Traffici record nel porto di Trieste: +20,2% a luglio
TRIESTE Un record storico per il porto di Trieste. Il mese di luglio ha segnato la miglior performance di sempre nel traffico contenitori. I container movimentati, informa l’Autorità portuale, hanno toccato quota 54.175 teu, con un aumento del 20,28% rispetto allo stesso mese del 2014. La percezione, secondo il commissario Zeno D’Agostino, è tra l’altro quella di una svolta duratura: «Ci sono buone prospettive per ritenere che questa inversione di tendenza si consoliderà pienamente nel secondo semestre 2015».
Il calo dei traffici, ricorda D’Agostino, era iniziato a dicembre 2014. Un mese dopo l’altro a segnare il passo, fino alla lieta sorpresa di luglio: «Al di là delle congiunture economiche mondiali, i traffici complessivi stanno reggendo bene. Incoraggiante soprattutto il risultato dei container». Entrando nel dettaglio, proprio l’analisi dei container consente di guardare al futuro con ottimismo: «Quello che registriamo, a parte il fatto non poco confortante che si tratti del record mensile ogni tempo, è che la crescita è costituita da container pieni. Non che quelli vuoti non ci interessino, ma far passare un container pieno significa costruire un traffico strutturale, che poi è difficile spostare. Così come è difficile richiamarli da altri porti, una volta che hai in casa tua questo tipo di traffici, puoi non farteli più scappare. Più in generale - riassume D’Agostino - crediamo che il dato di luglio sia il riconoscimento degli sforzi fatti per quel che riguarda il potenziamento delle attività ferroviarie in porto».
Da un lato la dimensione, dunque. Una dimensione da record. Dall’altro la “qualità” del guadagno. «L’attivazione di nuovi servizi intermodali ha probabilmente fatto sì che qualche compagnia guardasse a Trieste come più appetibile rispetto a prima».
Il merito dell’Autorità? «Personalmente non me ne attribuisco nemmeno uno. Come del resto nel caso in cui si possano presupporre demeriti alla luce dei numeri. Possiamo dare una mano, nel bene e nel male, svolgiamo una funzione di coordinamento, continuiamo a impegnarci in un’azione di governance molto dinamica del sistema, in modo da favorire un forte dialogo in tutti i settori tra la componente privata e quella pubblica. Ma i veri protagonisti sono sempre i terminalisti».
Il commissario non fatica a evidenziare il fatto che dei 54.175 teu movimentati 47.004 facciano riferimento al Molo VII. «Se il porto lavora bene è merito degli operatori - sottolinea -. L’Autorità ha il compito di fare da garante e attrarre i grandi player internazionali affinché investano nel nostro scalo. Attualmente c’è un forte interesse da parte del mondo armatoriale e della logistica sul nostro porto che finalmente ha riconquistato il suo ruolo internazionale. E questo non può che rafforzarci e motivarci a lavorare meglio perché siamo il motore economico di Trieste e tra i principali dell’intera regione Friuli Venezia Giulia».
Nell’attesa che il Cipe dia l’ok alla Piastra ferroviaria di Campo Marzio per un prossimo, rapido decollo dell’intermodalità nave-treno (alcune voci danno possibile un pronunciamento già venerdì, con Rfi che ha già passato il pre-Cipe), un’operazione da complessivi 50 milioni (28 già stanziati dalla Regione), anche Debora Serracchiani evidenzia il «notevole cambio di passo» del porto. «Le politiche regionali e la rinnovata sinergia con l'Autorità portuale funzionano - dichiara la presidente del Friuli Venezia Giulia -. Il sostegno alla promozione dello scalo, la progettualità condivisa con Rfi e Mit per il potenziamento del nodo di Trieste, l'avvio della manovra unica sono tra i pilastri fondamentali su cui crescerà un'infrastruttura strategica».
Interviene anche Pierluigi Maneschi della Tmt, la società che gestisce il Molo Settimo. Senza accontentarsi: «A luglio è andata bene, soprattutto per la ripresa economica a Est, ma il porto di Trieste deve fare di più, viste le sue potenzialità e la concorrenza di Capodistria. Con i nuovi dirigenti l’intesa pare migliore: dalla ferrovia alla manovra speriamo di poter risolvere i problemi del passato». Una preoccupazione? «Il traffico traghetti dalla Turchia è in crescita, speriamo che Trieste non si faccia scippare un’altra volta da Venezia».
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