Tacchella, Carrera: «Festa scudetto dell’Inter in piazza Duomo, se si torna arancioni faccio causa»

Duro sfogo dell’amministratore delegato dello storico marchio veronese di jeans: «Assembramento che grida vendetta mentre i centri commerciali sono chiusi»

Inter campione d'italia, i festeggiamenti dei tifosi nerazzurri in piazza Castello a Milano, 2 maggio 2021.ANSA/Mourad Balti Touati
Inter campione d'italia, i festeggiamenti dei tifosi nerazzurri in piazza Castello a Milano, 2 maggio 2021.ANSA/Mourad Balti Touati

VERONA. «Cara Inter Football Club, complimenti per il titolo. Ma se fra due settimane la Lombardia dovesse cambiare colore, i responsabili saranno evidenti. E una causa per danni non la toglierà nessuno. Consentire di festeggiare in piazza ma chiudere i centri commerciali è una cosa che grida vendetta». È lo sfogo di Gianluca Tacchella, amministratore delegato della veronese Carrera, marchio storico del jeans italiano.

Gianluca Tacchella
Gianluca Tacchella

Casus belli è l’assembramento di tifosi interisti in piazza Duomo domenica scorsa per festeggiare il diciannovesimo scudetto, con palesi violazioni in fatto di distanziamento, mascherine e prevenzione anti-Covid. «Io, come tanti altri abbiamo dovuto tener chiuso i negozi in Lombardia, per mesi, causa Covid – scrive Tacchella in un post su Linkedin – La festa scudetto incontrollata a Milano è stata un insulto a chi sta tribolando. È evidente che se fra due settimane la Lombardia dovesse cambiare colore, i responsabili saranno evidenti».

Inter campione d'italia, i festeggiamenti dei tifosi nerazzurri in piazza Castello a Milano, 2 maggio 2021.ANSA/Mourad Balti Touati
Inter campione d'italia, i festeggiamenti dei tifosi nerazzurri in piazza Castello a Milano, 2 maggio 2021.ANSA/Mourad Balti Touati

Tacchella va oltre, ipotizzando che «una causa per danni non la toglierà nessuno», non specificando però se si riferisca alla società nerazzurra, all’amministrazione comunale di Milano o a chi altri. «Spero vivamente che non succeda niente, ma se dovesse succedere mi auguro siamo in tanti a fare causa. Consentire di festeggiare in piazza, ma chiudere i centri commerciali è una cosa che grida vendetta. La pandemia ha evidenziato come il concetto di uguaglianza, in Italia, non esista più. Ci sono sempre figli e figliastri».

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