per i” territori. Il primo progetto italiano che consentirà, auspicabilmente nel gennaio 2023, ad una concessionaria autostradale totalmente partecipata da regioni di proseguire nel fondamentale compito di completare la terza corsia della A4 e di gestire l'arteria per 30 anni. Un asse strategico non solo per il nostro Paese, ma anche di collegamento con i Paesi di confine».
«Questo accordo è di importanza assoluta per il nordest, ma direi per tutta Italia – è stata la sottolineatura di Luca Zaia – , perché diamo il via a una società di gestione tutta pubblica con le Regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto protagoniste del futuro di una viabilità autostradale strategica. Mi auguro sia così possibile accelerare la realizzazione della terza corsia della A4 tra San Dona' e Portogruaro, un tratto da tempo estremamente problematico».
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