Vaccini ai lavoratori, pronti in Friuli Venezia Giulia sette hub da tremila iniezioni al giorno
Iniziativa di Confindustria Alto Adriatico in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Croce Rossa regionale e Cooperativa Medici Cure Primarie
PORDENONE. Sono stati illustrati venerdì mattina in una conferenza stampa i dettagli della campagna vaccinale «Ancora più sicuri in fabbrica, vaccinati al lavoro», iniziativa di Confindustria Alto Adriatico in stretta collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Croce Rossa regionale e la Cooperativa Medici Cure Primarie Friuli Occidentale che tra qualche settimana – verosimilmente a fine maggio – consentirà di vaccinare, negli hub predisposti nel Pordenonese e nella Venezia Giulia, i dipendenti delle aziende (associate e non) dove non hanno potuto trovare sistemazione, per ragioni logistiche, i moduli conformi alle direttive della Regione.
Sarà proprio la Regione, che sta a sua volta attendendo il via libera da parte del Commissario Figliuolo, a dare il go definitivo alle operazioni. «Noi – ha detto il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti – siamo pronti».
I numeri di questa offensiva alla pandemia, che si affianca a quella che la Regione ha intrapreso oramai da alcune settimane, sono particolarmente significativi: 7 hub vaccinali (4 nel Pordenonese e 3 nella Venezia Giulia, identici nel layout che è quello scaturito dall’esperienza in Pordenone Fiere, più 2 unità mobili messe a disposizione dalla CRI) per complessive 29 linee con una capacità singola giornaliera di circa 100 iniezioni e un totale che sfiorerà pertanto, a regime, le 3 mila inoculazioni/giorno.
Per il momento, come ha precisato Agrusti, che ha ringraziato più volte tutti coloro che sono stati e saranno protagonisti di questa iniziativa, a cominciare dal VP Riccardo Riccardi (presente alla conferenza) che ha messo a completa disposizione delle parti le professionalità della Regione, le adesioni – tutt’ora aperte – sono a quota 40 mila, 25 mila delle quali nella Destra Tagliamento e le altre distribuite tra Trieste, Monfalcone e Gorizia. «Numeri che – ha aggiunto – riteniamo destinati ad aumentare nelle prossime settimane». Proprio per questo la territoriale ha presentato un videoclip di sensibilizzazione alla campagna che sarà proposto su tutti i canali informativi della stessa Confindustria AA, dei partners coinvolti nell’iniziativa e delle emittenti televisive che intenderanno diffonderlo.
Il sistema predisposto, costituito da diversi punti vaccinali distribuiti sul territorio, «di prossimità», risulta essere particolarmente positivo, come confermato anche da Riccardi. A Pordenone gli hub già allestiti sono due e si trovano in Real Asco Park in viale Zanussi (4 linee vaccinali) e in Interporto Centro Ingrosso – all’interno del perimetro di pertinenza della Dogana (3 linee vaccinali). Gli altri sono insediati nelle zone industriali del Consorzio Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento (4 linee) e al Consorzio Nip Maniago (2 linee) cui vanno sommate le 2 linee/unità mobili predisposte dalla CRI che raggiungeranno – con tutta la logistica del freddo necessaria al trasporto delle fiale – realtà produttive minori dislocate in aree meno centrali.
Per la Venezia Giulia i tre punti individuati, per complessive 12 linee vaccinali, sono i seguenti: Trieste, in Porto Vecchio (Salus); Monfalcone, Consorzio Industriale e Gorizia, all’interno di spazi messi a disposizione dal concessionario De Bona. Le linee, è stato precisato ancora dal Presidente, che ha sottolineato come questa vicenda abbia ulteriormente evidenziato quanto salute e lavoro siano legati indissolubilmente, sono state allestite in ottemperanza con le indicazioni contenute nel “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione” del 06 aprile 2021. Gli allestimenti sono stati realizzati con la collaborazione di Pordenone Fiere e Friulintagli.
Degli hub ha parlato il sindaco Alessandro Ciriani dicendo che essi rappresentano, assieme a quelli approntati dalla Regione «con uno sforzo titanico, l’unico scudo per riuscire ad archiviare, speriamo definitivamente, la pandemia». Secondo Daniele Morassut, che ha parlato in rappresentanza delle organizzazioni sindacali, «quest’iniziativa non nasce per caso ma anche in virtù, della consolidata prassi di relazioni industriali, estremamente avanzata, che c’è in questo territorio, posso dire che siamo giunti alla sottoscrizione del protocollo e alla realizzazione degli hub in forza di questo. Ci siamo mossi assieme a Confindustria Alto Adriatico lo scorso aprile – ha ricordato – per garantire la sicurezza nelle fabbriche e siamo andati avanti, assicurando a lavoratori e imprese un processo che si basa sulla necessità di riaprire le attività produttive senza rischi. Garantiamo anche – ha concluso Morassut – una sorta di vaccino sociale che ha nel lavoro in sicurezza il denominatore comune».
Il VP Riccardi ha subito posto l’accento sulla concretezza della collaborazione instauratasi tra Regione, Confindustria Alto Adriatico e sindacati, «l’ultima volta – ha detto – ci siamo visti per capire come si sarebbe potuto agire ed oggi, veramente a poca distanza, siamo qui perché questa cosa è stata fatta e questa è la praticità con cui va affrontato il fenomeno che abbiamo davanti e che va combattuto con tutte le risorse a disposizione». Riccardi ha auspicato un ulteriore incremento delle adesioni, già molto importante, aggiungendo che «la vetta del calvario, me lo auguro, è stata superata; ci sono ancora alcune variabili che ballano – ha aggiunto – tra cui quanto, effettivamente, il processo delle mutazioni potrà incidere nell’andamento del contagio».
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