Bono: i giovani si impegnino di più per questo Paese

L'ad di Fincantieri alla firma del protocollo sul lavoro con Regione Fvg e sindacati. E sferza anche la politica, tropppo impegnata nelle promesse elettorali piuttosto che a capire di che cosa l'Italia abbia bisogno

TRIESTE - «Oggi con Fincantieri viaggiamo con il vento in poppa per cui tutte le iniziative diventano semplici e facili. Ma non ci fermeremo qui. Il problema dell'Italia, ma anche dei territori più avanzati dal punto di vista industriale, sono le risorse umane. Questa è la verità».

Lo ha detto l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, commentando il protocollo di collaborazione per lo sviluppo del lavoro in Fvg, firmato allo stabilimento di Monfalcone (Gorizia) con la Regione Fvg e le organizzazioni sindacali.

«Noi - ha spiegato Bono - abbiamo riconvertito in Romania un cantiere a supporto di quelli italiani. Se non lo avessi fatto non avremmo potuto fare quello che stiamo facendo. Quindi siamo di fronte a un problema che sta diventando serio e che condiziona lo sviluppo. Ci sono molti giovani che non si incontrano con le esigenze della produzione e quindi - ha aggiunto - dobbiamo andare a monte e far capire loro che devono impegnarsi con iniziative scuola-lavoro. Io vado ancora oltre e dico che dobbiamo tutti insieme indirizzare i ragazzi su quello che è il nostro tessuto industriale e il tessuto economico del paese, tra industria, agricoltura e turismo».

Questo, ha concluso Bono, «è un messaggio che noi dobbiamo dare ai giovani: si devono impegnare di più per un paese che ha tutte le possibilità di diventare uno dei primi al mondo come lo è stato».

Un'altra riflessione l'ad di Fincantieri l'ha riservata alla politica e al momento pre-elettorale.

«La campagna elettorale che stiamo vivendo è tutta incentrata sui partiti, non vedo le organizzazioni sindacali o imprenditoriali che dicano con coraggio qualche cosa, che dicano di che cosa il paese ha bisogno».

«Come presidente di Confindustria Fvg - ha aggiunto Bono - dico che questo coraggio lo dobbiamo avere e quindi cerchiamo allora di essere uniti, ma sui temi concreti e sulle cose semplici a cominciare dal far fare ai giovani i mestieri richiesti. E su questo anche le istituzioni ci devono sollecitare ridando centralità alla cultura del lavoro e all’imprese e ricercando l’unità su temi concreti».

«Noi - aggiunge Bono - dobbiamo riportare al centro della cultura del paese l’impresa la dobbiamo mettere in mano sicure e non in mano a qualcuno che non è in grado di provvedere».

«In questi giorni - ha afferma Bono - sento parlare di coperture o promesse di coperture finanziarie. Io dico che prima di questo c’è la necessità di redistribuire la ricchezza prodotta. Come uomo di azienda penso che ci dobbiamo preoccupare tutti del paese e di come creare benessere, ma prima dobbiamo creare le condizioni per poter costruire ricchezza».

Momento clou della giornata è stata la firma del protocollo di collaborazione tra il colosso della cantieristica, Regione Fvg e sindacati, per favorire processi di collocazione lavorativa e stimolare l'occupazione locale, soprattutto quella giovanile.

Azienda, regione e sindacati, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa seguita alla firma, opereranno in stretta collaborazione per potenziare l'attività di informazione e comunicazione sulle iniziative e le opportunità occupazionali per lavoratori e imprese che operano nell'indotto cantieristico, in particolare di quelle del sito produttivo di Monfalcone.

L'intesa intende anche accrescere le opportunità di impiego e favorire i processi di ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e delle categorie di lavoratori più fragili e favorire il migliore d'accordo possibile tra fabbisogni formativi e offerta e per promuovere la qualità dell'occupazione.

Riproduzione riservata © il Nord Est