L'export del Nordest parla inglese

Drammatico il crollo della Russia, nel 2015 il Veneto incassa -30%. Exploit in Usa e Uk per le esportazioni dell'area. Nell'intero anno il Nordest accelera del 4,7%. Il Veneto cresce del 5,3%. Il friuli Vg: 1,3%. Lo dice l'Istat

PADOVA. Resta il Nordest l’area traino dell’economia italiana oltre confine. Nel quarto trimestre 2015, la crescita congiunturale delle esportazioni di beni risulta più ampia infatti per le regioni del Sud (+2,1%) e per l’Italia nord-orientale (+2,0%) che a Nord-ovest (+1,0%) e il Centro (+0,9%). Lo rende noto l’Istat nel suo ultimo rapporto sul commercio estero.


Nel corso del 2015, la crescita dell’export nazionale  ha segnato +3,8%. L’Italia meridionale registra la crescita più ampia (+10,2%); segue il Nordest (+4,7%), il Centro (+4,0%) e quindi l’Ovest (+2,7%).

Le regioni che contribuiscono maggiormente all’espansione dell’ export nazionale nel 2015 sono Piemonte (+7,0%), Veneto (+5,3%), Emilia-Romagna (+4,4%), Lazio (+9,2%), Lombardia (+1,5%) e Basilicata (+145,7%). Tra quelle che forniscono invece un contributo negativo si segnalano Sicilia (-12,4%), Liguria (-4,2%) e Marche (-2,3%). Il Friuli Venezia Giulia si posiziona su una variazione minima dell’1,3% con una decelerazione dell'ultimo trimestre dopo il +6% raggiunto a settembre.

“Mentre per il Veneto i cambiamenti sono marginali per il Friuli il dato cambia parecchio (da +6% dei primi nove mesi a +1,3%) - conferma Alessandro Terzulli, capo degli studi economici Sace -. Questo forte rallentamento è imputabile ai mezzi di trasporto, che passano per la regione da +60% a +4%. Qui c'è sicuramente un effetto della cantieristica in cui anche un solo pezzo di differenza ti muove cifre molto importanti. In parte minore anche dai metalli di base (che hanno un certo peso per l'export regionale)”.


Quanto ai mercati, il Veneto è tra le regioni che, con un +5,5% a meglio contribuito all’aumento delle vendite nei Paesi Ue. Il Friuli Venezia Giulia è negativo per un 0,9%. Extra Ue il Veneto porta a casa nel 2015 uno sprint del 5,1%, Più dinamico il Friuli Vg fuori Europa con un +4,4%.

L’analisi regionale per mercati di sbocco dell’Istat ci dice che il Veneto ha conquistato i paesi di lingua inglese: Usa con un +16,6% e il Regno Unito con un +11,5%. Ma non mancano le soprese: come l'Angola, il Sud Africa, Thailandia e Indonesia che vanno a due cifre.  A impattare, pesantemente il Veneto, c’è la crisi della Russia che ha rallentato la crescita delle esportazioni con un crollo del 30,6%. A Nordest il calo è del 28%.


Quanto a settori, il Veneto macina un +6% nei macchinari e apparecchi , +12% nel settore agroalimentare (prodotti e bevande).


Per le province più dinamiche per export, le principali sono Torino, Potenza, Latina, Vicenza, Treviso, Verona, Firenze e Bologna. Vicenza segna +5,5% nel 2015. Treviso ha un progresso del 5%. Verona segna anch’essa +5,5%. Dinamica particolarmente sostenuta per Belluno (+11,9%).
 

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