Mercato del lavoro finalmente in ripresa in Fvg

I dati dell’Osservatorio regionale fotografano una forte ripartenza delle assunzioni, +27,2% rispetto al 2020. La previsione è di ritornare sui livelli pre-Covid entro fine anno 

Un operaio dotato di guanti, occhiali protettivi e mascherina, a lavoro nell'impianto produttivo di Alcantara, uno dei brand pi importanti del Made in Italy, con sede a Nera Montoro, frazione del comune di Narni (TR), in occasione della riapertura dello stabilimento a seguito delle misure imposte dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per arginare la diffusione del Coronavirus, 15 aprile 2020. ANSA/CLAUDIO PERI A worker equipped with gloves, protective glasses and mask, at work in the production plant of Alcantara, one of the most important brands of Made in Italy, based in Nera Montoro, a hamlet of the municipality of Narni in the province of Terni, on the occasion of the reopening of the factory following the measures imposed by the Prime Minister's Office to counter the spread of Coronavirus, 15 April 2020. Alcantara is one of the most important Made in Italy brands. ANSA / CLAUDIO PERI
Un operaio dotato di guanti, occhiali protettivi e mascherina, a lavoro nell'impianto produttivo di Alcantara, uno dei brand pi importanti del Made in Italy, con sede a Nera Montoro, frazione del comune di Narni (TR), in occasione della riapertura dello stabilimento a seguito delle misure imposte dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per arginare la diffusione del Coronavirus, 15 aprile 2020. ANSA/CLAUDIO PERI A worker equipped with gloves, protective glasses and mask, at work in the production plant of Alcantara, one of the most important brands of Made in Italy, based in Nera Montoro, a hamlet of the municipality of Narni in the province of Terni, on the occasion of the reopening of the factory following the measures imposed by the Prime Minister's Office to counter the spread of Coronavirus, 15 April 2020. Alcantara is one of the most important Made in Italy brands. ANSA / CLAUDIO PERI

TRIESTE. Mercato del lavoro dinamico in Friuli Venezia Giulia con incrementi significativi, nel periodo gennaio-luglio 2021 rispetto al 2020, ma non ancora in linea con i livelli pre-Covid, ovvero lo stesso periodo del 2019.

La rilevazione dell’Osservatorio regionale FVG evidenzia 130 mila 267 movimenti di assunzione, +27,2% rispetto allo scorso anno e -6,9% sul 2019, e 108 mila 667 cessazioni di rapporti di lavoro, +17,1% e -7,1%, con un saldo positivo di 21 mila 600 unità, quasi 12 mila in più rispetto allo scorso anno, e -1.328 nel raffronto con lo stesso periodo del 2019.

«Rispetto al 2020 - spiega Carlos Corvino, responsabile dell’Osservatorio - l’incremento delle assunzioni e la tendenza all'aumento delle posizioni di lavoro è netta e intensa, mentre il recupero dell’occupazione dipendente rispetto al periodo pre-pandemia è in linea con l’elevata crescita del Pil (stimato in +5% sia quest’anno che il prossimo)». Osservando l’andamento mensile, negli ultimi tre mesi le assunzioni “lorde”, al netto delle cessazioni, hanno superato il livello del 2019 ed è probabile che la stessa cosa accadrà in agosto. Per cui «la fase di espansione dell’economia dovrebbe portare il mercato del lavoro alla fase pre-pandemica entro la fine dell’anno»,è la previsione di Corvino.

A trainare le assunzioni sono soprattutto i contratti a tempo determinato, +23,1% sul 2020, la somministrazione, +31,7%, e l’apprendistato, +21,2%; si segnalano in ripresa anche il lavoro intermittente e quello parasubordinato. Segno più - ma su livelli più modesti - anche per i contratti a tempo indeterminato, +2,7%. Rispetto ai settori, buone le performance dell’industria, con la manifattura che mette a segno un +26,8%, e le costruzioni, +27,4, ma la crescita si riverbera anche sugli altri comparti con il terziario a +19,7%, alberghi e ristoranti +18,1%, e agricoltura, +3,2%.

Tra i profili più ricercati ci sono le figure ad alta specializzazione e quelle tecniche, gli operai specializzati e le professioni esecutive. Tra le cessazioni la stragrande maggioranza riguarda la scadenza del contratto a termine. È presto per capire gli effetti dello sblocco dei licenziamenti, ma secondo Corvino non è probabile un loro incremento drammatico.

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