Sequals dove nacque Primo Carnera tra meraviglie e mosaici

Nella gemma delle colline moreniche pordenonesi, terra d’arte e di migrazione, tra chiostri e testimonianze sono nati il leggendario pugile (con la casa- museo) e Gian Domenico Facchina, maestro delle tessere

Margherita ReguittiMargherita Reguitti
La casa di Primo Carnera, dove ogni cosa parla di lui
La casa di Primo Carnera, dove ogni cosa parla di lui

Sequals, gemma fra le colline moreniche di origine romana, dista dal capoluogo Pordenone una ventina di chilometri.

Per chi viene dal Veneto, si può fare l’A27-A28 e uscire a Cimpello e c’è la Cimpello-Sequals. Oppure, arrivando da A4, Portogruaro e poi A28 Cimpello e poi Cimpello-Sequals. Infine, si può anche uscire dall’autostrada a Palmanova.

È luogo vivace e ricco di storia documentata dalla preistoria, territorio fra i fiumi Tagliamento e Meduna, comprende anche le graziose frazioni di Lestans e Solimbergo.

Terra di migranti, fra ’800 e ’900 molti uomini e le donne cercarono speranza in fuga dalla fame nella vicina Francia e oltre. Vollero nella maggior parte dei casi tornare portando in dote ricchezza e conoscenza, ambasciatori in Europa e oltre oceano del Friuli operoso.

Il terremoto del 1976 causò gravi danni ma Sequals seppe risorgere.

I suoi figli illustri

Il suo nome è legato ai miti di Primo Carnera (Sequals 1906 – 1967) e di Gian Domenico Facchina (Sequals 1826– Parigi 1903).

Arcinoto campione dei pesi massimi il primo, soprannominato “La montagna che cammina”, un metro e 97 cm per 128 chili, emigrò per sfuggire alla fame prima in Francia, dove si esibiva negli spettacoli circensi e apprese l’arte del pugilato, e poi negli Usa. Una star destinata a brillare sul ring e a Hollywood, primo italiano a conquistare il titolo mondiale nel 1933, attore in film di successo. Oggi la sua casa è un museo che parla di lui e dove sui scritti attendono di essere pubblicati.

Gian Domenico Facchina fu il maestro mosaicista che rifondò l’antica arte. Dalla Cattedrale di San Paolo a Londra, al Metropolitan di Chicago, all’Opera di Parigi, dal Brasile all’Africa le sue opere splendono ricordando al mondo che l’arte musiva moderna è friulana. Una targa e un mosaico di Minerva lo ricordano sulla facciata della casa natale. Meritevoli di visita la chiesa parrocchiale e la chiesetta di San Nicolò che conservano opere dello scultore Giovanni Antonio Pilacorte.

Nella frazione di Lestans

A 4 chilometri nella frazione di Lestans la Villa dei conti Savorgnan del XVI secolo oggi è museo e centro culturale.

Villa Savorgnan a Sequals
Villa Savorgnan a Sequals

Gravemente danneggiata dal terremoto dopo l’intervento di restauro dal 1991 ospita al piano terra la collezione permanente di materiale archeologico dalla preistoria e protostoria all’età romana, medievale e rinascimentale, frutto del lavoro di scavo, ricerca e valorizzazione dell’Associazione Archeo 2000.

Esposti reperti e manufatti litici in selce, come punte di freccia e raschiatori, accanto a corredi tombali d’epoca romana. Sono invece medievali le copie di matrici per decorare a sbalzo lamine d’oro e d’argento e una placchetta carolingia raffigurante “i Re Magi da Erode” ritrovata nei pressi del non lontano Oratorio di San Zenone, chiesetta vegliata da una quercia secolare. Salendo al piano mobile si possono ammirare gli splenditi affreschi realizzati dal friulano Valentino Belgrado (1695-1730).

Qui vengono allestite mostre temporanee. Al secondo piano trova spazio il percorso etnografico denominato “Casa del’900”. Esposti il corredo di dote della sposa, abiti e oggetti legati alla nascita e alla scuola, con una collezione di pagelle dal 1927. Ricostruiti ambienti della casa contadina e luoghi di vita e lavoro, dettagliatamente corredati e arredati.

La chiesetta affrescata da Pomponio Amalteo

Meritevole di visita la Chiesa di Santa Maria Maggiore impreziosita dal grandioso ciclo di affreschi di Pomponio Amalteo.

Un paio di chilometri a nord si arriva a Solimbergo, dopo il passo del Col Palis, si devia a sinistra per una strada forestale e al termine di un sentiero si giunge al castello risalente al periodo basso medievale. Fu opera di misteriali tedeschi, da qui l’origine del toponimo: dall’antico tedesco: “sconi”, bello, e “berg” castello. Terra ricca di manieri, fra potere temporale e leggenda questa zona dell’alta pianura friulana, ma questa è un’altra storia. 

Visite guidate con il gruppo archeologico

Il Gruppo archeologico Archeo 2000 è composto da volontari capitanati dal presidente Paolo Dalla Bona , dal 1973 svolgono in stretto rapporto con la competente Soprintendenza un’attività di raccolta e studio dei reperti presenti nel territorio della pedemontana pordenonese, tra Meduna e Tagliamento. Prenotazioni e info per visite guidate per scuole e gruppi a Villa Savorgnan e sul territorio: 3337992626, risponde il presidente, info@archeo2000.it.

Come scoprire i capolavori colorati

Sequals è paese di mosaici; attraverso il sito dell’ecomuseo Lis Aganis (www.ecomuseolisaganis.it) il viaggio nella bellezza attraversa spazi pubblici e palazzi privati. Dal monumento ai Caduti di Pietro Pellarin che risale al 1925 (compie dunque un secolo) alla Chiesa Parrocchiale Di Sant’Andrea Apostolo con mosaici di Gian Domenico Facchina e di Gino Avon. Nel sito del Comune www.comune.sequals.pn.it si trovano agili percorsi a misura di ogni passo.

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