Pil, l'Italia si spacca. A Nordest redditi per 31.400 euro

Cresce il divario tra Nord e Sud. Nel 2014 la riduzione del prodotto interno lordo in Triveneto è stata dello 0,2%, -4,3% dal 2011. Brillano Trento e Bolzano per gli indici di occupazione e valore aggiunto. Lo svela l'Istat

ROMA. Si ampliano ulteriormente nel 2014 le differenze di reddito pro capite tra Nord e Sud. Lo comunica l'Istat, specificando che il Mezzogiorno, con un livello di Pil pro capite di 17,6 mila euro, ha un differenziale inferiore del 43,7% rispetto a quello del Centro-Nord (-43,2% nel 2013). In termini di reddito disponibile, il divario si riduce al 33,3% (-34% nel 2013).

In cifre: il Pil per abitante nel 2014 risulta pari a 32,5 mila euro nel Nord-ovest, a 31,4 mila euro nel Nordest e a 29,4 mila euro nel Centro. Nel 2014 il Pil in volume, a fronte di una riduzione a livello nazionale dello 0,4% rispetto all'anno precedente, ha registrato un incremento dello 0,4% nel Centro e una flessione pari all'1,1% nel Mezzogiorno, allo 0,8% nel Nord-ovest e allo 0,2% nel Nordest. Tra il 2011 e il 2014 - si legge ancora in una nota - le aree che hanno registrato i più marcati cali del Pil sono il Nordovest e il Mezzogiorno (rispettivamente -5,7% e -5,6%). La flessione è stata più contenuta nel Nordest (-4,3%) e nel Centro (-4,2%).

Solo sette regioni italiane su 20, inoltre, vedono la ripresa. L'Istat rileva un prodotto interno lordo in crescita in Valle d'Aosta, Lazio (+1,4% per entrambi), in Molise (1%), Marche, Veneto, Basilicata e Calabria. Il calo peggiore è  in Puglia (-2,1%). Le riduzioni maggiori del Pil contraddistinguono infine Abruzzo (-2,5%), Campania (-1,8%) e Friuli Venezia Giulia (-1,3%).

Nel periodo 2011-2014 solo il Lazio e la Provincia Autonoma di Trento registrano variazioni positive dell'occupazione mentre Calabria, Liguria, Puglia e Campania segnano le cadute più ampie (con diminuzioni comprese tra il 6% e il 4%). 

La spesa per consumi finali delle famiglie a prezzi correnti è di 18,9 mila euro nel Nordest e nel Nord-ovest, 17,2 mila euro al Centro e 12,6 mila euro nel Mezzogiorno. Il divario negativo tra Mezzogiorno e Centro-Nord è del 31,5%.

Il reddito disponibile per abitante in termini nominali è pari nel 2014 a circa 20,7 mila euro nel Nord-ovest, 19,9 mila euro nel Nord-est, 18,5mila euro nel Centro e 13,2mila euro nel Mezzogiorno. La graduatoria delle regioni per livello di reddito disponibile pro capite nel 2014 vede al primo posto la Provincia Autonoma di Bolzano, con circa 22,5 mila euro, e all'ultimo la Calabria, con 12,3 mila euro. Nel 2014 il reddito disponibile segna una flessione dello 0,6% nel Nordest e dello 0,1% nel Nord-ovest, mentre aumenta dello 0,5% sia nel Centro, sia nel Mezzogiorno.  Nel 2013 Milano è la provincia con il livello di valore aggiunto per abitante più elevato, 44,6mila euro; seguono Bolzano con 36,4mila e Bologna con 33,6mila euro.
 

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